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Serie A, Pagellone 28ª: Milan e Atalanta che carattere, buio Juventus, Belotti e Immobile in tilt

Enrico Turcato

Aggiornato 22/03/2021 alle 11:43 GMT+1

SERIE A - Grandi vittorie del Napoli a Roma e del Milan a Firenze. L'Atalanta aggancia la Juventus, che crolla in casa con il Benevento: é il punto piú basso dell'ultimo decennio per i bianconeri? Preoccupano Belotti e Immobile, che in Nazionale avranno bisogno di ritrovarsi. Sfida salvezza: un ottimo Spezia inguaia il Cagliari.

L'esultanza di Ibrahimovic a Firenze, la delusione di Ronaldo per il ko col Benevento, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Ogni post giornata, analizziamo tutto quello che è successo e proviamo a stilare un Pagellone della partite appena andate in archivio. Chi è stato il protagonista principale? Quale squadra si è confermata con un trend positivo? E chi invece ha tradito qualche difficoltà e ha deluso le aspettative? Oppure chi l'ha combinata grossa, mettendo in difficoltà la propria squadra? Ecco il meglio e il peggio di ciò che ha prodotto nella 28a giornata di Serie A.

Voto 10...al Milan, che si ritrova e vince a Firenze

Cancellata la delusione per l'eliminazione in Europa League, messa da parte la stanchezza per i tantissimi impegni ravvicinati, recuperati alcuni elementi chiave. Il Milan a Firenze si prende tre punti e una serie di buone notizie che alzano il morale in vista del rush finale dopo l'imminente sosta per le Nazionali. La squadra di Pioli ha reagito, ha subito due reti, è stata in grado di rialzarsi e segnarne tre, battendo una tosta Fiorentina. La "zona Champions" è più blindata ora, il distacco dall'Inter (che ha una partita in meno) è di sei punti. Insomma, ci sono premesse per regalarsi qualche sorpresa nell'ultima parte di campionato.

Voto 9...al Napoli, che adesso crede alla Champions

Dopo lo 0-1 sul Milan, ecco lo 0-2 sulla Roma. Il Napoli di Gattuso conquista sei punti cruciali nel suo campionato e si rilancia nella corsa ai primi quattro posti che valgono l'accesso alla prossima Champions League. La doppietta di Mertens mette le ali agli azzurri, che adesso hanno solo due punti di distanza dalla coppia Juventus-Atalanta (e una gara da recupera proprio con i bianconeri), appaiate al terzo-quarto posto della Serie A 2020/21. Al completo la formazione campana dimostra di non temere rivali e di potersi giocare nel gran finale di campionato le sue ambizioni. Morale veramente alto.
  • Punti nel 2021: solo Inter, Atalanta e Juventus meglio del Napoli
1. INTER32 punti10 V, 2 X, 1 S
2. ATALANTA32 punti10 V, 2 X, 2 S
3. JUVENTUS 31 punti10 V, 1 X, 3 S
4. NAPOLI28 punti9 V, 1 X, 3 S
5. LAZIO28 punti9 V, 1 X, 3 S
5. MILAN25 punti8 V, 1 X, 4 S

Voto 8...all'Atalanta, che fa la "grande" a Verona

0-2, dominando, giocando bene, colpendo nel momento ideale, sfruttando le rotazioni e non risentendo minimamente dell'impegno di Champions. L'Atalanta di Gasperini fa "la grande", aggancia la Juventus al terzo posto e si mette in ottima posizione per confermarsi tra le prime quattro della Serie A anche in questa stagione. Bene Malinovskyi e Zapata, i due marcatori, ma positiva tutta la prova della Dea. Dopo la sosta l'esame Udinese, per continuare la striscia positiva e certificare che i passaggi a vuoto sono definitivamente dimenticati.
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Duvan Zapata esulta dopo il gol - Verona-Atalanta Serie A 2020-21

Credit Foto Getty Images

Voto 7...allo Spezia, che piega il Cagliari giocando a calcio

2-1 pesantissimo. Lo scontro diretto per la salvezza sorride alla squadra di Italiano, più che mai squadra-di-Italiano (tutto attaccato). I liguri hanno vinto giocando il calcio propositivo tanto amato dal loro tecnico, andando a segno con i due giovani Piccoli e Maggiore e hanno messo in evidenza tutte le incertezze del Cagliari. Il vantaggio sulla zona retrocessione è di sette punti: abbastanza per continuare a credere in questo ambizioso progetto.

Voto 6...alla Lazio, che non brilla ma espugna Udine

Più che una semplice sufficienza, diciamo un 6,5. La Lazio però fatica anche con l'Udinese e sfrutta un bel destro di Marusic per guadagnare altri tre punti nella sua rincorsa Champions. Due vittorie di fila dopo due sconfitte per la squadra di Inzaghi, che avrà ad aprile anche il recupero contro il Torino per tornare a mettere pressione a chi è davanti in classifica. Ci sarebbe poi da approfondire la questione Immobile e infatti lo faremo a parte.
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Adam Marusic esulta dopo il gol, Udinese-Lazio, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Voto 5...alla Roma, che con le grandi crolla

Tre punti su nove gare contro le cosiddette "grandi" del campionato 2020/21. E 23 gol subiti. La Roma dimentica in fretta la baldoria europea e viene travolta dal Napoli senza appello alcuno. La squadra di Fonseca non riesce ad uscire dal suo tunnel negativo contro le dirette concorrenti e rischia di dover abbandonare in anticipo i sogni di qualficazione alla prossima Champions (a meno di vittoria dell'Europa o di clamoroso finale di campionato ricco di sole vittorie). Qualcosa in casa giallorossa non funziona in questo tipo di sfide: troppi indizi per non rendersene conto.
  • Roma che disastro con le big nel 2020-21!
Roma-Juve2-2
Milan-Roma3-3
Napoli-Roma4-0
Atalanta-Roma4-1
Roma-Inter2-2
Lazio-Roma3-0
Juve-Roma2-0
Roma-Milan1-2
Roma-Napoli0-2
PUNTI3

Voto 4...al Verona, che ogni tanto si spegne

Un altro passaggio a vuoto del gruppo di Juric. Ok, l'Atalanta non è un avversario semplice, ma il Verona sembra andare in enorme difficoltà quando l'avversaria cambia i piani e gioca la gara in modo diverso dal solito. Era successo con il Sassuolo, era accaduto con il Milan, si è ripetuto contro i bergamaschi. 0-2 senza appello e terza sconfitta consecutive per i veneti. Occhio perché da dietro stanno arrivando Bologna e Sampdoria e la top-10 non è più così sicura.

Voto 3...al Cagliari, che ora ha paura

Dalla Juventus allo Spezia, poco è cambiato. Due sconfitte di fila e due prestazioni davvero negative per il Cagliari di Semplici, che è in zona retrocessione e non riesce a risalire. Veramente incredibile per una squadra che ha giocatori forti ed esperti come Godin, Rugani, Nainggolan, Pavoletti, Joao Pedro e Nandez. Eppure questa è la situazione e dopo la sosta ci sono Verona e Inter. Non fare punti significherebbe scavare un solco difficilmente colmabile. Tensione e incertezza in casa sarda.
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Spezia-Cagliari, Serie A 2020-2021: da sinistra, Emmanuel Gyasi (Spezia) e Radja Nainggolan (Cagliari) (Getty Images)

Credit Foto Getty Images

Voto 2...al Parma, che spreca una ottima chance

Nell'anticipo del venerdì i Ducali hanno trovato un'altra sconfitta evitabile. La rovesciata di Pellé aveva illuso D'Aversa e i suoi ragazzi, che invece sono stati rimontati e battuti dal Genoa di Ballardini e di Scamacca. Un'occasione persa, con la sensazione che si potesse gestire meglio il vantaggio iniziale. La strada per rimanere in Serie A è più tortuosa che mai. Dopo la pausa Benevento, Milan, Cagliari e Juventus: non c'è più tempo da perdere.

Voto 1...al momento degli attaccanti "azzurri" Belotti e Immobile

Un gol nelle ultime nove gare tra campionato e Coppa per l'attaccante della Lazio, nessuno nelle ultime cinque presenze in Serie A per il centravanti del Torino. Una crisi totale per i due principali attaccanti della Nazionale di Mancini, che sembrano vivere, oltre ad un momento di precaria condizione fisica (Belotti è stato anche debiliato sicuramente dal Covid), una fase di appannamento sotto porta. Il classico "periodo no", che per prime punte abituate a segnare e trascinare pesa più che per altri. Ora arriva proprio l'azzurro: riuscirà a rigenerarli? Lazio e Torino ci sperano.
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Andrea Belotti, Torino, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Voto 0...alla Juventus di Andrea Pirlo

Se guardiamo la prestazione, probabilmente il punto più basso della sua gestione e del'ultimo decennio bianconero. Lo 0-1 con il Benevento (rete di Gaich su errore colossale di Arthur) mette la parola "fine" ai sogni di rimonta Scudetto della Juventus e aumenta le perplessità sulla valutazione complessiva della stagione dei piemontesi. Una squadra che, nonostante l'eliminazione con il Porto e il campionato come unico obiettivo (la finale di Coppa Italia è lontanissima), pare non sapere più giocare con quella voglia, quella abnegazione, quelle idee, quella "fame" che le hanno permesso l'infinito ciclo vincente dei precedenti nove anni. L'inesperienza del "timone" ha le sue responsabilità, le scelte dirigenziali si comprenderanno nel tempo, ma per la Juve ora c'è un finale di Serie A molto insidioso, in cui va preservata almeno la zona Champions League. Non sarà così semplice se l'atteggiamento generale è quello mostrato contro il Benevento.
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Pirlo: “Brutta partita. Scudetto? Gli obiettivi restano gli stessi”

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