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Ufficiale Inter, Oaktree Capital presta 275 milioni di euro: Suning resta al 68,5% e Lion Rock al 31%

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Aggiornato 20/05/2021 alle 23:17 GMT+2

SERIE A - Oaktree garantirà 275 milioni di euro all'Inter sotto forma di finanziamento attraverso Great Horizon, la controllata di Suning tramite cui il gruppo cinese possiede la maggioranza del club con il 68,55% delle azioni: quote che saranno utilizzate come pegno per il prestito, con Suning che avrà tre anni per ripagarlo.

Steven Zhang - Suning - Inter

Credit Foto Getty Images

Ora è ufficiale. Oaktree garantirà 275 milioni di euro all'Inter sotto forma di finanziamento attraverso Great Horizon, la controllata di Suning con sede in Lussemburgo tramite cui il gruppo cinese possiede la maggioranza del club con il 68,55% delle azioni. Questa tratterrrà circa 35 milioni e verserà nelle casse del club i restanti 240 millioni in più tranche per far fronte al fabbisogno finanziario di questa e della prossima stagione. Finora Sunnig aveva finanziato direttamente il club nerazzutto con questa modalità con quasi 320 milioni andando poi progressivamente a trasformare il finanziamento soci in apporto di capitale per oltre il 90% delle somme in modo da sostenere il patrimonio netto. Le quote saranno utilizzate come pegno per il prestito, con Suning che avrà tre anni per ripagarlo. Il fondo non entra nel capitale del club. L’assetto azionario resta quello attuale con Suning al 68,5% socio di maggioranza e il fondo di Singapore Lion Rock poco sopra il 31%. Le quote del club fungono tuttavia da garanzie per il finanzimento da restituire o rinegoziare entro tre anni.
"A seguito di un processo di due diligence e con una comune visione a lungo termine del progetto, è stata finalizzata oggi un'operazione di finanziamento a livello di azionariato con fondi gestiti da Oaktree Capital Management, L.P.", si legge in una nota dell’Inter all’ANSA. "Con questo finanziamento, l'azionista continuerà a sostenere FC Internazionale Milano, con l'obiettivo di superare le difficoltà e le opportunità perse durante il periodo di Covid". L'utilizzo delle quote dell'Inter come pegno per il finanziamento significa che, nel caso in cui in questi tre anni Suning non rispettasse i parametri o non riuscisse a ripagare l'intera cifra del prestito (insieme agli interessi), Oaktree acquisirebbe la maggioranza del club nerazzurro diventandone proprietario.
Il fondo americano, che gestisce capitali per 122 miliardi, non è nuovo a investimenti nello sport. Il suo ingresso nel mondo del calcio, tra l’altro, non è una novità: nel 2020 insieme al produttore audiovisivo Pierre-Antoine Capton ha acquisito il 100% delle azioni dei francesi del Caen, mentre Steven Kaplan, uno dei co-fondatori, è co-proprietario dello Swansea (insieme a Jason Levien, ex socio di Thohir di tempi del Dc United) oltre ad azionista di minoranza dei Memphis Grizzlies di NBA. Tra gli altri investimenti in Italia, Oaktree è presente nell’azionariato di MBE Worldwide (Mail Boxes Etc), Costa Edutainment (la società che gestisce, tra gli altri, l’Acquario di Genova), Conpibel (in amministrazione controllata), Stand By Me (casa di produzione di Simonetta Ercolani, ideatrice della trasmissione Sfide) e Banca Progetto (controllata da Oaktree Capital dal 2015, quando portava ancora il nome di Banca Lecchese).
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Taglio agli stipendi tra 15 e 20%

L’Inter ha già pagato gli stipendi di gennaio e febbraio 2021. Dovrà pagare entro giugno quella di marzo secondo la nuova scadenza fissata dalla Figc. Nei prossimi giorni sarenno versati gli stipendi di novembre e dicembre 2020 rimandati a maggio con un accordo con i calciatori. Parliamo di circa 30 milioni al lordo delle imposte. L’Inter in attesa che ripartano i ricavi dovrà lavorare come tutti i top club (e non solo) ad abbassare il costo dell’organico che attualmente vale tra ingaggi (195 milioni) e ammortamenti (130 milioni) 325 milioni. L’obiettivo della dirigenza è quello ci tagliare questi costi tra il 15 e il 20%. Il prossimo calciomercato che sarà condotto guardando all’equilibrio tra entrate e uscite servità anche a questo insieme ad ulteriori accordi individuali con i tesserati.

Ricavi da incrementare

L’Inter è stata in Italia la squadra più penalizzata dalla pandemia. La chiusura di San Siro ha provocato un ammanco tra biglietti, abbonamento e quote di corporate hospitality di circa 70 milioni. La priorità oltre alla riapertura dell’impianto nella prossima stagione sarà quella di concentrarsi sulla ricerca del nuovo main sponsor al posto di Pirelli. Al momento non c’è una trattativa avviata, ma solo qualche manifestazione di interesse. Il target è non meno di 25 milioni. L’Inter che in epoca pre-Covid aveva raggiunto un fatturato strutturale, al netto delle plusvalenze, di circa 360 milioni ha bisogno di aumentare velocemente le entrate verso i 400 milioni. Per questo occorrerà rimpiazzare alcuni contratti cinesi che si sono esauriti e soprattutto avviare lo’operazione nuovo San Siro. Senza il quale a lungo andare tutte le operazioni di rifinanziamento o di riequilibrio dei conti potrebbero rivelarsi inutili se si vuole stare a certi livelli in Europa.
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