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Calcio, Sampdoria: Perché è stato arrestato Massimo Ferrero: crac di quattro società in Calabria

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DaEurosport

Pubblicato 06/12/2021 alle 16:34 GMT+1

CALCIO - Cerchiamo di capire più da vicino quali siano i motivi che hanno portato all'arresto di Massimo Ferrero - ormai ex presidente della Sampdoria - nella giornata di lunedì.

Massimo Ferrero, presidente Sampdria

Credit Foto Getty Images

La notizia del giorno, senza se e senza ma. Massimo Ferrero è stato arrestato e portato nel carcere di San Vittore nella giornata di lunedì, dimettendosi poi dal suo ruolo di presidente della Sampdoria. Andiamo a capire meglio perché è successo tutto ciò.

Perché è stato arrestato?

La causa dell'arresto di Ferrero è dovuto al fallimento di quattro società nel settore alberghiero, turistico e cinematografico con sede in provincia di Cosenza. Società che sono state dichiarate fallite qualche anno fa.

Quali sono le società?

"Ellemme group Srl", "Blu Cinematografica Srl", "Blu line Srl" e "Maestrale Srl": questi i nomi delle società "protagoniste" del crac: a vario titolo vengono contestati agli indagati la bancarotta fraudolenta aggravata, false comunicazioni sociali e una serie di reati societari.
Una delle società coinvolte è la “Ellemme group Srl”, azienda che secondo i magistrati si sarebbe accollata complessivamente un debito di oltre 1,2 milioni di euro che diverse società del gruppo avevano verso Rai Cinema Spa, "rinunciando così ad incassare i crediti dalla stessa vantati nei confronti di Rai Cinema Spa senza richiedere alcuna controprestazione e senza pattuire interessi-corrispettivi". Una mossa che, si legge nelle carte "cagionava il dissesto della società Ellemme Group Srl".
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Massimo Ferrero (Sampdoria)

Credit Foto Getty Images

Sottrazione di libri contabili

Nell’ordinanza del Gip nell’ambito dell’inchiesta della procura di Paola che ha portato in carcere il presidente della Sampdoria si legge: "In esecuzione di un medesimo disegno criminoso Massimo Ferrero quale amministratore di fatto della società Ellemme Group Srl dal 7 dicembre 2010 al 23 dicembre 2013", in concorso con il liquidatore della società, "sottraevano/distruggevano in tutto o in parte con lo scopo di procurare a sè o ad altri un ingiusto profitto o di recare pregiudizio ai creditori, i libri o le altre scritture contabile, in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari. In particolare, il 13 febbraio 2014 veniva denunciato il furto di un’auto, un’Audi, all’interno della quale vi era custodita una borsa in pelle contenente, tra le altre, tutta la documentazione contabile".

Il ruolo della figlia Vanessa

Nell'ordinanza si legge che Vanessa Ferrero, figlia di Massimo, "con ripetuti prelevamenti dai conti bancari nella disponibilità della Elleemme Group srl, sia in contante che a mezzo assegni, distraeva l’importo di 740 mila euro, il tutto allo scopo di procurare a sé o ad altri ingiusto profitto e recare pregiudizi ai creditori".
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