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Calcio, Serie A -Le pagelle di Verona-Juventus 2-1: Simeone show, male la Juve

Simone Eterno

Aggiornato 31/10/2021 alle 00:43 GMT+2

SERIE A - I voti ai protagonisti di Verona-Juventus 2-1 con le pagelle della partita: Simeone trova continuità; nella Juve centrocampo molle. Si salvano solo Dybala e l'ingresso di McKennie.

Juan Cuadrado amareggiato mentre Veloso e Simeone esultato, Verona-Juventus, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Hellas Verona-Juventus, match dell'undicesima giornata della Serie A 2021-2022 andato in scena al Bentegodi di Verona, si è concluso col punteggio di 2-1. Alla doppietta di Simeone, ha prova a rispondere McKennie. Qui di seguito i voti ai protagonisti della partita per capire l'andamento della gara e per un primo sguardo in ottica fantacalcio.

Le pagelle del Verona

Lorenzo MONTIPO’ 7 – Una partita di spessore, se non altro per la grande parata su Dybala nel finale, che vale i 3 punti.
Pawel DAWIDOWICZ 6 – Preciso negli interventi, non corre particolari rischi nella giocata e si limita al compito efficace.
Koray GUNTER 7 – Veramente sontuoso in Marcatura su un Morata che si muove sì, ma non gli crea mai particolari fastidi. Tanti anticipi, ottime letture.
Nicolò CASALE 7 – Anche la sua è una gran partita. Tantissima intensità dal punto di vista fisico, con corsa e proiezioni offensive. Una scoperta, davvero, in questi primi mesi di campionato. Dal 67’ Federico CECCHERINI 6,5 – Ingresso positivo in partita. Garantisce freschezza e prosegue il buon lavoro iniziato da Casale.
Marco FARAONI 6,5 – Vince nettamente il duello con Alex Sandro, creando di più e non concedendo dietro. Promosso, come praticamente tutti i suoi compagni.
Adrien TAMEZE 7 – Mette sotto tutto ciò che gli passa a fianco, siano questi Arthur, Bentancur o Robaiot. Domina fisicamente in mezzo al campo, imponendo, almeno inizialmente, la legge del più grosso. Dal 75’ Daniel BESSA 6 – Finale onesto: in aiuto di copertura alla squadra.
Miguel VELOSO 6,5 – Senza strafare, dà ritmo al Verona e lo fa girare pulito, liscio, secondo le idee di gioco ormai ben impiantate nella filosofia di questa squadra al di là del tecnico.
Darko LAZOVIC 6,5 – Anche lui è decisamente positivo anche perché il compito era quello di dare un occhio a Cuadrado. Certo, il colombiano non è nella migliore delle sue giornate, ma evidentemente Lazovic ci mette del suo per limitarlo. Dal 67’ Bosko SUTALO 6,5 – Entra con l’intensità e la carica giusta, in un Verona in cui hanno tutti le idee chiare.
Antonin BARAK 7 – Svaria su tutto il fronte d’attacco dando un fastidio enorme, almeno per i primi 20 minuti ‘a bomba’, a tutta la Juventus. Un po’ meno preciso del solito poi nella conclusione, ma partita positivissima.
Gianluca CAPRARI 7 – Il regista offensivo di un Verona che dai suoi piedi ottiene quasi sempre cose preziose. Una gara davvero di livello dentro una mediana della Juventus che non gli prende praticamente mai la posizione.
Giovanni SIMEONE 7,5 – La sua doppietta è un gioiello. Di tempismo e posizione, per il primo gol; di tecnica, per il secondo. Si è sbloccato su tutta la linea: continuità nella prestazione, così come a livello realizzativo. Oggi stende la Juve con un uno-due da boxeur. Dall’83’ Nikola KALINIC – sv.
All. Igor TUDOR 7 – Si leva una bella soddisfazione, mettendo sotto – come più volte successo nel corso del campionato – la diretta concorrente. Questa volta però non ha il ‘super calo’, o meglio, riesce comunque a portare via i 3 punti nonostante quel doppio vantaggio spesso sprecato in stagione. Fa un figurone, con i suoi ritmi alti, nei confronti di una Juventus che in mezzo al campo pare un replay in slow motion.

Le pagelle della Juventus

Wojchiech SZCZESNY 6 – Un buon intervento in avvio, incolpevole sui due gol subiti.
DANILO 6 – Offensivamente è praticamente nullo per 79 minuti, poi trova il varco giusto per McKennie. Pochino, al netto di tutto. Ma c’è nella Juventus, oggi, chi ha fatto peggio.
Leonardo BONUCCI 5 – Troppo, troppo spazio concesso a Simeone in occasione del secondo gol.
Giorgio CHIELLINI 6 – Incolpevole sulle reti subite dai bianconeri, prova a giocare il solito ruolo di leader emotivo. Una carta che ultimamente non sta pagando molti dividendi.
Alex SANDRO 5 – Leggi alla voce ‘Danilo’, ma senza un assist o uno squillo finale per la redenzione in pagella. Dall’83’ Luca PELLEGRINI – sv.
Juan CUADRADO 6 – Prova a spingere, si conquista qualche fallo, ma niente di più. Come tutta la Juventus non brilla, ma per lo meno ci prova. Dal 70’ Dejan KULUSEVSKI 5,5 – Ingresso senza particolari squilli: non trova il varco per innescarsi; né la giocata per incidere.
Rodrigo BENTANCUR 5 – E’ messo sotto dall’aggressività di un centrocampo, quello del Verona, che gli impedisce di dare ordine a una Juve che si muove anche poco. Dal 57’ Manuel LOCATELLI 5,5 – Entra e la Juve cambia in qualche modo un po’ il volto, ma a 2 minuti dalla fine è sciagurato nel cercare l’assist anziché calciare in porta quando praticamente è ormai in area piccola.
ARTHUR 5 – E’ suo il pallone perso in uscita che porta al gol iniziale di Simeone. Non aveva nemmeno iniziato malissimo nei primissimi minuti, ma poi finisce sotto, come tutta la Juve. Dal 70’ Federico BERNARDESCHI 6 – Finale senza macchie né lustrini.
Adrien RABIOT 5 – Lento e prevedibile, oltre che disordinato lì in mezzo. Ennesima prestazione scadente di un giocatore che, alla fine, che non incide praticamente mai in maniera positiva. Dal 57’ Weston MCKENNIE 7 – Entra e mette in difficoltà Montipò, facendo in 3 secondi netti ciò che non era riuscito a fare nei 57 minuti precedenti il francese. Trova il gol, porta ritmo ed energia. Ciò di cui avrebbe avuto bisogno la Juventus fin dall’inizio.
Paulo DYBALA 6,5 – Anche stasera predica a lungo nel deserto. Un incrocio dei pali, un miracolo di Montipò; e la netta sensazione che da lui – solo da lui – la Juventus possa tirare fuori qualcosa. E’ un ruolo pericoloso: in una squadra che ha poche idee di squadra dal punto di vista offensivo, non ha margine di errore o di imbeccare un'eventuale ‘giornata no’.
Alvaro MORATA 5,5 – ...Perché è vero, non è praticamente mai pericoloso. Però prova a fare movimento, ad aprire qualche spazio a Dybala. Certo, non è Didier Drogba, non è quel ‘9’ che ‘fa reparto da solo’. Insomma, come tanti, in questa Juve, avrebbe bisogno di un sistema di produzione di gioco collettivo. Così, invece, ne risulta una prestazione insufficiente nonostante l'indiscutibile impegno.
All. Massimiliano ALLEGRI 4,5 – A Verona sbaglia formazione, con un centrocampo troppo molle per l’intensità prodotta a lungo dall’Hellas (non una novità tra l’altro, visti i primi tempi che le squadre di Tudor avevano già fatto vedere in stagione...). Al di là di quello, però, la sensazione resta sempre la stessa: questa Juve, del pallone, non sa cosa farsene. Lo schema è uno: palla sull’esterno e cross dentro. Troppo, troppo poco.
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