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Cori razzisti contro Bakayoko durante Milan-Lazio: la Procura della FIGC apre un'inchiesta

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Aggiornato 17/09/2021 alle 19:21 GMT+2

SERIE A - La Procura federale si muove ufficialmente dopo l'esposto presentato dal Milan contro i cori razzisti rivolti da alcuni tifosi della Lazio al centrocampista francese durante la sfida di San Siro di domenica scorsa. L'ad rossonero Gazidis all'Ansa: "È un nostro impegno morale denunciare ogni forma di discriminazione che coinvolga il nostro club, che non possiamo e dobbiamo ignorare".

Tiemoué Bakayoko in azione durante Milan-Lazio - Serie A 2021-22

Credit Foto Imago

La Procura della FIGC ha deciso di aprire un'indagine in merito ai presunti cori razzisti pronunciati da alcuni tifosi della Lazio nei confronti del centrocampista francese del Milan Tiemoué Bakayoko durante la sfida di campionato tra i rossoneri di Stefano Pioli e i biancocelesti di Maurizio Sarri disputata domenica scorsa 12 settembre a San Siro. "La Procura Federale - si legge in una nota - ha aperto un'indagine a carico della SS Lazio in seguito alla denuncia presentata dall'AC Milan per cori di matrice discriminatoria dei tifosi biancocelesti ai danni del calciatore Bakayoko nel corso della gara Milan-Lazio del 12 settembre scorso. La Procura sta acquisendo i video della partita e gli atti in possesso della Questura di Milano".
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Tiemoué Bakayoko in azione durante Milan-Lazio - Serie A 2021-22

Credit Foto Getty Images

Gazidis: "Giocatori da tutelare, senza compromessi"

La mossa della Procura federale fa seguito all'esposto presentato dal club rossonero con l'intento di fare chiarezza sull'episodio: "È un nostro impegno morale denunciare ogni forma di discriminazione che coinvolga il nostro club, che non possiamo e dobbiamo ignorare - spiega all'Ansa l'ad del Milan, Ivan Gazidis -. Vogliamo ancora una volta confermare il nostro impegno per evitare simili atteggiamenti in futuro, collaborando con gli altri club e le istituzioni per raggiungere un obiettivo comune. Il mondo del calcio deve rimanere unito per tutelare tutti i giocatori in modo deciso e senza compromessi. L'intolleranza non è un problema creato dal calcio, ma senza dubbio si riflette nel calcio. Per questo motivo, continueremo nel nostro sforzo di portare cambiamento attraverso il calcio e lanceremo altre iniziative di sensibilizzazione nei prossimi giorni".
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