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Ex presidente Sampdoria Massimo Ferrero dal carcere: "Se volevo potevo scappare quando stavo a Pechino Express"

Davide Bighiani

Aggiornato 08/12/2021 alle 08:40 GMT+1

FERRERO - La vicenda di Massimo Ferrero è ormai nota: lunedì l'imprenditore ed ex presidente della Sampdoria è stato arrestato lunedì 6 dicembre per bancarotta e fallimento di quattro società in Calabria. Ecco le sue parole dal carcere di San Vittore a Milano, dove è detenuto.

Massimo Ferrero (Sampdoria)

Credit Foto Getty Images

Massimo Ferrero si difende e lo fa dal carcere di San Vittore a Milano, lì dove è stato portato lunedì dopo l'arresto con le accuse di reati societari e bancarotta fraudolenta per vicende che non riguardano la Sampdoria ma concernono il fallimento di alcune sue società calabresi. Ecco le sue parole riportate da "Il Tempo".
Se volevo potevo far perdere le mie tracce quando stavo girando le puntate di Pechino Express
"Non mi hanno mandato agli arresti domiciliari perché ritenevano che non era una misura adeguata. Ma se ho la Digos che mi segue da tempo e mi mettevano il braccialetto elettronico agli arresti domiciliari come potevo scappare?".

Un lieve malore durante l'arresto

Qui alcune altre dichiarazioni raccolte da "La Stampa":
"Sto bene, adesso sto bene, anche se sono in cella. Lunedì mi sono arrabbiato con i finanzieri che non mi hanno concesso di essere trasferito nella mia casa romana per assistere alla perquisizione e mi è uscito un fiotto di sangue dal naso, ho avuto un picco di pressione"
L'obiettivo dell'avvocato Giuseppina Tenga è di far uscire al più presto Ferrero da San Vittore, per portarlo quanto meno ai domiciliari come la figlia Vanessa e il nipote Giorgio, anche loro indagati nella medesima inchiesta della Procura di Paola.
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