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Il pagellone del 2021 della Serie A: Inter e Dusan Vlahovic al top, Juventus, Roma e Lazio rimandate

Enrico Turcato

Pubblicato 27/12/2021 alle 12:09 GMT+1

Serie A - Brilla l'Inter, impressiona Vlahovic, cresce il Milan, si consolida l'Atalanta. Voti negative alle romane e crollo della Juventus, nonostante l'arrivo di Allegri. I cambi di allenatore in generale hanno caratterizzato questo lungo anno solare, in cui abbiamo visto anche un club rischiare di non partecipare al girone di ritorno.

Il pagellone del 2021 della Serie A

Credit Foto Eurosport

Un anno ricco di sorprese, di consacrazioni e ritorni, con una sola squadra al comando e un grande cannoniere invidiato da tutta Europa. Il 2021 della Serie A ci ha regalato le solite grandi emozioni e ci ha tenuti incollati al campionato con il solito entusiasmo. Vediamo insieme i migliori e i peggiori di questo anno solare, in attesa di scoprire come e se nel 2022 potranno cambiare le cose.

Voto 10...all’Inter, leader, superiore e ancora affamata

Non ci sono dubbi. Il 2021 è stato l’anno dell’Inter. Da Conte a Inzaghi, da Lukaku a Dzeko, da Hakimi a Dumfries, il ricambio nerazzurro non ha cambiato le gerarchie. I Campioni d'Italia 2020/21 hanno raccolto ben 104 punti in questo anno solare, realizzando esattamente 104 gol in Serie A: soltanto il Milan nel 1950 (120) e nel 1949 (105) e il Torino nel 1948 (114) e nel 1947 (111) hanno fatto meglio nel massimo campionato in un singolo anno. Numeri impressionanti di una corazzata che, oltre a vincere lo Scudetto, ha chiuso il 2021 in vetta alla classifica. Una squadra forte, dominante, superiore e ancora affamata.
  • La classifica dei punti dell'anno solare
1. Inter 104 punti
2. Atalanta94 punti
3. Napoli91 punti
4. Juventus88 punti
5. Milan87 punti

Voto 9...a Dusan Vlahovic, il vero 9 tra i nove

L’esplosione definitiva, la consacrazione a suon di gol, l’exploit che ha lasciato tutti a bocca aperta. L’attaccante del 2021 ha 21 anni, viene da Belgrado e ha fatto impazzire i tifosi della Fiorentina. Dusan Vlahovic ha raggiunto la stratosferica cifra di 33 gol segnati in Serie A nell'anno solare che sta per terminare, esattamente come Cristiano Ronaldo e Omar Sivori con la maglia della Juventus rispettivamente nel 2020 e nel 1961. Nella classifica all-time dei migliori cannonieri per singolo anno, il classe 2000 è dietro solo a due mostri sacri come Nordhal (1950) e Borel (1933). Un “9” completo, fisicamente strabordante, tecnico e determinato. Del doman non v’è certezza, proprio come diceva un celebre Signore di Firenze (Lorenzo di Piero de' Medici, detto “Lorenzo il Magnifico”, ndr), ma la speranza è che un fuoriclasse del genere resti a lungo nella nostra Serie A.
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Voto 8...all’Atalanta, ormai stabile nelle zone alte della classifica

Una consuetudine più che “una favola”, che comunque non va mai data per scontata, viste le risorse a disposizione. Il lavoro di Giovanni Sartori e di Gian Piero Gasperini ha contribuito anche in questo 2021 a dare grandi soddisfazioni a tutto l’ambiente bergamasco. L’Atalanta si è ormai stabilizzata nelle zone alte della nostra Serie A, ha raccolto meno punti della sola Inter in questo anno solare e ha segnato esattamente 100 gol in campionato. Un club che aumenta le proprie ambizioni, che ha giocatori di livello internazionale, che continua a lavorare per crescere e che per il 2022 sogna la conquista di un trofeo. In bocca al lupo.

Voto 7...al Milan, che dopo la crescita deve iniziare a raccogliere nel 2022

Un anno positivo per il Milan di Stefano Pioli, a cui è però mancato il guizzo decisivo. L’eliminazione con annesso ultimo posto nel girone di Champions e qualche risultato negativo di troppo tra novembre e dicembre, hanno un po’ smorzato l’entusiasmo generale. La crescita esponenziale del Diavolo non va dimenticata e, al contrario, va apprezzata e riconosciuta. Chiude nelle prime quattro lo scorso campionato ha testimoniato la bontà del progetto di Maldini, Gazidis e Massara. La sensazione resta la stessa: si può fare ancora di più e lo si può fare ancora meglio. Zlatan Ibrahimovic, a 40 anni, vuole condurre la truppa di ragazzini rossoneri alla conquista di qualcosa di importante. Insomma, un bel 7 pieno, che nel 2022 potrebbe alzarsi ulteriormente.
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Voto 6...al Verona, che cambia ma si mantiene una solida realtà

Sufficienza piena e probabilmente qualcosa in più. Tra le “provinciali” della nostra Serie A premiamo l’Hellas Verona, che ha saputo rinnovarsi e superare senza troppe angosce la fine dell’era Juric. Una squadra da top-10 del campionato, che ha subito compreso le difficoltà di Di Francesco e ha scelto il calcio di Tudor come vero erede del croato, ora tecnico del Torino. Il Verona ha scoperto i gol di Simeone, ha continuato a dar fiducia a uomini di qualità come Barak, Lazovic o Faraoni, ha vinto gare di alto prestigio contro rivali sulla carta superiori, come Roma e Juventus. Un buon 2021, chiuso con lo spirito ideale per affrontare al meglio il nuovo anno.

Voto 5...alle romane, un 2021 sotto le aspettative

Da Fonseca a Mourinho, da Inzaghi a Sarri. Stravolgimenti tecnici, ma uguale alternanza di risultati. Roma e Lazio non hanno sicuramente brillato in questo 2021, giocato sotto le aspettative da entrambe. Malino nella chiusura dello scorso campionato, così così anche in questo girone d’andata di Serie A. Diciamo che entrambi i nuovi progetti sono a lungo termine e, probabilmente, raccoglieranno i risultati più avanti. Per adesso resta una insufficienza piena, in un anno con poche partite e pochi episodi da ricordare.
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Voto 4... alla Juventus, da Pirlo ad Allegri, perdendo CR7

Molto, molto male. Valutando solo la Serie A, una delle delusioni del 2021 è rappresentata dalla Juventus, di Pirlo prima e di Allegri adesso. Quarto posto guadagnato per il rotto della cuffia all’ultima giornata (e grazie al “suicidio” sportivo del Napoli) del campionato 20/21, quinta posizione in questo girone d’andata. Nel mezzo l’addio di Cristiano Ronaldo e diversi casi delicati extra campo da gestire con enorme controllo dei nervi. La squadra bianconera nel 2021 è tornata sulla terra, dopo nove anni di dominio in Italia pressoché assoluto. La consapevolezza è che c’è bisogno di ricostruire e di ricreare il dna vincente, smarrito progressivamente nel corso degli ultimi 12 mesi. Se Allegri sarà l’uomo giusto per riportare la Juve in alto lo scopriremo solo nel corso del 2022.
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Voto 3...ad Andrea Belotti, in crisi e tormentato dagli infortuni

L’anno nero del Gallo. Certo, nel mezzo ha vinto con la Nazionale un Europeo (pur non brillando nemmeno in quell’occasione), ma in campionato il capitano del Torino ha visto calare in modo preoccupante il proprio rendimento realizzativo. Infortuni, prestazioni opache, il rinnovo che non arriva: appena sei gol segnati in Serie A in tutto il 2021, un dato allarmante per uno abituato a viaggiare sempre in doppia cifra. Belotti ha bisogno di rimettersi in sesto fisicamente e ritrovarsi, perché a 28 anni appena compiuti non può più permettersi le lunghe pause mostrate in questo anno negativo.

Voto 2...ad alcuni esoneri incomprensibili

Gotti a Udine, Semplici a Cagliari, Ballardini a Genova e anche volendo Castori alla Salernitana. Senza dimenticare il mancato accordo tra Ranieri e la Sampdoria. Misteri di un anno solare che ha visto le solite costanti rivoluzioni in panchina. In alcuni casi hanno avuto effetti positivi, in altri hanno prodotto veri e propri disastri. Il 2021, in ogni caso, grazie anche alla rocambolesca estate, verrà ricordato come l’anno degli allenatori: 16 delle 20 squadre presenti nel nostro attuale torneo hanno cambiato guida tecnica, una discontinuità mai vista nella storia della Serie A.

Voto 1...al Cagliari, tra cambi di allenatore e difficoltà societarie

A proposito di allenatori, una menzione specifica la merita il Cagliari. Un brutto 2021 per i sardi, che si sono salvati a fatica con Semplici nel finale dello scorso campionato e che, dopo tanti voci estive, hanno cambiato tecnico ad inizio di questo torneo, puntando su Walter Mazzarri. Ne è conseguito uno dei peggiori gironi d’andata della storia rossoblú, aggravato da alcuni problemi societari, dai dissapori con alcuni veterani (Godin, Caceres, Strootman), da un clima poco sereno. La tifoseria sarda continua a sostenere la propria squadra, che però nel 2022 dovrà davvero cambiare ritmo e mentalità per poter mantenere la categoria.

Voto 0...alla Salernitana e al caos che si trascina da mesi

Un disastro semi annunciato. In soli cinque mesi la Salernitana si guadagna a pieni meriti il peggior voto del 2021. Una brutta storia di calcio, che parte dal caos dirigenziale, dal mancato passaggio di proprietà, dalle deroghe sull’iscrizione al campionato e arriva ai pessimi risultati in campo, agli artificiosi (ma non utili per ora) acquisti di Ribery e Simy, alla mancata trasferta per Udine a causa di un richiamo dell’ASL. Insomma, una completa baraonda in cui non è mancato davvero nulla. Il 31 dicembre, tra l’altro, scadono i termini per la cessione del club, che altrimenti verrebbe eliminato dalla Serie A. Mai assistito a nulla di simile.
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