Juventus, Caso Plusvalenze, John Elkann: "Collaboriamo e abbiamo fede nei magistrati. Vogliamo che club resti grande"
DaEurosport
Aggiornato 30/11/2021 alle 15:24 GMT+1
SERIE A - A margine dell'assemblea Exor, John Elkann numero uno del massimo azionista del club bianconero, ha commentato l'inchiesta della procura di Torino denominata "Prisma": "Juventus collabora e confida di poter far luce. Sono fiducioso nell’operato della magistratura. Sono convinto che il futuro del club sarà importante come la sua storia".
John Elkann, presidente di Exor, parlando in una conferenza stampa che introduce l’investor day della holding che detiene il pacchetto di maggioranza (il 63,77% delle azioni) della Juventus si è espresso riguardo all’inchiesta sulle plusvalenze che da venerdì ha coinvolto i bianconeri.
"Sulle indagini in corso la società ha già comunicato, collabora con gli inquirenti e confida di far luce. Io sono fiducioso nell’operato della magistratura italiana. Sapete che la Juventus ha un nuovo cda, un nuovo a.d., un nuovo allenatore, che con il presidente e vice presidente stanno affrontano i momenti di difficoltà”.
A due domande riguardo al futuro di Andrea Agnelli, mai così chiacchierato come in questi giorni, per due volte Elkann ha risposto in maniera indiretta, evidenziando da un lato i grandi cambiamenti recenti alla guida del club (il nuovo cda e l’ingresso nei ranghi dirigenziali del nuovo a.d. Arrivabene) sia il ruolo di presidente e vicepresidente: “Io sono convinto che il futuro della Juve sia altrettanto importante come il suo passato, che la Juve sia una grande società e ci siano tutte le intenzioni perché rimanga tale. Il nuovo consiglio, con il presidente e il vice presidente affronteranno il momento di difficoltà”.
"CR7? Operazione importante non ho altro da aggiungere"
Elkann ha anche risposto in maniera stringata anche a chi gli chiedeva se a posteriori, rifarebbe l'operazione Cristiano Ronaldo:
"Se lo rifarei? E’ stata una importante operazione, credo non ci sia altro da aggiungere rispetto a quanto vissuto. Poi conosciamo tutti il contesto che il calcio e la Juve hanno vissuto. Questo ha creato difficoltà di giocare, avere più pubblico e più adesione. La storia della Juve è più che centenaria, nello sport è importante guardare la competitività. Si tratta di conciliare parametri sportivi ed economici. C’è poi una domanda a cui rispondere sul calcio, l’unico sport in cui il regolatore e il gestore sono un tutt’uno".
Una chiusura che si ricollega alle recenti battaglie in campo europeo che il numero uno della Juventus, Andrea Agnelli, ha fatto contro l'UEFA e a favore della Superlega.
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