Le 5 verità di Lazio-Atalanta: Dea, sosta buona per svuotare l'infermeria. Sarri, c'è il problema big match
Pubblicato 23/01/2022 alle 07:57 GMT+1
SERIE A - Match non spettacolare all'Olimpico dove si confermano i progressi difensivi delle due squadre, ma anche la difficoltà della Lazio negli scontri diretti anche contro un'Atalanta rimaneggiata.
Lazio-Atalanta, sfida della 23a giornata di Serie A è terminata sul risultato di 0-0 all'Olimpico di Roma. Partita dalle rare emozioni condizionata dalle tante assenze che hanno decimato la Dea. Andiamo ad analizzare i principali responsi di uno dei match clou della giornata che precede la sosta per le nazionali.
1) ATALANTA, LA SOSTA ARRIVA AL MOMENTO GIUSTO
Presentarsi all'Olimpico senza 10 titolari avrebbe tramortito chiunque. Elencare le assenze della Dea mette i brividi: Hateboer, De Roon, Koopmeiners, Pasalic, Gosens, Malinovskyi, Ilicic, Zapata e Muriel. Gasperini si inventa di fatto la formazione inserendo giovani come Scalvini e Piccoli dal primo minuto e schierando diversi uomini fuori ruolo. Nonostante questo l'Atalanta è solida e tiene bene il campo concedendo una sola occasione alla Lazio nei 90 minuti. Provvidenziale la sosta per le nazionali che dovrebbe permettere il recupero di alcuni elementi.
2) LAZIO, GLI SCONTRI DIRETTI SONO UN PROBLEMA
La squadra di Sarri arrivava da 3 sconfitte consecutive negli scontri diretti (Juventus, Napoli, Inter) e anche oggi la vittoria non è arrivata contro un avversario decimato dalle assenze. In campo è mancata brillantezza, ma soprattutto non si è visto nei giocatori chiave il coraggio di provare delle giocate risolutive, fondamentali in questo tipo di partite. Dopo la sosta il calendario sarà serrato con match, sulla carta, più abbordabili in campionato, mentre nelle coppe ci saranno le delicate sfide contro Milan e Porto che saranno il banco di prova per la maturità di questa squadra.
3) CON LUIS ALBERTO APPANNATO MANCA L'ISPIRAZIONE
Partita deludente da parte di Luis Alberto, faro della Lazio che se oscurato fa perdere buona parte della produzione offensiva dei suoi. Questo ricade principalmente su Ciro Immobile, il quale non si è mai visto recapitare palloni giocabili in avanti, risultando assente. Sono mancati anche gli altri giocatori di qualità tra i biancocelesti: molto negativa la prestazione di Felipe Anderson, mai pungente sulla fascia, ma incide poco anche Milinkovic-Savic. Sarri non ha ancora trovando la formula giusta per valorizzare tutti questi talenti al meglio e per il momento il gioco della Lazio è tutt'altro che scintillante.
4) DEA, AL MOMENTO LA DIFESA È IL PUNTO FORTE
Terza partita consecutiva tra campionato e coppa senza subire gol. Dopo il clean sheet contro il miglior attacco del torneo (quello dell'Inter) arriva una conferma contro i biancocelesti capitanati dal capocannoniere della Serie A. In evidenza Demiral, il migliore in campo, che alle sue doti di aggressività ha aggiunto un'ottima lettura difensiva che lo rendono molto efficace nelle giocate di anticipo molto care a Gasperini. In un momento in cui mancano i top player a centrocampo e in attacco il punto di forza dell'Atalanta è diventato la compattezza difensiva.
5) PUNTO BUONO PER GASPERINI, MENO PER SARRI
In ottica classifica il pareggio mantiene l'Atalanta in piena zona Champions e visto il contesto Gasperini può tornare a Bergamo con un sorriso. Discorso diverso per Sarri: la sua Lazio rimane a -7 dall'Atalanta e con una partita giocata in più. Il quarto posto si allontana e visto quanto espresso finora raggiungere la Champions si fa davvero dura. Ci sono comunque possibilità di prendersi delle soddisfazioni tra Coppa Italia ed Europa League.
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