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Pagellone 10ª giornata Serie A: Vlahovic trascina la Juventus, il Napoli brilla, Mou insidioso

Enrico Turcato

Aggiornato 18/10/2022 alle 12:40 GMT+2

SERIE A - L'attaccante serbo decide il derby e scuote la Juventus. Il Napoli vince una gara complicata e ritrova Osimhen. Mourinho ancora bene, anche senza Dybala. La Fiorentina non sa piú vincere, il Torino in crisi, Sarri sempre troppo polemico.

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Ogni post giornata, analizziamo tutto quello che è successo nell'ultimo turno di Serie A e proviamo a stilare un Pagellone delle partite appena andate in archivio. La decima giornata di Serie A ha visto ancora una volta l'acuto del Napoli, che ha ritrovato Osimhen nella vittoria con il Bologna. La Juventus si rialza grazie a Vlahovic, bene Inter, Milan e Atalanta, mentre Sarri se la prende con il terreno di gioco. La Roma vince a Genova e si porta al quarto posto. Ma vediamo insieme chi è stato il protagonista principale. Quale squadra si è confermata con un trend positivo? E chi invece ha mostrato qualche difficoltà e ha deluso le aspettative? Oppure chi l'ha combinata grossa, mettendo in difficoltà la propria squadra.

Voto 10...al Napoli no limits, che ritrova Osimhen e si gode Kvara

Un altro successo, non scontato, contro un Bologna tonico. La classica partita che in altre stagioni avrebbe rappresentato un ostacolo insormontabile per il Napoli. E invece la squadra di Spalletti, trascinata dal solito strepitoso Khvicha Kvaratskhelia, ha avuto la meglio, vincendo 3-2 e non abbattendosi nemmeno dopo essere stata ripresa dalla rete di Barrow. Il fatto che a decidere la partitia sia stato il rientrante Osimhen rende ancora più dolce la vittoria e la conferma della vetta della classifica. La squadra azzurra non ha limiti e ha tutto il diritto di sognare in grande.

Voto 9...a Dusan Vlahovic, che si prende sulle spalle la Juventus

Nove come il numero di maglia. Non per la prestazione in sé, ma per l'importanza di quella zampata nel secondo tempo, che ha ridato fiato ed energia alla Juventus e le ha permesso di vincere il derby e di allontanare - almeno per una settimana - le tante critiche dopo questo pessimo inizio di stagione. Il serbo si è preso sulle spalle la Juventus e con il sesto gol in questo campionato ha affossato il Torino. Vlahovic ha addirittura segnato una rete in più (sei contro cinque) rispetto alle prime 10 giornate dello scorso campionato, giocato con la Fiorentina. Rende bene l'idea del suo impatto e della sua importanza, anche in un avvio tribolato per la sua squadra. La luce in fondo al tunnel è lui.

Voto 8...a Inter, Milan e Atalanta, vittorie da squadre mature

2-0 in scioltezza sulla Salernitana, 1-2 a Verona, 2-1 sul Sassuolo. Le tre lombarde d'alta classifica non sbagliano e centrano tre successi importanti in questa decima giornata. Tre modi di vincere molto differenti: i nerazzurri di Inzaghi dominando, i rossoneri di Pioli nel finale con Tonali, la squadra di Gasperini in rimonta. Eppure tre vittorie che sottolineano lo status raggiunto dalle tre squadre. Mature, solide, in grado di competere fino in fondo per obiettivi importanti. I rientri di Lukaku, Maignan e Zapata aiuteranno.

Voto 7...alla Roma, che si porta al quarto posto

0-1 a Genova, senza soffrire e anzi andando più volte vicina al raddoppio. La Roma di Mourinho centra un'altra vittoria fondamentale, si porta al quarto posto e ammortizza nel migliore dei modi l'assenza di Paulo Dybala. Basta un rigore di Pellegrini a spegnere ogni velleità blucerchiata e a ridare slancio al percorso giallorosso. I capitolini sembrano uniti, coesi, collaudati e organizzati. Una squadra che magari ha meno scintille, ma che sa bene dove vuole arrivare. Attenzione a sottovalutare questa Roma.

Voto 6...all'Udinese, che si conferma squadra vera e blocca la Lazio

Diciamo che per la prestazione sarebbe anche un 6.5, quasi un 7. Ma sicuramente lo 0-0 dell'Olimpico sorride all'Udinese, che contro l'ennesima big di questo campionato (ha già sfidato Milan, Inter, Roma e Atalanta) si dimostra all'altezza e porta a casa un pareggio meritato. Le traverse di Samardzic e Deulofeu, anzi, accendono la fiammella dei mini rimpianti, perché anche contro la Lazio la squadra friulana ha creato e prodotto, non limitandosi al contenimento degli avversari. Sottil può guardare fiducioso al futuro. L'Udinese c'é.

Voto 5...alle parole di Sarri, sempre eccessivo

La Lazio perde Immobile (che sfortuna!) e ferma la sua corsa contro un'ottima Udinese, ma Maurizio Sarri sia nel pre partita che nel post ha preso di mira un altro fattore: il terreno di gioco. “Non so cosa farà Lotito, se il terreno è questo deve prendere un altro allenatore”. Parole di fuoco e abbastanza eccessive, come spesso capita all'istrionico tecnico toscano. Tra l'altro Lotito nemmeno ha colpe, visto che l'Olimpico è gestito sia per la Lazio che per la Roma da una società esterna. Insomma, che il campo della Capitale vada tenuto meglio è indubbio, ma ci sono come sempre toni e modi per dirlo in maniera differente.

Voto 4...al Torino di Juric, che continua a deludere

Quattro sconfitte nelle ultime cinque (un pareggio nel mezzo) e una crisi senza via d'uscita. Anche nel derby con la Juventus, il Torino di Juric ha deluso. Poche occasioni create, un'azione lenta e passiva, diversi giocatori in difficoltà dal punto di vista tecnico. Irriconoscibili i granata, che nel tempo hanno perso sicurezze, brillantezza e quella capacità di aggredire con pressione alta ogni squadra affrontata. Il tecnico croato ci ha messo la faccia, ma serve una scossa a questo Toro per invertire la rotta e non rendere questo campionato totalmente anonimo.
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Quattro ko nelle ultime cinque per Ivan Juric

Credit Foto Getty Images

Voto 3...alla Fiorentina in trasferta

Nelle ultime otto trasferte di campionato la Fiorentina ha totalizzato appena due punti. Quello di Lecce èun pareggio che non può lasciare tranquillo Italiano. La Viola non è più quella dello scorso campionato, fuori casa concede sempre troppo e non riesce a rendersi con continuità. La rete di Kouamé ha permesso quantomeno ai toscani di non perdere, ma la classifica continua a piangere (10 punti conquistati) e nella prossima giornata l'avversario si chiama Inter. Si rialzerà la Fiorentina?

Voto 2...al punto tra Spezia e Cremonese, che non accontenta nessuno

Un 2-2 bello, frizzante, elettrico, ma che alla fine scontenta entrambe. Il voto negativo infatti riguarda il risultato, perché sia Spezia che Cremonese avevano necessità di vincere per riassestare un periodo non convincente. Invece tra un il gol di Dessers in avvio e il pareggio di Pickel (nel mezzo le firme di Nzola e Holm), lombardi e liguri si devono accontentare di un punticino che non cambia la situazione. Nel prossimo turno ci sono altri due scontri diretti: Salernitana-Spezia e Cremonese-Sampdoria. Non sono ammessi passi falsi.
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Kevin Agudelo in azione durante Spezia-Cremonese - Serie A 2022-23

Credit Foto Getty Images

Voto 1...a Rovella, errori di gioventù dai quali imparare

Immaturità? Ingenuità? Nervosismo? Chiamatelo come volete, ma Raffaele Palladino non avrà sicuramente gradito il comportamento di Nick Rovella a pochi secondi dal fischio finale di Empoli-Monza. I brianzoli hanno perso (e dopo tre vittorie di fila può essere lecito), ma il cartellino rosso priverà il centrocampo biancorosso di una pedina fondamentale nella prossima trasferta di Milano. Rovella ha colpito in faccia il giovane Fazzini, reo di averlo provocato a gioco fermo e si è guadagnato un'espulsione evitabili, considerando tempistiche ed esito del match. Peccati di gioventù dai quali imparare.

Voto 0...all'attacco della Sampdoria, squadra in enorme difficoltà

Stankovic non ha la bacchetta magica e si vede. La Sampdoria - anche contro la Roma - ha confermato la sua sterilità offensiva ed èincappata nell'ennesima sconfitta stagione. La confusione a livello proprietario si trasmette anche sulle prestazioni di una squadra che a tratti appare inerme e impotente. Appena cinque gol segnati (peggior attacco del campionato), solo tre punti conquistati (ultimo posto solitario). La Samp sembra proprio vivere un'annata nera. Arriverà a Cremona una scossa improvvisa?
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