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Pagellone Serie A 22ª: il Napoli gongola, l'arbitro Serra condanna il Milan con lo Spezia, Barak show, Dybala che caos!

Enrico Turcato

Pubblicato 18/01/2022 alle 10:02 GMT+1

SERIE A - Gli azzurri vincono a Bologna e recuperano punti sulle milanesi. Il Milan crolla a San Siro, penalizzato anche dall'errore grave dell'arbitro Serra. Atalanta-Inter: bel match pur senza gol. La Juventus continua nel suo trend positivo, ma viene disturbata dal caso Dybala. Benissimo la Fiorentina, malissimo le genovesi. Barak sontuoso nel blitz del Verona al Mapei Stadium.

Serie A, il pagellone della 22esima giornata

Credit Foto Eurosport

Ogni post giornata, analizziamo tutto quello che è successo e proviamo a stilare un Pagellone della partite appena andate in archivio. Chi è stato il protagonista principale? Quale squadra si è confermata con un trend positivo? E chi invece ha mostrato qualche difficoltà e ha deluso le aspettative? Oppure chi l'ha combinata grossa, mettendo in difficoltà la propria squadra? Ecco il meglio e il peggio di ciò che ha prodotto la 22ªgiornata di Serie A.

Classifiche e risultati

Voto 10…al Napoli, che si è rimesso in moto e ora recupera uomini chiave

Riecco Fabian Ruiz, riecco Zielinski, riecco Lozano e riecco Osimhen. Il Napoli ritrova i suoi uomini chiave, vince in scioltezza a Bologna, guadagna punti sulle milanesi, tiene a distanza la Juventus e infila il secondo successo consecutivo, dando continuità all’1-0 sofferto con la Samp dell’ultima giornata. Un ottimo lunedì per la squadra di Spalletti, che pare aver superato il momento negativo e che vede la luce dopo la lunga emergenza. Prima della sfida alla capolista Inter ci sono Salernitana e Venezia: con sei punti e magari ritrovando anche Anguissa e Koulibaly, la fiducia in casa azzurra potrebbe ritornare quella di inizio campionato.

Voto 9…a una grande Fiorentina e alle punizioni di Biraghi

6-0 scoppiettante al Genoa, permettendosi anche il lusso di sbagliare un rigore sullo 0-0. La Fiorentina ha vinto una partita di Serie A con sei gol di scarto per la prima volta dal settembre 1992 (7-1 contro l’Ancona) e ha risposto sul campo alla brutta sconfitta della scorsa giornata contro il Torino. Vlahovic ha sotterrato l’errore dal dichetto con un altro super gol, Torreira e Odriozola hanno messo la loro firma inedita, Bonaventura si è confermato indispensabile, Biraghi ha trasformato altri due calci di punizioni, riscoprendo un feeling con il gol inaspettato. La Viola di Italiano gioca e gira bene, la classifica rimane sempre interessante.

Voto 8…ad Atalanta-Inter, big match tra due squadre forti

0-0 bugiardo nella super sfida al Gewiss Stadium tra due delle squadre più forti e complete del nostro campionato. Entrambe hanno addirittura guadagnato un punto sul Milan ed entrambe possono ritenersi soddisfatte della prestazione offerta nel posticipo domenicale. Bravissimi Musso e Handanovic, intelligente Inzaghi nelle rotazioni, scaltro Gasperini nel non far pesare le tante assenze. Una gran bella partita, giocata ad alto ritmo: in alcune circostanze anche senza vedere gol ci si può divertire.

Voto 7…a Torino e Verona, che tengono d’occhio l’Europa

I granata di Juric iniziano a prendere ritmo e salgono a 31 punti, l’Hellas sbanca Sassuolo e sale a quota 30. Igor Tudor, che segue a Verona le orme del connazionale praticando un calcio egualmente aggressivo ma ancor più offensivo, si gode l’exploit di Barak. Mentre i piemontesi, guidati da un super Singo, mettono a referto la quarta vittoria nelle ultime cinque. Due realtà brillanti e affascinanti, che tengono d’occhio chi sta davanti e quella “zona europea” che non pare così inarrivabile.

Voto 6…al Venezia e al curioso esordio con assist di Nani

1-1 in casa con l’Empoli, utile ad aumentare di un punticino il vantaggio sul Cagliari e ad interrompere la striscia di due sconfitte di fila. Il Venezia di Zanetti non è ancora guarito, ma contro i toscani al Penzo ha guadagnato un punto vitale, uno di quelli che a fine torneo possono fare la differenza. Merito anche dell’esordio di Nani, subito uomo-assist decisivo dopo appena 1 minuti e 55 secondi dal suo ingresso in campo. Il portoghese deve portare la giusta esperienza a un gruppo multietnico di ragazzi spavaldi e affamati. La salvezza è possibile.

Voto 5…agli sprechi del Milan, che ha sbagliato troppo

Dell’incredibile episodio che ha riguardato Rebic, Messias e Serra parleremo alla fine, ma al di là che lodare lo spirito dello Spezia e la prova superlativa del portiere Provedel, va anche detto che il Milan contro i liguri ha sprecato troppo, non è riuscito a chiudere la partita e non ha mostrato la cattiveria necessaria che occorre per vincere certe partite “storte”. Un ko pesante, che può subito essere cancellato nel big match contro la Juventus di domenica sera. Da lì passa gran parte della stagione rossonera.
  • Milan, i numeri non mentono: 25 tiri e 21 occasioni da gol ma arriva comunque il ko con lo Spezia!
VOCIMILANSPEZIA
Tiri totali2510
Tiri in porta86
Pali 20
Tiri fuori113
Occasioni da gol219
Corner101
Rigori sbagliati10
Possesso metà campo avversaria13'40 (47%)7'23 (38%)

Voto 4…al caso Dybala, che tormenta la rimonta della Juventus

Ottavo risultato utile consecutivo, ancora senza subire gol, pur contro la rimaneggiata e poco allenata Udinese. La Juventus di Allegri non è quella di inizio stagione e, togliendo le prime quattro giornate, starebbe anche tenendo lo stesso ritmo dell’Inter. Ma se da un lato la rimonta per entrare nelle prime quattro della classifica continua per i bianconeri, dall’altro stona completamente il caso Dybala, esploso definitivamente dopo la mancata esultanza e le dichiarazioni post vittoria di sabato. L’argentino non è sereno, non ha mantenuto riservatezza su una vicenda delicata e con questo atteggiamento non si sta comportando da vero capitano. Un’arma doppio taglio che tormenta l’ambiente Juve, una questione che andava risolta prima e che ora rischia di minare la già poca serenità di una stagione già di per sè abbastanza travagliata per i bianconeri.

Voto 3…al Sassuolo, travolto da Barak

Altri quattro gol subiti, stavolta in casa. Il Sassuolo dondola nella sua altalena di risultati e stavolta viene sorpreso dalla giornata di grazia di Antonin Barak, autore della sua prima tripletta in carriera in Serie A e anche dell’assist decisivo a Caprari. 37 reti incassate dai neroverdi, una in meno delle 38 segnate. Lì persiste il problema già emerso diverse volte sotto la gestione De Zerbi. Dionisi dovrà trovare le giuste soluzioni, se non vuole etichettare questo comunque fin qui discreto campionato come “anonimo”.
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Andrea Consigli sconsolato raccoglie uno dei 4 pallone finiti in rete in Verona-Sassuolo: i neroverdi hanno incassato 37 gol in questa stagione

Credit Foto Getty Images

Voto 2…alla Sampdoria, che cambia allenatore e torna al passato

Via D’Aversa, dopo un altro ko interno e la terza sconfitta consecutiva, dentro Giampaolo, e cioè uno che dalle parti blucerchiate di Genova ha lasciato un ottimo ricordo. La Sampdoria in ogni caso ha 20 punti in classifica, ha incassato 40 reti, non riesce ad allontanarsi dalla zona pericolosa. La situazione è veramente complicata e vedremo se il ritorno al passato sarà quello ideale a togliersi di dosso lo spettro della retrocessione in B. Giampaolo arriva dalle disastrose esperienze con Milan e Torino, ma è convinto di poter fare bene.

Voto 1…al Genoa, sull’orlo di un baratro

Da una parte di Genova all’altra. La prima, e probabilmente unica, di Konko sulla panchina genoana rimarrà indimenticabile. E non in positivo. Il 6-0 di Firenze fotografa alla perfezione la disastrata condizione di un Genoa irriconoscibile. Il tutto dopo l’addio a Shevchenko, subentrato a Ballardini, e il probabile arrivo del terzo allenatore Bruno Labbadia. Il Grifone resta sull’orlo di un baratro e non si intravedono all’orizzonte arcobaleni per sperare in un futuro migliore. “Hard to survive”.
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Leo Ostigard sconsolato dopo la figuraccia rimediata dal Genoa al Franchi, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Voto 0…all’errore di Serra, troppo grande per essere tollerato

Si è scusato, subito, abbracciato da Rebic, ben conscio dell’errore colossale appena commesso. L’arbitro Marco Serra rischia di subire un lungo stop e di veder complicarsi la sua carriera nel massimo campionato. Quel fischio istintivo e prematuro, senza far finire l’azione che ha portato al gol di Messias, pesa come un macigno sul risultato del Milan. Dal possibile 2-1 all’1-2 di Gyasi, con un Pioli su tutte le furie e il popolo rossonero in subbuglio. Una svista troppo grande per essere tollerata a questi livelli.
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Sikazwe, proprio lui: l'arbitro che fischiò la fine di Tunisia-Mali all'89'43''

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