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Roma-Juventus 3-4, 5 verità: Morata cancella Kean, per Mourinho è una mazzata

Francesco Sessa

Aggiornato 10/01/2022 alle 08:31 GMT+1

SERIE A - Vittoria pesantissima della Juventus sul campo della Roma in una partita tra imperfette, ma con i giallorossi più indietro nell'organico e figli dei loro stessi errori. Il 3-4 è una mazzata per Mourinho, mentre può essere la strada da seguire per Allegri. Decisivo il cambio Morata-Kean: paragone impetoso tra i due.

Wojcech Szczesny abbracciato da Morata e compagni dopo la miracolosa respinta su Pellegrini, Roma-Juventus, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Roma-Juventus si è conclusa con il punteggio di 3-4. A segno Abraham, Dybala, Mkhitaryan, Pellegrini, Locatelli, Kulusevski e De Sciglio. Nel finale Szczesny para il rigore di Pellegrini. In virtù di questo risultato i bianconeri si portano a 38 punti, i giallorossi restano fermi a 32. Vediamo di seguito le 5 verità che ci ha lasciato la sfida dell'Olimpico.

1) Sfida tra imperfette, ma la Roma lo è di più

È anche “merito” dell’imperfezione di Roma e Juventus se quella dell’Olimpico è stata una partita incredibile. Giallorossi e bianconeri sono due squadre tutt’altro che definite, la classifica e l’andamento della stagione sono lì a dimostrarlo. Tanti errori (della Juve sul gol di Abraham, della Roma nella rimonta subita), qualche ottima giocata (i gol di Dybala e Pellegrini) e diversi episodi (la deviazione per la rete di Mkhitaryan e il rigore nel finale): Roma e Juve hanno seguito gli eventi, più che provare a crearli. Ma alla fine, gli uomini di José Mourinho si sono dimostrati più indietro: con diverse assenze pesanti – Zaniolo, Mancini e Karsdorp – la coperta in casa giallorossa è troppo corta. Mentre la Juve ha pescato qualche jolly tra i sostituti, Morata e Kulusevski su tutti.

2) Kean nullo e Morata decisivo: il cambio tra i segreti della rimonta

Proprio l’ingresso di Morata è stato decisivo per indirizzare la partita a favore della Juventus, quando tutto sembrava pendere dalla parte giallorossa. Il confronto tra lo spagnolo e Kean è impietoso: l’ex Psg non è mai entrato in partita, toccando pochissimi palloni e faticando a trovare la posizione giusta in campo; il numero 9, molto chiacchierato negli ultimi tempi, ha mandato in porta Locatelli dopo un grande spunto ed è stato decisivo nell’azione della rete di Kulusevski. Anche dal punto di vista del peso davanti, all’Olimpico si è vista una grandissima differenza tra i due. Chissà che questa partita non possa indirizzare le scelte nel futuro prossimo.
  • Le prestazioni di Kean e Morata a confronto: Alvaro in 33' ha toccato più palloni che Moise in 64'! (Dati Lega Serie A)
DETTAGLIKEANMORATA
Minuti giocati64'33'
Assist01
Occasioni da gol 01
Tiri tentati01
Palloni giocati in avanti34
Recuperi03
Palle giocate1617

3) Juve, rimonta di cuore e spirito: è questa la strada da seguire?

Il gol di Locatelli, dopo la splendida punizione di Pellegrini, ha cambiato il match. Ma anche l’atteggiamento della Juve, da quell’episodio non più squadra confusionaria ma gruppo compatto e coeso. Emblematico il sacrificio collettivo dopo il rigore parato da Szczesny e l’inferiorità numerica per espulsione di De Ligt: squadra anche alta per non permettere alla Roma di costruire attacchi efficaci, interventi anche ruvidi ma decisivi, applicazione da parte di tutti. Un atteggiamento da vera Juve, trovato proprio quando la situazione sembrava disperata. In tempi in cui il gioco latita, le assenze si sommano di continuo e il calendario non lascia tregua, lo spirito che ha portato alla rimonta dell’Olimpico potrebbe essere la via da seguire per togliersi soddisfazioni in una stagione fino a questo momento complicata.
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Mattia De Sciglio esulta dopo il gol del 4-3, Roma-Juventus, Serie A 2021-22, LaPresse

Credit Foto LaPresse

4) Mourinho, che mazzata: una sconfitta che fa malissimo

Quella contro la Juventus è una battuta d’arresto che rischia di lasciare strascichi in casa giallorossa. Per l’importanza della partita, per i punti in palio, per come si era messa. La Roma passa da essere a pari punti con la Juve (virtualmente 35 punti a testa, quando i giallorossi erano in vantaggio) al -6 attuale. Ma oltre alla classifica, ci sono i dubbi sulla tenuta mentale e fisica di una squadra troppo fragile e figlia dei suoi stessi errori. I giallorossi sembrano impauriti, vengono trascinati dai singoli più che dal gioco e crollano mentalmente alle prime difficoltà: un atteggiamento inaspettato per una squadra allenata da José Mourinho. In casa Roma c’è da fare il punto della situazione, tra obiettivi di mercato e risultati da raggiungere: così, questa squadra può arrivare poco lontano.
  • Roma "piccola" con le big: solo 4 punti in 8 match contro Inter, Milan, Juve, Lazio, Napoli ed Atalanta
Lazio-Roma (26/9)3-2
Juve-Roma (17/10)1-0
Roma-Napoli (24/10)0-0
Roma-Milan (31/10)1-2
Roma-Inter (4/12)0-3
Atalanta-Roma (18/12)1-4
Milan-Roma (6/1)3-1
Roma-Juve (9/1)3-4

5) Juve carica per la Supercoppa, ma le assenze...

Il 4-3 dell’Olimpico può essere la giusta spinta per la Juve in vista della Supercoppa contro l’Inter. Arrivare a San Siro con il peso di una sconfitta contro la Roma sarebbe stato decisamente più complicato: i bianconeri potranno provare a sfruttare la spinta dell’impresa contro i giallorossi. Ma Allegri dovrà fare i conti con le assenze pesanti. Cuadrado e De Ligt non ci saranno: il primo è stato ammonito da diffidato, il secondo è stato espulso per doppio giallo.
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L'arbitro Massa espelle Matthijs De Ligt, Roma-Juventus, Serie A 2021-22, LaPresse

Credit Foto LaPresse

A questi va aggiunto Federico Chiesa: le condizioni dell’ex Fiorentina sono da valutare, ma sembra difficile pensare a una sua presenza in campo.
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Allegri: "Inter la più forte, con le altre ce la giochiamo"

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