Davide Ancelotti: "A Napoli ero considerato un raccomandato, solo in Italia succedono queste cose"

DaFrancesco Friggi

Pubblicato 27/05/2022 alle 12:47 GMT+2

SERIE A - Alla viglia della finale di Champions League tra Liverpool e Real Madrid, il figlio e collaboratore del tecnico dei Blancos torna sulla sua esperienza napoletana: "Sono consapevole che ci possano essere dei pregiudizi nei miei confronti, Napoli è la squadra che più me lo ha fatto pesare".

Davide Ancelotti - Sassuolo-Napoli - 2019

Credit Foto Eurosport

Alla viglia della partita più importante della stagione, Real Madrid-Liverpool finale di Champions League, ha parlato Davide Ancelotti (figlio di Carlo) attraverso un'intervista del Corriere della Sera. Tanti i temi toccati e alcuni di particolare interesse come il rapporto con Napoli dove veniva considerato come 'un raccomandato', situazione che ha toccato profondamente Davide. Le sue parole: "Sono consapevole che ci siano questi pregiudizi, e sì, penso sempre di dover dimostrare qualcosa. Ma per me è benzina: mi fa stare motivato e non la voglio perdere. Però per il posto di vice non si fanno casting, ogni allenatore sceglie un uomo di fiducia. La squadra che me lo ha fatto pesare di più è il Napoli. Credo sia dettato dal fatto che in Italia la parentela fa più rumore".

Credo sia dettato dal fatto che in Italia la parentela fa più rumore.

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"Mi spiace sia finita così col Napoli"

"A Napoli sono stato benissimo, vivevamo nella Riviera di Chiaia. Il primo anno abbiamo fatto bene, siamo arrivati secondi ma la Juventus aveva comprato Cristiano Ronaldo. Il difficile è stato quando le cose hanno cominciato ad andar male e non siamo riusciti a raddrizzarle. Mi spiace sia finita così".