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Serie A, il riscatto di Ciprian Tatarusanu: da riserva a eroe del derby

Matteo Zorzoli

Pubblicato 08/11/2021 alle 20:58 GMT+1

SERIE A - Dopo un mese di rodaggio il portiere rumeno del Milan ha conquistato ambiente e tifosi neutralizzando il rigore di Lautaro Martinez. Un tuffo che sa di riscatto dopo un anno da vice di Donnarumma e Maignan e un posto da titolare che mancava dal 2019, dai tempi del Lione

Ciprian Tatarusanu

Credit Foto Getty Images

Non è mai troppo tardi. E' questa la lezione di Ciprian Tatarusanu. Davanti ai 57mila di San Siro il portiere rumeno classe '87 è diventato l'eroe rossonero del derby grazie alla parata in occasione del secondo rigore dell'Inter tirato da Lautaro Martinez. Un tuffo non casuale, frutto di un attento studio sugli specialisti nerazzurri. Lo ha rivelato lui stesso nel post-partita:
"E’ il rigore più importante che ho parato in carriera. Lautaro lo abbiamo studiato molto bene con i preparatori dei portieri, sono contento. Abbiamo studiato anche Calhanoglu, ma pure lui mi conosceva... Faccio di tutto per continuare così".

Il riscatto

Chi l'avrebbe detto un mese fa? La seconda vita calcistica di Tatarusanu è stata propiziata dall'infortunio-operazione del portiere titolare del Milan, Mike Maignan (che tornerà a gennaio). All'epoca il club coprì il vuoto lasciato dal francese con l'arrivo dello svincolato Mirante e non erano in pochi tra ambiente e tifo a pensare che l'ex portiere di Roma e Parma avrebbe scalzato il vice in carica. Cinque presenze in due anni, una sola in campionato in un rocambolesco Milan-Roma 3-3 in cui non aveva convinto con interventi maldestri e uscite sbagliate. Non il migliore biglietto da visita per infondere sicurezza ad una retroguadia già collaudata, al netto della carta d'identità della terza riserva tra i pali, Andreas Jungdal. E invece Ciprian ha stupito tutti. Prima gli interventi miracolosi contro Torino, Roma e Porto, poi la ciliegina sulla torta nel derby (decimo rigore parato in carriera). Sempre con umiltà, mai una parola fuori posto. La squadra (e i colleghi) prima dell'Io:
"Maignan? Il nostro rapporto è molto buono. Ho cercato di aiutarlo quando è arrivato, parlo francese e per lui non era facile cambiare paese e campionato. Ha fatto un buon inizio, è bravissimo. Poi purtroppo si è fatto male, io mi sono allenato per farmi trovare sempre pronto, l’occasione è arrivata e sono contento di giocare a questi livelli”.

Il climax ascendente di Ciprian

Livelli a cui Tatarusanu, soprannominato "Uomo ragno" in patria, è arrivato con gradualità e sacrificio: Gloria Bistrita, Steaua Bucarest, Fiorentina, Nantes con Ranieri, poi un anno a Lione e altri due, da secondo, nel Milan. Al momento, a 35 anni, è uno dei giocatori con più presenze nelle coppe europee nella rosa di Stefano Pioli con 61 presenze tra Europa League e Champions senza contare le 73 apparizioni con la nazionale romena, lasciata a novembre 2020. La storia Ciprian è l'ennesima dimostrazione che con il sacrificio e il duro lavoro le soddisfazioni prima o poi arrivano. E ora il Diavolo ha un'arma in più per cavalcare il sogno Scudetto.
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