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Serie A, Lazio-Roma ai raggi X: chi parte favorito tra Sarri e Mourinho?

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Pubblicato 26/09/2021 alle 13:16 GMT+2

SERIE A - Da Immobile ad Abraham, da Luis Alberto a Zaniolo, passando per Milinkovic-Savic e Veretout: chi tra i protagonisti più attesi lascerà il segno del derby della 6ª giornata in programma domenica alle 18:00 all'Olimpico? Per capirlo abbiamo messo a confronto le formazioni delle due squadre reparto per reparto, giocatore per giocatore: ne sono usciti 11 interessantissimi duelli.

Lazio-Roma

Credit Foto Eurosport

Domenica alle 18:00 allo stadio Olimpico va in scena il Derby della Capitale, il match più succoso insieme a Inter-Atalanta nella sesta giornata di Serie A 2021-22: Lazio-Roma. Gli impegni infrasettimanali hanno dato esiti contrastanti per le due compagini. La squadra di Sarri si è salvata a Torino solo grazie a un rigore nel finale, mentre la Roma, pur soffrendo, ha tenuto la porta inviolata con una vittoria tosta contro l'Udinese. Ora però si fa sul serio perché a Roma questa è una delle partite che contano a prescindere a fine stagione. Chi riuscirà a spuntarla? Per capirlo abbiamo messo a confronto le due formazioni reparto per reparto, giocatore per giocatore. In attesa del fischio d'inizio, ecco gli 11 duelli della gara analizzati sulla carta. Le regole d'ingaggio: i segni 1 e 2 indicano rispettivamente la prevalenza della squadra di Allegri o di quella di Pioli, il segno X un sostanziale equilibrio. Nel giudizio si è tenuto conto sia del valore assoluto dei giocatori, sia del loro attuale stato di forma.
Lazio-Roma ai raggi X

Reina vs Rui Patricio: 1

Non che il portoghese abbia fatto male fin qui, ma per un match del genere l’esperienza di Reina è un peso specifico importante sulla bilancia della valutazioni. Reina ha giocato più partite importanti in carriera, mentre Rui Patricio tocca per la prima volta il peso di un match che nella Capitale conta un pezzo di stagione.

Lazzari vs Karsdorp: X

Non hanno particolarmente brillato entrambi in questo inizio di stagione, tra scelte e qualche problema fisico. Restano due dal grande potenziale e che l’anno scorso hanno rappresentato una certezza di entrambe le squadre. È un bel duello sulla carta, così come in campo. Al momento regge l’equilibrio, con la certezza che per generosità e spinta, nel loro massimo di forma, non si sbaglia in ogni caso.

Luiz Felipe vs Mancini: 2

Il brasiliano è sicuramente un giocatore navigato, ma Mancini in questo avvio di stagione è stato un punto fisso per Mourinho. In particolare l’ultima uscita con l’Udinese ha messo in mostra un giocatore decisivo in più di un’occasione. Tra le due opzioni, prendiamo l’italiano.

Acerbi vs Ibanez: 1

Qualche sbavatura per entrambi in questo avvio di stagione, ma per caratura, continuità di rendimento e leadership in campo il difensore centrale della Lazio si fa preferire. Segno 1, quindi, anche se non così sbilanciato.
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Antonio Sanabria, Francesco Acerbi, Torino-Lazio, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Hysaj vs Viña: 1

Hysaj ha ritrovato quel Sarri che l’ha lanciato a grandissimi livelli in quel Napoli che, pur senza vincere nulla, fu in grado di incantare l’Italia. L’albanese alla Lazio è partito in maniera più che discreta e per la capacità di interpretare il ruolo con più malizia è sicuramente una scelta più sicura nella comparazione diretta con il 23enne uruguaiano, giocatore molto interessante ma che - particolare non trascurabile, rientra dopo un infortunio al ginocchio.

Leiva vs Veretout: 2

Se Leiva resta un professore di geometrie in mezzo al campo, Veretout anche in questa stagione è partito mettendo in mostra qualità non comuni: intelligenza tattica, dinamismo, capacità di essere incisivo anche in zona gol. Sono soprattutto le seconde due caratteristiche che spostano la scelta verso il romanista, con buona pace di Leiva, che è già perno del gioco di Sarri, ma dove Veretout attualmente garantisce qualcosa in più.
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Jordan Veretout abbracciato da Henrik Mkhitaryan e dai compagni, Roma-Fiorentina, Serie A 2021-22, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Milinkovic-Savic vs Cristante: 1

Anche qui pochi dubbi: Milinkovic-Savic è un giocatore di un altro livello nel paragone diretto. Mourinho con l’assenza di Pellegrini dovrà inventarsi qualcosa, ma in ogni caso è il serbo a dominare nel potenziale incrocio diretto, garantendo più fisicità, più qualità, più incisività in zona gol. Scelta scontata.

Luis Alberto vs Zaniolo: X

Lo è meno scontata questa, di scelta. Perché se il potenziale di Zaniolo è ancora sostanzialmente inesplorato, l’avvio di stagione di Luis Alberto ha avuto sicuramente degli alti e bassi. Restano due giocatori di grandissima qualità, ma che per differenti motivi ancora non hanno innescato le marce giuste, quelle che possono portarli a punte raggiungibili da pochi in questo campionato.
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Luis Alberto e Ciro Immobile - Lazio-Spezia - Serie A 2021-2022

Credit Foto Getty Images

Pedro vs El Shaarawy: 2

Rigenerato dalla cura Mourinho, fin qui è l’italiano ad aver inciso di più, forte anche di un gol allo scadere da 3 punti che pesa tantissimo in questo primo mini-bilancio. Pedro sta provando a ritrovare lo spunto di un tempo che in tanti, sotto le attente dinamiche offensive di Sarri, sono fiduciosi possa riacquisire. Al momento però lo spagnolo non ha regalato grossi spunti, dunque la scelta cade su El Shaarawy.
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El Shaarawy e Pellegrini festeggiano per il gol in Roma-Sassuolo - Serie A 2021/2022

Credit Foto Imago

Felipe Anderson vs Mkhitaryan: X

Un gol e un assist per l’armeno, un gol e un assist per il brasiliano. Forse non hanno abbagliato in termini di luce emessa, ma certamente entrambi non hanno deluso. Mkhitaryan ha messo da parte le divergenze del passato con Mourinho già prima della stagione, mentre Felipe Anderson ha ritrovato a Formello quell’ambiente che l’aveva lanciato nel grande calcio. Un pari e patta fin qui, difficile pescare per rendimento uno sopra all'altro, non resta che affidarsi al gusto personale.

Immobile-Abraham: 1

Abraham ha avuto un impatto eccellente con la Serie A, con la squadra, con la tifoseria, ma Ciro Immobile dentro i confini nazionali è troppo una certezza. L’inglese ha un potenziale interessante e ha dimostrato di essere giocatore anche di una certa intelligenza nei suoi movimenti, Immobile alla Lazio però è sinonimo di gol: non si può non andare col primo.
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