Serie A - Le 5 verità di Roma-Milan 1-2: Ibrahimovic totem di una squadra solidissima; Roma sempre balbettante in difesa
Pubblicato 01/11/2021 alle 09:31 GMT+1
SERIE A - Andiamo a scoprire le 5 verità che hanno caratterizzato il match dell'Olimpico. Ibrahimovic intramontabile e insaziabile totem di un Milan sempre più solido. Roma bocciata in difesa coi vari Rui Patricio, Ibañez, Mancini e Cristante. Le speranze arrivano da Pellegrini, Zaniolo e... Felix Afena-Gyan.
Roma-Milan, match valido per l'11a giornata della massima serie è terminata con il punteggio di 1-2, frutto delle reti di Zlatan Ibrahimovic, Franck Kessié (su rigore) e Stephan El Shaarawy. Qui di seguito le 5 verità emerse, a nostro avviso, dal match dell'Olimpico.
1) Ibra eterno
Centocinquantesimo gol in Serie A, 400esimo nei vari campionati nazionali in cui ha giocato. Ma non è solo questo: per la difesa romanista, Zlatan Ibrahimovic è una minaccia costante a 40 anni suonati e con quasi 22 primavere di differenza col giocatore più giovane della partita, ovvero il classe 2003 Felix Afena-Gyan. "Più mi fischiano e più mi sento vivo", dice. Il curioso caso di Benjamin Button si arricchisce di un nuovo, misterioso ma allo stesso tempo entusiasmante capitolo.
2) Kjær e i suoi fratelli: solidità rossonera
Così Pioli a fine partita: "L'anno scorso abbiamo fatto bene, vero. Ma per vincere certe partite occorreva essere in giornata super, fare il cosiddetto miracolo. In questa stagione, invece, c'è sempre la sensazione di potercela fare. Abbiamo grande solidità e consapevolezza nei nostri mezzi". Ecco, ha detto tutto lui. Quella solidità, aggiungiamo noi, raggiunta anche grazie a un Simon Kjær mostruoso al centro della retroguardia.
3) Roma, bene Zaniolo e Pellegrini. Ma la difesa...
Nonostante la sconfitta, là davanti la Roma offre ottimi spunti di riflessioni. Dalle creazioni di Lorenzo Pellegrini ai continui tentativi di Nicolò Zaniolo, che ha anche pagato dazio con la sorte. Ma in difesa continuano i problemi. Al netto degli episodi arbitrale, da giudicare in separata sede, i vari Mancini, Ibañez e Cristante, i blackout di vecchia data sembrano quasi incorreggibili.
5) Il coccodrillo come fa?
Evidentemente, nemmeno Rui Patricio lo sa. A che serve piazzare Jordan Veretout "in orizzontale" se poi la barriera viene posizionata così male da lasciare a Ibrahimovic un enorme corridoio di tiro? Uno "stargate" peraltro creato dalla propaggine di giocatori rossoneri, che giustamente si sposta al momento della conclusione di Zlatan. L'errore di Rui Patricio sulla rete che stappa la partita è davvero da campetto amatoriale.
5) La personalità di Felix Afena-Gyan
Classe 2003, ghanese cresciuto a Trigoria. L'attaccante lanciato da Mou già nel match di Cagliari potrà essere, presto, il futuro della Roma? Entra al posto di Mkhitaryan e, dopo pochi istanti, duetta subito con Pellegrini. Poi macina chilometri al servizio dei compagni nella fase offensiva. Buone sensazioni sul suo conto.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Scaricala
Scannerizzala
Condividi questo articolo