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Serie A Milan, allarme Pioli: "Mancano un difensore e un centrocampista"

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Aggiornato 05/08/2022 alle 08:40 GMT+2

SERIE A - L'allenatore rossonero concede una lunga intervista alla Gazzetta in cui manda un messaggio al club: "Sulla carta mancano due ruoli, il difensore e il centrocampista. Non vogliamo sostituire chi se ne è andato con dei sosia, anche perché un altro Kessie non c’è. Ci servono due caratteristiche: esplosività e intelligenza. De Ketelaere? Elegante e intelligente. Origi ci darà soddisfazioni"

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A poco più da una settimana dall'inizio del campionato, l'allenatore Campione d'Italia fa il punto sul Milan e sugli obiettivi della stagione. Stefano Pioli ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport:
"Per vincere serve talento, per ripetersi serve carattere. Lotteremo per difendere lo Scudetto, in Champions per migliorarci".

Sulla stagione col Mondiale e sulla squadra

"Non mi dispiace fare tre mesi a tutto gas e poi staccare, sarà più difficile con i calciatori che andranno fino in fondo al Mondiale. Con loro servirà una sensibilità particolare. Noi per primi siamo più forti di un anno fa: la differenza la fanno l’organizzazione, la voglia, lo spirito. Tutti i giorni arrivo preoccupato, tra virgolette, per lo spirito con cui i calciatori lavoreranno, ma quando poi li vedo in campo tutti i dubbi vanno via. Se continuiamo così saremo competitivi, non vuol dire che rivinceremo lo scudetto ma che avremo possibilità di vincere ogni partita. Finché vedo questo atteggiamento sarò tranquillo".

Su Gerry Cardinale

"L'ho solo incontrato il giorno prima del closing. Ma anche con i vertici di Elliott funzionava allo stesso modo, i miei riferimenti sono Paolo, Ricky e Gazidis".

Su Maldini e Massara

"Li sentivo tutti i giorni. Il passaggio di proprietà e altre dinamiche di cui non sono a conoscenza hanno portato a tempi più lunghi, ma non ho mai pensato che potesse finire diversamente".
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Sul mercato

"A De Ketelaere ho mostrato dei video con dei nostri concetti di gioco. È stato molto attento, da quello che ha detto si vede che è molto intelligente, che capisce di calcio. E poi ha grande talento, si vede da come tocca palla: è elegante, bello da vedere. Ho chiesto di lui a Origi, compagno di nazionale, e lui: 'È metà Havertz e metà Kakà'. Giocherà qualche minuto a Vicenza e un tempo domenica con la Pergolettese. In prospettiva, in 2-3 anni, può diventare un top europeo. Ogni società fa le proprie valutazioni: noi con un progetto sostenibile abbiamo dimostrato di poter vincere. Oltre un certo livello il club credo non voglia e non possa arrivare. Di sicuro non ho mai temuto che la nuova proprietà arrivasse e vendesse i giocatori più importanti: ci era stato detto in partenza che la filosofia sarebbe rimasta la stessa. Adli si sta inserendo benissimo, a volte si muove fin troppo ma sta imparando in fretta: è molto intelligente, gioca in verticale. Divock? Sa fare tutto: è molto attento, mi piace e ci darà soddisfazioni. Sulla carta mancano due ruoli, il difensore e il centrocampista. Non vogliamo sostituire chi se ne è andato con dei sosia, anche perché un altro Kessie non c’è. Ci servono due caratteristiche: esplosività e intelligenza".

Su Ibra e gli altri punti fermi

"Zlatan non c'è ma c’è, perché è sempre in contatto con tutti. È un campione che può ancora fare la differenza. Nel finale della scorsa stagione ha fatto dei sacrifici pazzeschi. Ha tecnica e intelligenza superiori ma soprattutto ha ancora tanta fame. Da metà agosto sarà a Milanello per portare avanti il suo percorso. Tomori-Kalulu? Hanno avuto un rendimento eccezionale, Pierre è cresciuto in modo incredibile, in campo sembra più grosso di quanto è davvero. È maturo e umile. Kjaer? Una capacità di lettura del gioco e una presenza comunicativa importantissime, è un punto di riferimento. Sono molto felice di riaverlo. Leao? Non sono affatto preoccupato dalle vicende contrattuali, si è vede che è felice di stare con noi. Potenzialmente è un campione, per forza e capacità di saltare l’uomo. Ha tanti gol nelle gambe, anche più di quelli dell’anno scorso. È cresciuto tanto senza palla, ora deve riuscire a occupare meglio l’area".
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