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Serie A, Mourinho dopo Roma-Udinese 1-0: "Pellegrini salta il derby? Rosso ridicolo, il calcio è uno sport di contatto"

Eurosport
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Aggiornato 23/09/2021 alle 23:35 GMT+2

SERIE A - Il tecnico portoghese José Mourinho si gode la 4a vittoria in 5 giornate della Roma ma non nasconde il proprio malumore per l’espulsione per doppio giallo di Lorenzo Pellegrini, apparsa a tutti molto dubbia, e che priverà i giallorossi del proprio capitano: “Vedremo se ci sono meccanismi legali per farlo giocare. Il secondo giallo comminatogli è semplicemente ridicolo".

José Mourinho protesta contro l'arbitro in Roma-Udinese, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Si attendeva una risposta José Mourinho dopo la sconfitta inattesa al Bentegodi di domenica sera e la Roma gliel’ha data ripartendo subito, all’Olimpico, con un prezioso 1-0 contro l’Udinese firmato Tammy Abraham. Il miglior viatico per il primo attesissimo derby contro la Lazio, in cui però il tecnico portoghese dovrà rinunciare al proprio capitano Lorenzo Pellegrini espulso da Rapuano nel finale di partita, con un secondo giallo francamente troppo severo e che proprio non è andato giù a Mourinho come ha spiegato prima a DAZN poi in conferenza stampa.
“Io non conosco i meccanismi legali del calcio italiano ma li voglio conoscere, se ci sono per farlo giocare dobbiamo farli perchè ho tanti dubbi che qualcuno possa dire che questo è un secondo giallo meritato. Non so se gioca perchè non conosco i meccanismi legali. Seconda ammonizione severa? Io lo definisco un rosso ridicolo. Abbiamo avuto una bellissima riunione super educativa con il signor Valeri, che è un arbitro di Roma e che non può stare nelle nostre partite. Ci ha spiegato tutto, siamo stati 2 ore con lui. E poi andiamo a fare la partita e succede un rosso così… Che posso dire? Non posso dire niente, se non utilizzare la parola ridicolo. Perché il calcio è calcio, sarà sempre calcio e non possiamo cambiare in un altro sport senza contatto. In questo caso il calcio è uno sport di contatto”.
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José Mourinho a fine partita contro l'arbitro Rapuano, Roma-Udinese, Getty Images

Credit Foto Getty Images

"Tre punti meritati, serve tempo sia a me che alla dirigenza"

La prossima partita è sempre più difficile da un punto di vista emotivo. Oggi i primi 35 minuti che abbiamo giocato sono quelli in cui ci siamo espressi con la maggiore qualità nel nostro campionato. Controllo totale della partita contro una squadra organizzata. Noi abbiamo creato e segnato solo un gol ma abbiamo controllato tutto. Secondo tempo una reazione della squadra che perdeva e noi abbiamo perso un po’ di controllo. In un momento duro con un giocatore in meno e 6-7 minuti per giocare nessun problema. La squadra ha giocato bene e portato la palla lontano. Tre punti meritati. Cosa manca per essere al livello dei top team? Mi manca tempo però qualcosa in più del tempo ma che non vengo a discutere con te. Sicuramente però il tempo. Ora sono concentrato a far crescere la squadra e i giocatori. A livello organizzativo lavoro molto bene con le persone che abbiamo in controllo. Riesco a dare il mio contributo ma dobbiamo lavorare tanto. Serve tempo e qualcosa in più. La dirigenza anche ha bisogno di tempo. Una proprietà pazza non si preoccupa del futuro e abbiamo tanti esempi di questo in Europa. Questa proprietà si preoccupa di oggi, domani e dopodomani. Il club deve essere sostenibile, la gente deve controllare le proprie emozioni. Oggi mi sono piaciuti tanti perchè sono stati molto vicini alla squadra. Da Trigoria a qui ho potuto dire ai calciatori che la gente è con noi anche dopo una sconfitta. Cinque partite e 12 punti molto buoni per noi, ora dobbiamo lavorare con le nostre qualità e difficoltà”.
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