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Strapotere Dusan Vlahovic: impatto strabiliante con il mondo Juventus

Enrico Turcato

Aggiornato 11/02/2022 alle 09:45 GMT+1

Serie A - Il serbo, che per il dominio fisico ricorda il coetaneo Haaland e il primo Ibrahimovic, si è già integrato a perfezione nella Juventus di Allegri. L'intesa con Dybala e Morata immediata e sorprendente, Vlahovic ha dato una svolta alla stagione dei bianconeri.

Dusan Vlahovic (Juventus Turin) contre Sassuolo - Coupe d'Italie 2022

Credit Foto Getty Images

Gol all'esordio, azione decisiva a due minuti dalla fine nel secondo match. Tra Verona e Sassuolo, Dusan Vlahovic si è già preso la Juventus. Per il serbo un impatto roboante con il mondo bianconero: si è subito calato nella mentalità tanto cara ad Allegri, ha trovato un'intesa immediata con i compagni e ha dimostrato, grazie alla sua forza fisica e alla sua grinta, di poter fare la differenza. Il suo arrivo può davvero far svoltare la stagione della Juventus, che ora davanti è tornata ad avere un leader, un centravanti completo, tra quelli con più futuro nell'intero panorama mondiale. In quel ristretto novero di potenziali campioni in cui ovviamente è fisso il nome di Erling Braut Haaland.
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Dusan Vlahovic

Credit Foto Getty Images

Quell'azione che ricorda il primo Zlatan

Al minuto 88 di Juventus-Sassuolo 1-1, con lo spettro dei supplementari a un passo, dopo aver visto Pegolo respingere ogni tentativo bianconero, Vlahovic ha deciso che era il momento di incidere. E allora palla sul lato sinistro del campo vicino alla bandierina, duello fisico con Muldur, spazzato via dallo spunto del serbo, che affonda, rientra, calcia e trova la deviazione sfortunata di Tressoldi. 2-1, Juventus in semifinale, Dusan in copertina. Un'azione che per forza, mentalità e potenza ha ricordato quelle del primo Zlatan Ibrahimovic (ad esempio a Monaco di Baviera contro il Bayern nel novembre 2004, quando segnò sul tap-in Del Piero). Ovviamente lo svedese tecnicamente è superiore all'attuale Vlahovic, ma nelle movenze, nell'energia, nel nerbo e nella tempa ci sono dei lati in comune.

Affinità con Dybala e Morata, meglio di CR7

Guardando queste prime due partite della Juventus, l'impressione principale riguarda l'intesa naturale che sembra legare Vlahovic a Morata e Dybala. I tre, anche ieri nel secondo tempo con il Sassuolo, si cercano. Lo spagnolo, largo a sinistra, cerca spesso l'appoggio centrale sul serbo. L'argentino sembra essersi rigenerato con l'arrivo di Dusan, che paradossalmente lo ha motivato di più. Normale fare un paragone con il recente Cristiano Ronaldo, che pur nella sua immensa superiorità, non aveva mai trovato quel feeling, né con Morata né con Dybala. Questione di pelle, di chimica.

Obiettivo Atalanta, per eguagliare Tevez

Vlahovic arriva quindi alla sfida decisiva con l'Atalanta con una carica eccezionale. A Bergamo ha già segnato una doppietta con la maglia della Fiorentina in questo campionato e sogna di ripetersi con la casacca bianconera. Qualora trovasse il gol, potrebbe diventare il secondo giocatore della Juventus nell’era dei tre punti a vittoria in grado di segnare una rete nelle sue prime due partite di Serie A in bianconero dopo Carlos Tevez (agosto 2013). Altro nome importante, che non spaventa Vlahovic. Sfrontato ma consapevole, sicuro e convinto, affamato e forte. Dusan non ha paura di niente e di nessuno, questo inizio di avventura con la Juventus lo conferma.
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