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Dieta, idoli, record: le 10 cose che forse non sapete su Rasmus Winther Højlund, il talento 2003 dell'Atalanta

Davide Bighiani

Aggiornato 14/02/2023 alle 07:31 GMT+1

SERIE A - Il nome di Rasmus Winther Højlund ormai è sulla bocca di tutti: la sua forza fisica e i suoi gol stanno sbalordendo i tifosi dell'Atalanta e non solo. La Dea prova a tenerselo stretto, ma intanto la sua valutazione sale a dismisura. Ecco 10 curiosità sul talentino danese classe 2003.

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"Højlund è un diamante da sgrezzare. Lui ha margini notevoli, energia, intensità e qualità tecniche. Crescerà e migliorerà ancora, ma non possiamo mettere solo lui sotto i riflettori questa sera. Anche in difesa sono stati bravissimi, compresi i subentrati. Se mi ricorda Haaland? Le caratteristiche sono molto simili, soprattutto nelle accelerazioni. È un giocatore velocissimo, sui cento metri è sotto gli undici secondi. Per la sua statura ha un baricentro basso e una frequenza di passo incredibile: sono convinto che farà una grande carriera, non ci vuole molto a intuirlo. Tecnicamente fa vedere cose sempre diverse e migliori". Ripartiamo dalle parole di Gian Piero Gasperini nel post partita di Lazio-Atalanta 0-2 per parlare un po' di Rasmus Højlund, un vero e proprio fulmine a ciel sereno che ha colpito la Serie A e la sta devastando. Arrivato in estate dallo Sturm Graz il 20enne danese ha già messo a segno 6 gol in 18 gare di campionato, suscitando anche paragoni scomodi: ecco 10 cose di lui che forse non sapevate, o forse sì.

1 - Quel paragone con Haaland

Lo ha detto Gasp, non certo noi: non solo l'assonanza nel cognome, le caratteristiche di Haaland e Højlund sono molto simili, sia quelle di gioco - lotta, accelerazione e fiuto del gol - che quelle fisiche. Entrambi mancini naturali, 195 cm x 94 kg il norvegese, 191 cm x 82 kg il danese. Ha ragione il mister: Rasmus ha il baricentro più basso ed è iper-veloce, Haaland più granitico e feroce, ma il campionato è quello lì.

2 - Figlio (e fratello) d'arte

Nato a Copenaghen il 4 febbraio 2003, Rasmus Winther Højlund è figlio d'arte: il padre Anders ha giocato come attaccante in Danimarca. I suoi due fratelli, Oscar ed Emil, gemelli del 2005, fanno parte dell'Under 19 del Copenhagen. Il calcio è pane quotidiano in famiglia.

3 - Solo 73k follower su IG

Rasmus è giovane, proprio come il suo profilo Instagram: solo 73k follower, naturalmente in rapida crescita dopo l'impatto clamoroso che sta avendo in Serie A. "First win In 2⚽️23. Forza @atalantabc", "What a game today🔥🌧️", "What a win and performance Yesterday!⭐️". Diciamo che per raggiungere la qualità del suo compagno De Roon di strada da fare ne ha tanta.

4 - Polenta e Casoncelli

Innamorato di Bergamo, Højlund ha scoperto anche il cibo italiano: se gli dite "polenta e casoncelli" diventa subito il vostro migliore amico. Anche se Gasp lo cura: non deve certo esagerare.

5 - Valutazione galoppante

Costato 2 milioni di euro nel 2022 quando è stato venduto dal Copenaghen allo Sturm Graz, è stato poi prelevato dall'Atalanta per 17 milioni di euro solo un anno dopo. Oggi (13/2/2023) dice 40. Chissà tra qualche settimana a quanto arriverà... Intanto "Chapeau" ai dirigenti della Dea.

6 - Gol da record (o quasi)

Il gol contro il Monza di inizio settembre è la seconda rete più giovane mai realizzata da un giocatore dell'Atalanta in Serie A dopo quelli di Marko Livaja: anche lui aveva 19 anni, ma qualche mese in meno, quando realizzò una doppietta alla Roma nel 2013.

7 - Quell'incrocio con Yeboah

Kelvin Yeboah, classe 2000, che il Genoa ha prelevato dallo Sturm Graz: avete presente? Ecco, il club austriaco prende Højlund per coprire quel buco. Se quell'incrocio non fosse avvenuto, chissà quale sarebbe stato il percorso del danese...
Le 10 cose che forse non sapete su Rasmus Winther Højlund

8 - Il suo idolo è CR7

Tutti lo mettono in parallelo ad Haaland, ma il suo idolo è un altro: "Il suo idolo è sempre stato Cristiano Ronaldo, così un giorno mi prese da parte e disse che lo avrebbe imitato in tutto. Non solo in campo. Tempo due giorni e lo trovo lì, sul pavimento della sua cameretta, a fare sit up, push up e piegamenti sulle braccia. Faceva tutto questo ogni sera prima di andare a dormire. Tutte le settimane. Anche con l’influenza o il raffreddore. Ogni tanto gli dicevamo di lasciar perdere, ma lui niente, continuava". Parola di papà Anders.

9 - La sua maglia preferita

Si narra che la maglia preferita di Højlund sia la numero 9, che però a Bergamo è di Luis Muriel. In passato ha indossato anche la 28, la 45 e la 17. La 17 va benissimo...

10 - Esultanza sempre diversa

Il ragazzo è giovane, deve ancora scegliere una sua esultanza di riferimento: maglia baciata, segno del cuore con le mani, braccia al cielo. L'importante è fare gol, e siamo tutti d'accordo.

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