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Inter, Skriniar si racconta: "Simone Inzaghi è uno di noi. Il lavoro con Conte mi ha cambiato. Presi troppi gol ma..."

Stefano Dolci

Pubblicato 28/09/2022 alle 13:11 GMT+2

SERIE A - Ai microfoni di DAZN, Milan Skriniar evita di parlare di mercato ma non nasconde i problemi tessendo le lodi di Inzaghi: "Il mister non ci dà la colpa per i troppi gol presi. Abbiamo parlato tutti insieme di questa situazione, però sappiamo come difensori che possiamo e dobbiamo fare meglio. Simone Inzaghi è come se fosse uno di noi, parla spesso con noi, è un mister più equilibrato".

Inter, Skriniar sul rinnovo: "Quando sarà il momento lo saprete da me"

E’ l’osservato speciale del momento in casa nerazzurra, Milan Skriniar. Il centrale slovacco in estate è rimasto in nerazzurro con la società che ha resistito strenuamente agli assalti del PSG che però non ha minimamente abbandonato la presa e promette di ripresentarsi a gennaio. Prima però di pensare al futuro e a un rinnovo complicato – per la differenza marcata fra domanda degli agenti dell’ex doriano e la proposta della dirigenza interista (che oltre certi paletti non può andare) – c’è da raddrizzare le cose con l’Inter che in queste sette giornate ha incassato troppe reti ed è anche incappata in troppe battute d’arresto che hanno messo in discussione il lavoro e la posizione di Simone Inzaghi. Di questo e di molto altro Skriniar ha parlato in un’intervista a DAZN insieme al vecchio compagno di squadra, Borja Valero.
Le critiche? Il mister non ci dà la colpa, è una questione di squadra perché la fase difensiva inizia dagli attaccanti e finisce con il portiere. Abbiamo parlato tutti insieme di questa situazione, però sappiamo come difensori che possiamo e dobbiamo fare meglio. Non ascoltiamo le critiche perché ci fanno solo perdere energie. La scorsa stagione abbiamo perso il derby dopo aver dominato per 70′, merito anche del Milan. Simone Inzaghi è come se fosse uno di noi, parla spesso con noi, è un mister più equilibrato: sa quando scherzare e quando dire la cosa giusta”.

"Il lavoro con Conte mi ha cambiato. Sempre grato a Giampaolo"

Skriniar ha anche parlato dei suoi idoli dell’infanzia e del lavoro con gli allenatori che ha avuto che gli hanno permesso di diventare uno dei difensori più forti e ambiti sul piano europeo.
Ronaldo il Fenomeno era il mio idolo da bambino perché facevo l’attaccante, era il sogno di tutti. Mi ricordo nel 2002 ho chiesto a mio padre di farmi gli stessi capelli di Ronaldo al Mondiale. Ho iniziato a giocare da attaccante, poi centrocampista, poi ho fatto il difensore dopo aver sostituito un mio compagno di squadra. L’arrivo alla Sampdoria? L’inizio è stato un po’ difficile perché giocavo poco e mi allenavo fuori rosa, questo mi ha sicuramente aiutato. Giampaolo? Lo ringrazio sempre anche perché ha sempre creduto in me, nonostante io abbia commesso qualche errore inizialmente. Con Antonio Conte inizialmente ho faticato nella difesa a tre, lavorando con il mister mi ha aiutato a migliorare anche in questo ruolo”.
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Ronaldo compie 47 anni: gol e giocate del Fenomeno alle Olimpiadi

"Delusione Scudetto ci ha lasciato una grande ferita ma siamo un gran gruppo"

"Lo scudetto perso la scorsa stagione ci ha lasciato molto delusi ma spero ci dia carica e motivazione in più per riprovare a vincere quest’anno. Il gruppo è fantastico, siamo uniti dentro e fuori il campo, spesso anche in camera siamo in 6-7 e guardiamo le partite. Riti? Il giorno prima della partite guardo video dei miei avversari che posso affrontare il giorno dopo, questo lo faccio spesso mentre spesso io Bastoni ascoltiamo musica italiana prima delle partite, lui tiene una cuffia, io l’altra”.
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Inzaghi: "Skriniar è concentrato, sta crescendo come tutta l'Inter"

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