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Juventus, conferenza Kostic: "Ho fatto di tutto per venire alla Juve"

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Aggiornato 19/08/2022 alle 19:55 GMT+2

SERIE A - Il centrocampista serbo ha parlato nella conferenza stampa di presentazione alla Juventus: "Ho fatto di tutto per venire qui. Con Vlahovic ho parlato anche in Nazionale".

Kostic presentato alla Juventus, foto con Nedved e Cherubini

Credit Foto Getty Images

Filp Kostic ha parlato in conferenza stampa di presentazione ufficiale. Il centrocampista serbo, nonostante qualche minuto di esordio in campo già l'abbia fatto nella prima di campionato contro il Sassuolo, è stato ufficialmente presentato alla stampa in questa giornata allo Juventus Stadium. Tanti i temi toccati da Kostic, qui di seguito riassunti.

Sulla cosa l’ha colpito della Juve

"Sicuramente sono molto felice di essere qui. L'altra sera sono entrato quando la Juve vinceva 3-0 e mi ha dato una bella impressione".

Sui serbi in Serie A, ha influito?

"No, semplicemente qualcosa in più. Qui c'è Dusan e per me è fantastico essere qui in generale".

Sul modulo preferito

"Non saprei, non sono io che decido. Gioco dove dice il mister".

Su Vlahovic, se hanno parlato

"Quando eravamo in nazionale Dusan mi ha chiesto cosa ne pensavo della Juve, mi ha dato che sarebbe stato felice di avermi qua e mi ha raccontato tante cose ottime del club. Quando sono arrivato poi ho visto che tutto quello che mi ha detto era vero".

Sulla mentalità della Juve

"La mentalità dei giocatori e del club è chiaramente quella di vincere sempre. Noi dobbiamo avere sempre questo tipo di mentalità, facendo una partita alla volta. So cosa ci si aspetta da me e sono pronto a dare il massimo".

Sulla trattativa

"Non ho seguito tanto la trattativa personalmente. Io sapevo che volevo venire qui e ho fatto di tutto per venire qui".

Su Allegri

"Ci siamo parlati di cose normali, dei sistemi, abbiamo discusso di alcuni aspetti tecnici. Io sono uno che lavora molto, non ho ancora spacchettato i bagagli perché voglio inserirmi il prima possibile".

Sulle differenze tra Italia e Germania

"Non c'è tutta questa grande differenza, forse l'Italia è più tecnica. C'è un sistema che va imparato col lavoro giornaliero e spero di adattarmi il prima possibile a questo sistema nuovo e al club".

Sulla scelta del numero 17

"No non c'è una ragione specifica, era libero e ho pensato di conservalo anche qui visto che lo avevo già in nazionale".
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Come cambia la Juventus con Kostic

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