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Juventus, il giorno del nuovo CDA: cosa cambia con la nuova dirigenza? Le parole di Agnelli e Nedved

Giulio Martina

Aggiornato 18/01/2023 alle 14:44 GMT+1

SERIE A - Con l'Assemblea degli Azionisti prevista per questa mattina si chiude ufficialmente l'era di Andrea Agnelli a capo della Juventus. La nuova governance juventina porterà inevitabilmente un cambio di rotta per il club e dovrà riportare trasparenza e sostenibilità nella gestione patrimoniale. All'orizzonte ci saranno anche cambi di guida tecnica?

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Giornata storica per la Juventus che chiude l'era di Andrea Agnelli con il CdA previsto per la mattinata all'Allianz Stadium. Entrerà in carica il nuovo presidente Gianluca Ferrero, commercialista, figura scelta da John Elkann. Al suo fianco ci sarà l'Amministratore Delegato Maurizio Scanavino, già AD di GEDI. Oltre al piano amministrativo si parla di un possibile cambio anche a livello tecnico.
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Molto probabile una svolta nel ruolo di Direttore Sportivo. Cherubini fa parte della precedente gestione del club e la rivoluzione societaria potrebbe prevedere un nome nuovo a capo del progetto tecnico: si fanno i nomi di Giuntoli, l'artefice del miracolo Napoli, e di Massara, braccio destro di Maldini al Milan. La direzione è chiara: puntare sui giovani e ridurre al minimo le operazioni a effetto che tanto hanno impattato a livello economico (Cristiano Ronaldo su tutti). Meno fragile, ma comunque in discussione la posizione di mister Allegri che conta però sul suo contratto oneroso.
Il CdA sarà completato da Fioranna Negri (esperta di revisioni contabili), Laura Cappiello (esperta di diritto) e Diego Pistone (esperto di finanza) che avranno il compito di guidare la Juventus nei complicati procedimenti legali all'orizzonte. Alle ore 10 di oggi, mercoledì 18 gennaio, l'inizio dell'Assemblea degli Azionisti.

Ore 10 - Parla Nedved

"Non ho parlato spesso, ma oggi mi sembra doveroso parlare e ringraziarvi. Ogni momento della mia vita juventina meriterebbe tanti ringraziamenti. Il percorso qui è durato 20 anni: ero giovane calciatore, sono diventato dirigente di mezza età. Da quando sono arrivato mi sono adattato con tranquillità: si sono comportati con me come una famiglia, soprattutto grazie ad Umberto Agnelli e donna Allegra. Ho capito questo club, che non è solo tra i più importanti al mondo ma è un onore rappresentarlo, in campo e poi dopo dietro ad una scrivania.
Avevo smesso di giocare da pochi anni, da quando gli azionisti nel 2010 mi hanno chiesto di entrare nel CdA. I primi anni di apprendimento sono stati una grande scuola per me: ogni giorno ho potuto imparare qualcosa, dando il mio contributo. Poi sono diventato vicepresidente, sono orgoglioso di questo incarico che è un grande onore ma anche grande responsabilità. Non mi è mai mancata la passione dal primo giorno di allenamento e fino ad oggi. Grazie a lei presidente anche per la nostra amicizia fuori dal lavoro. Penso alle nostre partite dove si è rafforzato il nostro rapporto. So quanto ami la Juventus e so quanto sei stato leader per noi. È stato un onore stare al tuo fianco. Grazie presidente. Grazie a tutti".

Ore 10:10 - Le parole di Agnelli

"Oggi si chiude un capitolo della storia della Juventus, mio e di Pavel. Un capitolo di 13 anni, che facciamo fatica a leggere e rileggere"
"Credo che il calcio europeo abbia bisogno di riforme, la Premier League attrarrà tutto il talento in pochi anni marginalizzando tutte le altre leghe. Però mi sembra evidente che tutti gli altri non vogliano affrontare questo tema mantenendo le loro posizioni di privilegio. L’auspicio è che la Corte di giustizia europea riconosco lo sport professionistico come un'industria. Auspico che questa sentenza possa aprire la strada a una gestione diversa del calcio. L’auspicio è che la Corte di Giustizia Europea riconosca lo sport come un’industria e l’abuso di posizione di potere dominante in Europa. Ci tengo a ringraziare Real Madrid e Barcellona che assieme alla Juventus hanno deciso di andare in contro alle minacce della UEFA: saremmo stati sanzionati per esserci trovati in una stanza per provare a migliorare il calcio."
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"C’è stato anche qualche momento delicato: il calcio scommesse nel 2010, Last Banner, Prisma, alcuni dovranno ancora essere gestite. I risultati sportivi sono motivo d’orgoglio: la prima squadra, le Women, la Next Gen. Con perseveranza, dedizione e passione, possiamo avere il 50-60% della rosa della prima squadra che arrivi in 5-8 anni con evidenti, grandi benefici, mantenendo la competitività a livello nazionale e internazionale."
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"Il piano triennale approvato nel giugno 2022, che si fonda su 5 pilastri. Uno finanziario, uno gestionale, uno politico: su ognuno di questi, c'era la principale responsabilità operativa della società. Nella gestione di una società con diverse linee di business, hotel, retail, stadio e così via."
"Avendo chiuso una parte della mia vita così importante, la mia volontà è trovare una pagina bianca davanti da poter riaggredire e affrontare con passione, evidentemente dopo un po' di vacanza. E' stata una mia decisione, personale, con le assemblee (Exor e Stellantis) che presiedo, farò un passo indietro. L'ho fatto d'accordo con John Elkann, con il quale il rapporto è solidissimo."
"Non vedo l'ora di iniziare questo nuovo capitolo della mia vita. Fino alla fine".

Ore 13:00 - Le parole del presidente Ferrero

"Insieme al CdA lavoreremo per costruire un futuro all'altezza del passato glorioso di questa società e che l'ha fatta diventare la più forte società italiana. Quando parlo di Juventus parlo di chi lavora dentro e fuori dal campo. Nei prossimo mesi ci aspettano delle sfide per le quali riteniamo di avere l’esperienza, la competenza, la determinazione per difendere la Juventus in tutte le sedi competenti: quella penale, sportiva e civile. Lo faremo con determinazione, rigore ma anche pacatezza senza nessuna forma di arroganza. Abbiamo sempre rispettato e sempre rispetteremo tutti colori che saranno chiamati a giudicarci, ma chiediamo lo stesso rispetto per noi."

Le parole dell'AD Scanavino

"Ho trovato un gruppo molto motivato, con progetti avviati, anche in prospettiva. Parlo di Allegri, Cherubini, Braghin e Montemurro, ma anche chi lavora nelle attività classiche di un'azienda, come amministrazione commerciale e marketing. Con queste persone e con progetti come la Next Gen, citata da Agnelli prima, che si sta rivelando un grande progetto straordinario e stratetigico che ha portato elementi in prima squadra e ha fatto esplodere talenti. In prospettiva ce ne sono molti pronti a sbocciare da quello che mi dicono.
Fuori dall’ambito sportivo ci sono tantissimi progetti. Quello principale sarà aggiungere target giovani e internazionali al nostro già enorme pubblico grazie alle nuove modalità di comunicazione facendo leva alla storicità del marchio Juventus. Gli obiettivi sportivi, come detto un paio di mesi fa alla squadra, non cambiano così come quelli aziendali. Questo è parte della storia di Juventus che è riuscita sempre a coniugare successi sul campo con equilibro finanziario e progettualità commerciale."
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