Milan, ridate la fascia a Leao: perchè Pioli potrebbe provare il 4-3-3

Una crisi dentro la crisi: il Milan e Rafael Leao stanno vivendo il momento peggiore della loro stagione. E probabilmente del loro rapporto iniziato nell'agosto del 2019. Il talento portoghese, MVP dello scorso campionato, nel 2023 in 15 partite ufficiali tra campionato, Champions League e Coppa Italia, ha segnato solo 2 gol (e fornito 2 assist): il 4 gennaio sul campo della Salernitana e dieci giorni più tardi a Lecce. Di fatto il classe '99 non trova la via della rete da oltre due mesi, un'eternità per quello che è il secondo miglior marcatore stagionale del Milan con 9 reti alle spalle di Giroud (12). Nel corso di questa striscia negativa l'attaccante rossonero è stato schierato quasi sempre nell'undici titolare da Pioli, ma dopo la disfatto di San Siro contro il Sassuolo (il 2-5 del 29 gennaio) si è dovuto adattare a un altro modulo. Può essere questo l'origine di tutti i mali del Diavolo?

Col passaggio alla linea difensiva a 3 e l'inserimento graduale di Malick Thiaw nelle rotazioni, Pioli ha dato quella scossa tattica ed emotiva che è servita per dare un calcio all'inflessione di gennaio/febbraio. Quel Milan colabrodo di inizio 2023, che prendeva 5 gol dal Sassuolo, 4 dalla Lazio e 3 dall'Inter in Supercoppa sembrava essersi assestato, aver trovato l'equilibrio. Il doppio confronto vincente con il Tottenham di Antonio Conte ne era la prova lampante. In questo scenario il rovescio della medaglia era, però, rappresentato proprio da Leao: il portoghese, col nuovo sistema di gioco, sembrava già un pesce fuori d'acqua, poco coinvolto dai compagni e sempre meno determinante. Aveva già perso la sua iconica risata, era triste. Con la "tripletta" Fiorentina-Salernitana-Udinese, il Milan è piombato definitivamente in una vera e propria crisi: pochissimi gol all'attivo e una marea di palloni raccolti dalla porta di Mike Maignan. In una parola: il fallimento del 3-5-2. Ecco perchè l'allenatore parmense non ha chiuso la porta ad un nuovo cambio di modulo nella pancia della Dacia Arena dopo l'ennesimo ko.

Una dei punti cardine del piolismo rossonero è sempre stato la fluidità delle fasce, in particolare quella sinistra, targata "Theao" (Theo Hernandez + Leao). Il 4-3-3, sacrificando il trequartista (ruolo che può anche essere recuperato in determinate occasioni, ma che finora non ha dato il valore aggiunto che si sperava con l'alternanza Brahim Diaz-De Ketaleare), permetterebbe ai rossoneri di creare una diga più imponente in mediana (alla coppia Tonali-Bennacer si può aggiungere Krunic, Pobega o Vranckx) e, soprattutto, ridare "liberta" a Leao, riportandolo sulla sua fascia di competenza. Con la maglia del Portogallo, nelle qualificazioni ad Euro 2024 contro il Lussemburgo, subentrato da esterno in mezz'ora ha fatto un gol e un assist e ha procurato un rigore. In attesa di un lieto fine nel dossier rinnovo, il mondo Milan si augura di vederlo tornare a sorridere il prima possibile. La lotta per il quarto posto e i quarti di Champions sono obiettivi troppo importanti per la crescita del progetto appena avviato da Gerry Cardinale: giocarseli con il miglior giocatore in rosa al massimo delle sue potenzialità deve essere la priorità a Milanello.