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Mourinho dopo Roma-Torino 1-1: “Espulsione meritata. Karsdorp? Sa perché non è stato convocato. Abraham deve..."

Stefano Dolci

Aggiornato 13/11/2022 alle 18:25 GMT+1

SERIE A - José Mourinho, espulso contro il Torino, chiede scusa all'arbitro Rapuano poi si toglie qualche sassolino dalla scarpa contro Abraham e Karsdorp: "Tammy deve capire che è un privilegiato, sento parlare di atteggiamento psicologico ma la realtà è che bisogna correre e dare tutto in campo perché fai un mestiere che milioni di bambini sognano di fare. Karsdorp? Scelta mia non chiamarlo".

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Il 2022 della Roma e di José Mourinho, si chiude con un pareggio in rimonta strappato in extremis all’Olimpico contro il Torino e che lascia l’amaro in bocca per la modalità in cui si è materializzato, e con un cartellino rosso per lo Special One, che all’89’ dopo l’ennesima protesta nei confronti dell’arbitro Rapuano (autore di una direzione di gara assai contestata e discussa da parte della panchina giallorossa) ha urlato tutta la propria frustrazione al fischietto riminese che lo ha cacciato dal campo senza battere ciglio. Nei commenti a caldo ai microfoni di DAZN, il tecnico portoghese preferisce non puntare il dito su Rapuano al quale chiede scusa per la reazione e per gli insulti lanciati nell’occasione della sua espulsione: “L'espulsione è giusta, le mie parole nei confronti dell'arbitro meritavano un cartellino rosso. Mi sono scusato subito dopo la partita. Non voglio commentare però il suo arbitraggio; io ho avuto l'umiltà di scusarmi, voi giudicate la sua performance e l'influenza che ha avuto nello sviluppo del gioco, al di là degli episodi”.

"Negli ultimi 20 minuti Dybala ha acceso la luce..."

L’analisi della partita? Ci sono due partite: una fino al 70′ e una dopo. Fino al 70′ i tifosi della Roma vogliono andare a casa, negli ultimi 20 minuti abbiamo creato di più, magari anche delle ultime 4-5 partite. Perché? Facile: siamo un tipo di squadra con limiti. Quando un giocatore come Paulo non gioca è diverso. Non voglio fare Harry Potter, però quanti punti abbiamo in più con Dybala. Ci sono squadre che hanno 20 giocatori meravigliosi, noi abbiamo quello che abbiamo. Non mi voglio nascondere: ci sono dei giocatori che ora stanno ad un livello bassissimo. Ora riposiamoci, poi prepareremo un secondo ritiro. Sarà un momento per certi giocatori per fare autocritica. Con questi problemi, siamo una squadra unita. Abbiamo spirito. Una squadra che sbaglia rigore al 92′ è morta: invece no. Siamo andati di più. Ho chiamato questi 20 minuti i “minuti della speranza” di avere Pellegrini e Dybala insieme. Tahirovic è lì, è entrato in una situazione di pressione. Sapevo non mi avrebbe deluso. Questo è il lavoro del club. Non ci sono milioni e milioni da spendere e lavoriamo tutti insieme. Complimenti a Tahirovic: ha fatto bene”.
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Paulo Dybala, Roma-Torino, Getty Images

Credit Foto Getty Images

"Belotti non doveva calciare rigore ma..."

Il rigore? Belotti non era quello che doveva andare sul dischetto. Non posso dire chi fosse il giocatore designato. E’ il tipo di situazione che può succedere. Il problema è quando non si dà quello che si può dare. Questa fragilità psicologica non le digerisco. Belotti ha avuto coraggio e di sbagliare: come minimo ha avuto il coraggio di farlo”.

Mou in conferenza striglia Abraham: "E' un privilegiato, altro che atteggiamento psicologico..."

Dove è finita la Roma che senza Dybala ha vinto un trofeo? Difficile rispondere, se mi dai la tua parola che rimane con te la mia risposta te lo dico. Pensate a qualcosa che quest’anno non c’è.Abraham? Io magari sono old fashion, però io penso che quando diventi un giocatore professionista e in un universo di milioni di bambini che lo volevano essere, non hai bisogno dell’appoggio di nessuno, non hai bisogno di una fonte esterna a te stesso per motivarti, per darti quello di cui hai bisogno. Che cos’è questo? L’allenatore, lo psicologo, macché. Tu devi dare tutto in campo quando giochi, in ogni allenamento, in ogni partita. Poi, giochi bene, giochi male, sbagli, non sbagli. Il giocatore che con me sbaglia, posso dire che è scarso, ma un’altra cosa è l’atteggiamento. La tua domanda riflette il mondo di oggi. Quale atteggiamento psicologico? Corri amico, sbagli uno, prendi un’altra, corri. Amico, milioni e milioni di bambini vogliono arrivare, ne arrivano in pochi. Sei un privilegiato..Volpato oggi non ha giocato bene, ma la colpa è mia perché lui non è adatto a giocare contro una squadra come il Torino. Ma altri giocatori devono avere un livello alto dal punto di vista dell’atteggiamento”.
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Josè Mourinho scambia un saluto con Tammy Abraham, Salernitana-Roma, Getty Images

Credit Foto Getty Images

"Esclusione Karsdorp? Decisione mia, lui sa..."

"La scelta è mia quella di non convocarlo. Lui e i compagni sanno perché e non devo dirlo a voi, perché non sono a giustificare ogni decisione che faccio”.
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