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Mourinho rompe il silenzio: "Roma da scudetto? Solo Sampdoria e Lecce hanno speso meno"

Davide Fumagalli

Aggiornato 13/08/2022 alle 17:39 GMT+2

CALCIO, SERIE A - Josè Mourinho rompe un'estate di silenzio e parla alla vigilia di Salernitana-Roma, domenica alle 20.45 all'Arechi. Il tecnico giallorosso respinge chi parla di Scudetto: "Parlare di noi mi sembra di vendere un prodotto non reale. Il nostro scudetto già vinto è l’amore con i tifosi. Il mercato aperto? Non mi piace, ma è così. Faccio un applauso alla società per gli acquisti".

Mourinho: "Scudetto? Stupito, allora anche la Lazio... C'è chi vende fumo"

"Dire che la Roma è candidata allo scudetto lo potrei capire se ci sono 18 scudetti, perchè solo Samp e Lecce hanno speso meno di noi. Mi sembra di vendere un prodotto non reale. Il nostro scudetto già vinto è l’amore con i tifosi". Josè Mourinho rompe un'estate di silenzio e va subito all'attacco nella conferenza stampa della vigilia di Salernitana-Roma, prima giornata di Serie A in programma domenica sera alle 20.45 allo stadio Arechi. Il tecnico portoghese non usa troppi giri di parole: "Milan e Inter, per fare un esempio, hanno finito più di 20 punti avanti, hanno migliorato, perchè siamo noi candidati allo scudetto? Poi c’è tanto rumore intorno a noi perchè abbiamo fatto una partita interessante contro il Tottenham, bella contro lo Shakhtar, si parla di noi, ma la Lazio ha speso 39 milioni, sono loro candidati? Se lo sono, ok".
E risponde anche a Carlo Ancelotti, il tecnico del Real Madrid che in un'intervista al "Messaggero" ha detto che i giallorossi possono essere la quarta forza dietro a Milan, Inter e Juve: "Ancelotti è Ancelotti, sa tutto di calcio, sa tutto di questo mestiere, di questo club e di questa città, e della Serie A. Le sue parole sono sempre piene di rispetto, poi si può essere d’accordo o no, ma Carlo è Carlo".
Parlare di Roma da Scudetto mi sembra di vendere un prodotto non reale. Il nostro scudetto già vinto è l’amore con i tifosi
A chi gli chiedeva della seconda stagione in un club, dove solitamente lui fa ancora meglio della prima, lo Special One risponde così: "Penso che per tutti gli allenatori la seconda stagione presenta condizioni per fare meglio. La verità è che in Europa per fare meglio dobbiamo vincere l’Europa League, e lì ci sono squadre che hanno potenziale economico non paragonabile, distante come la Terra da Marte. Gente che spende 150 milioni ogni stagione. Ma ci andiamo a fare il nostro gioco, a divertirci e fare il meglio possibile. In campionato abbiamo finito sesti, fino ad ora la nostra rosa è migliorata. Ma anche gli altri. Ed è per questo che durante questo periodo dove non ho avuto bisogno dei parlare con voi mi stupisce quando si parla di noi in un modo in cui di altri non si parla".
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Mourinho: "Per la Panchina d'Oro io voto Nicola"

A proposito di mercato, Mourinho ha replicato a chi domandava se fosse ancora "frustrato": "Non mi piace che il mercato sia aperto mentre giochiamo. Abbiamo preso giocatori di qualità per 7 milioni, mi sembra ovvio che qualcosa è stato fatto molto bene. Ma valutare ora con il mercato è aperto per tutti è prematuro. Voglio aspettare. Frustrazione? Parola forte ora. Abbiamo fatto cinque acquisti utili per migliorare la rosa. Sono usciti due giocatori importanti, Mkhitaryan e Veretout. Abbiamo preso 4 giocatori di campo e un bravissimo giovane portiere. Devo dire, sono soddisfatto, ho detto sì a tutti gli acquisti. Nessuno dei 5 è stato deciso senza che io ne fossi contento. Io direi un applauso alla società. Ho bisogno di qualcosa in più per una stagione senza paure di imprevisti, allora sì".
Difesa a 4? Per fare questo tipo di trasformazione non possiamo fare come gli inglesi, che quando vogliono cambiare prendono i soldi e comprano
Anche quando si tratta di questioni tattiche, inevitabilmente entra in gioco il discorso legato al mercato e alle spese: "Difesa a 4? Si deve lavorare, e noi abbiamo lavorato sulla difesa a 3, più adatta alle caratteristiche dei nostri giocatori. Abbiamo la possibilità di giocare a 4, ma ci si deve lavorare. Per fare questo tipo di trasformazione, non possiamo fare come gli inglesi, che quando vogliono cambiare prendono i soldi e comprano, e ci sono. Noi dobbiamo lavorare sui nostri. Vediamo l’evoluzione della squadra, abbiamo i nostri limiti, non li nascondo. Ma allo stesso tempo potenziale, abbiamo un gruppo di giocatori la cui qualità è creazione e gioco con la palla".
In chiusura un pensiero sulla gara con la Salernitana: "La mia panchina d’oro andrebbe a Nicola. Complimenti a lui. Mi aspetto come sempre, alla prima gara, che l’aspetto emotivo sia difficile da gestire. Tante volte l’emozione ti dice che stai lavorando da due mesi per questo giorno, e non è vero, stai lavorando per i prossimi mesi. E’ un campo difficile, la guardo con la responsabilità di sempre e con la consapevolezza che sarà una gara difficile".
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