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Pagellone 13ª: Napoli no limits, la Juve rinasce, malissimo Verona e Samp, male anche Udinese e Sassuolo

Enrico Turcato

Aggiornato 07/11/2022 alle 14:55 GMT+1

Serie A – Napoli, Juventus e Lazio vincono i tre big match di giornata. L’Inter si prende le sue colpe e vede allontanarsi anche il Milan di un grande Giroud. Crollano ancora Sampdoria e Verona, che sembrano vivere stagioni veramente negative. Male anche Udinese e Sassuolo.

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Ogni post giornata, analizziamo tutto quello che è successo nell'ultimo turno di Serie Ae proviamo a stilare un Pagellone delle partite appena andate in archivio. La tredicesima giornata di Serie A ha visto ancora una volta una conferma per Napoli, capace di imporsi nello scontro diretto con l'Atalanta, ma anche verdett pesanti per il derby di Roma e quello d'Italia tra Juventus e Inter. Quale squadra si è confermata con un trend positivo? E chi invece ha mostrato qualche difficoltà e ha deluso le aspettative? Oppure chi l'ha combinata grossa, mettendo in difficoltà la propria squadra.

Voto 10… Al Napoli, che vince a Bergamo anche senza Kvara

Un’altra prova di forza. 11 vittorie e due pareggi nelle prime 13 giornate. Stavolta anche a Bergamo, contro un’insidiosa Atalanta e senza il mago Kvaratskhelia. La squadra di Spalletti non si nasconde più e sa di avere nelle mani tutto il suo destino. La sosta Mondiale potrebbe paradossalmente anche aiutare gli Azzurri, che avrebbero modo di ricaricare energie mentali e fisiche. Il campionato è ancora lunghissimo, ma se c’è una squadra candidata a dominarlo, quella è proprio il Napoli. Nota di merito per Victor Osimhen, che ha trovato continuità ed è il nuovo capocannoniere della Serie A.

Voto 9... Alla Juventus di Rabiot e Fagioli, che dopo due anni torna a vincere un big-match

Tre punti pesantissimi, per il morale, per la classifica, per il futuro. La Juventus torna a vincere un vero big-match per la prima volta nell’Allegri-bis e si gode il sorpasso in graduatoria proprio sui nerazzurri. Rabiot e Fagioli i marcatori, Kostic l’uomo-assist. Ma nella gara contro la squadra di Inzaghi si è rivista una Juve più compatta, tenace, convinta. Con uno spirito diverso rispetto al recente passato. Chiudere bene il 2022 e recuperare tutti i big infortunati per il 2023, questi gli obiettivi di un gruppo di giocatori, che ora hanno preso una bella boccata d’ossigeno.
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Rabiot esulta per il gol in Juventus-Inter - Serie A 2022/2023

Credit Foto Getty Images

Voto 8... Alla Lazio solida e cinica di Maurizio Sarri

Un’occasione regalata e sfruttata, il possesso palla lasciato all’avversario e un Provedel che chiude con i guanti praticamente puliti. La Lazio vince il derby da grande squadra, manda al tappeto la Roma di Mourinho e si gode il terzo posto in classifica. Sarri ha mascherato le assenze pesantissime di Immobile e Milinkovic-Savic con un’organizzazione maniacale a livello difensivo. La Lazio non ha brillato, ma è rimasta concentrata, corta, grintosa per tutto il match. La zampata di Felipe Anderson sull’ennesimo errore di Ibanez (ancora in un derby, molto male) ha contribuito a completare l’opera. Biancocelesti ostici e da tenere d’occhio.

Voto 7... A Olivier Giroud, che con una magia consegna tre punti vitali al Milan

Un colpo in spaccata al volo degno del miglior Ibrahimovic o dell’Haaland più recente. Olivier Giroud scaccia il fantasma chiamato Spezia e dona al suo Milan tre punti determinanti, soprattutto a livello emotivo. I rossoneri hanno sprecato tanto e si sono fatti rimontare proprio dal figlio prodigo Daniel Maldini, che ha gelato San Siro nella ripresa. Poi è entrato il francese e sono di colpo spariti incubi e preoccupazioni. Il Milan insegue il Napoli a sei punti di distanza e rimane in scia. Ci sono tempi e modi per accorciare il gap.

Voto 6... Alla Fiorentina, che zitta zitta inizia a trovare ritmo

Sarebbe ovviamente almeno un 6,5, per la sicurezza e la tranquillità con cui la squada viola si è imposta al Ferraris di Genova. La Fiorentina ha vinto 2-0 da squadra matura, ha messo in mostra i progressi fisici dell’ultimo periodo e ha dato continuità ai successi su Spezia e Riga. Italiano sta piano piano trovando il giusto equilibrio per riportare la sua formazione nelle zone di classifica più consone. Fa parte di un percorso di crescita che i toscani devono ancora completare. Intanto, avanti così, a testa bassa e in silenzio.

Voto 5... All’Udinese, che ha perso sicurezze e non vince da cinque gare

Quinta gara di fila senza vincere. Calata la super condizione fisica, si è un po’ spenta e ridimensionata l’Udinese di Sottil. L’1-1 con il Lecce rappresenta più un punto guadagnato che due punti persi, visto che i salentini hanno colpito anche due legni. I friulani, senza le invenzioni di un Deulofeu deludente, hanno faticato a ingranare nell’anticipo del venerdì e hanno rimandato ancora l’appuntamento con la vittoria. La classifica resta soddisfacente, ma la sensazione generale è che questa Udinese abbia davvero bisogno di ricaricare le pile.

Voto 4... Agli sprechi dell’Inter, poco cinica e poco concreta

Se da un lato abbiamo giustamente esaltato la prestazione della Juventus, dall’altro non possiamo non sottolineare i macroscopici errori di mira dell’Inter e in particolare di Dumfries, Dzeko e Lautaro. I nerazzurri all’Allianz Stadium hanno giocato un buon primo tempo, ma non hanno concretizzato le occasioni prodotte, finendo poi per rimanere intrappolati nella ragnatela bianconera. Inzaghi non ha convinto sulle sostituzioni e la squadra meneghina è stata incapace di rialzarsi e lottare. Poco cinismo, zero punti e quarto scontro diretto con le “grandi” perso. Non un bel momento in casa Inter.
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Simone Inzaghi durante Juventus-Inter

Credit Foto Getty Images

Voto 3... Al Sassuolo e alla prima parte di stagione di Pinamonti

La sconfitta di Empoli apre una mini crisi in casa Sassuolo. Quarto ko nelle ultime cinque, solo 15 punti conquistati e una carenza evidente nel gioco e nella proposta di calcio. L’assenza di Berardi sta pesando più del previsto. I neroverdi creano poco, spesso si perdono nel corso dei 90 minuti e – dopo un buon avvio di stagione – sono calati anche in fase difensiva. Il più in crisi appare Andrea Pinamonti, che per adesso ha segnato solo due gol (uno su rigore) e sembra un corpo totalmente estraneo alla squadra.

Voto 2... Alla Sampdoria, incapace di rialzarsi

Un’altra sconfitta netta e senza alibi. La vittoria di Cremona è già un lontano ricordo in casa blucerchiata. Nella Samp di Stankovic pare regnare la confusione. Cambi di modulo, cambi di interpreti, l’unica cosa che non varia è il risultato finale. Il penultimo posto in classifica con soli sei punti conquistati fotografa alla perfezione quello che la Sampdoria ha dimostrato finora. Serve una svolta, un cambio di passo, una scintilla per risollevarsi. Il calendario recita prima Torino e poi Lecce: urgono punti.
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La delusione di Caputo in Sampdoria-Fiorentina

Credit Foto Getty Images

Voto 1... All’Hellas Verona, in una crisi senza fine

Ottava sconfitta consecutiva, 26 reti subite, fanalino di coda con soli cinque punti guadagnati. Il Verona sta vivendo uno dei peggiori campionati di Serie A della sua storia e l’ennesimo ko con il Monza (con annessa altra espulsione, stavolta di Magnani) certifica la quarta sconfitta in quattro partite per il neo tecnico Bocchetti. Il cambio in panchina non ha sortito effetti, l’Hellas è decimata da infortuni e squalifiche e non pare vedere la luce in fondo al tunnel. La salvezza resta a soli quattro punti e questa è l’unico lato positivo da guardare.

Voto 0... Alla psicanalisi del VAR, che va usato in modo intelligente

La tecnologia è utile al calcio? Assolutamente si. La VAR ha nel tempo corretto macro errori? Si, indubbiamente. In Italia la stiamo utilizzando nel modo corretto? Ní. Perché ci sono almeno tre episodi in questa giornata di campionato che lanciano un ennesimo allarme. Il rigore di Ciofani a Salerno, il rigore tolto a Jovic a Genova, il gol cancellato a Danilo in Juventus-Inter. Eventi psicanalizzati dal VAR, fatti scorporati minuziosamente, nei quali l’interpretazione sorpassa l’oggettivitá e toglie potere all’arbitro in campo. Serve uno sforzo collettivo per migliorare l’utilizzo della tecnologia e riportarla al vero motivo per cui era nata: correggere i chiari ed evidenti errori. Se per i fuorigioco lo stiamo facendo, per tanti altri episodi no. Verrà mai fatta una presa di coscienza collettiva?
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Allegri: "Ora testa a Verona per non buttare all'aria tutto"

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