Perché Luciano Moggi ha comprato 6 euro di azioni Juventus, pari allo 0,0000008% del capitale? Il retroscena

Uno dei momenti di maggior risalto dell’ultima assemblea degli azionisti della Juventus presieduta dall’ex presidente dimissoniario Andrea Agnelli, andata in scena lo scorso 27 dicembre, è stato certamente l’intervento a sorpresa di Luciano Moggi, ex dirigente della Juventus anni ’90/2000 radiato a vita dalla corte federale della Figc nel 2017 per il ruolo ricoperto nel celebre scandalo Calciopoli. In quell’occasione l’ex dg bianconero prese la parola per difendere l’operato di Agnelli, dopo le dimissioni dell’intero cda della Juventus per il caso legato a plusvalenze e manovre stipendi e ribadire l’importanza di lottare perché attraverso la riapertura di questo filone d’indagine, la procura federale riapra anche lo storico caso di Calciopoli. La presenza di Moggi nelle vesti di azionista destò molta curiosità e Calcio e Finanza e Milano Finanza, nelle scorse ore sono riusciti a risalire alla quota societaria detenuta dall’ex dirigente e sopratttutto alle motivazioni che l’hanno convinto a fare questo tipo di mossa ed entrare nel libro di soci del club torinese.

Quante azioni della Juve detiene Moggi? Dagli allegati al verbale dell’assemblea del club bianconero dell’assemblea del 27 dicembre - che ha approvato il bilancio al 30 giugno 2022 (chiuso con una perdita di 238 milioni di euro) - e visionati da Calcio e Finanza, l’ex dirigente possiede 20 azioni del club, pari allo 0000008% del capitale. Moggi è entrato in possesso di queste azioni negli ultimi mesi, visto che non era presente tra gli azionisti del club bianconero nell’ultima assemblea dei soci andata in scena 13 mesi prima (novembre 2021). Alla quotazione attuale del titolo del club bianconero, il pacchetto di azioni di Moggi vale circa 6 euro. Un investimento dunque che non ha motivazioni squisitamente finanziarie ma legato esclusivamente al diritto riconosciuto agli azionisti di intervenire in assemblea come ha fatto l’ex dg perorando la causa di Andrea Agnelli, rimarcando come la Juventus "abbia vinto sempre sul campo, senza rubare niente a nessuno" e tenendo nelle mani una chiavetta USB in cui, a suo dire, sarebbero presenti le prove dei torti subiti dalla Vecchia Signora durante lo scandalo Calciopoli.

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