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Pioli verso Sampdoria-Milan: “È il momento di Origi. De Ketelaere possiamo cercarlo di più. Non chiamatelo turnover”

Michele Neri

Pubblicato 09/09/2022 alle 15:05 GMT+2

SERIE A – Il Milan, ancora imbattuto, cerca la prima vittoria in trasferta della stagione a Marassi contro la Sampdoria. Probabile che Stefano Pioli modifichi la formazione rispetto all’11 di Salisburgo. In particolare dovrebbe giocare Divock Origi. "È arrivato il suo momento", ha commentato in conferenza stampa il tecnico rossonero, che però ha chiesto di non parlare di turnover.

Pioli: "Prestazione discreta col Salisburgo ma è un buon pareggio

Archiviato il pareggio di Salisburgo, il Milan torna all’arrembaggio in campionato, ancora forte del derby vinto, con l’obiettivo di ottenere il primo successo in trasferta della stagione. Il sesto turno di Serie A mette i rossoneri di fronte alla Sampdoria dell’ex Marco Giampaolo, che in casa ha già fermato la Juventus (0-0) e la Lazio (1-1). I doriani si trovano però in zona retrocessione, al diciottesimo posto con soli 2 punti. Stefano Pioli ha parlato così in conferenza stampa della partita di Marassi: “Troveremo un avversario solido, con una buona identità e molto motivato; arriva da una sconfitta che porterà ancora più attenzione e determinazione. Sappiamo quello che ci aspetta

SUI PAREGGI IN TRASFERTA

"Sono ancora un po’ poche le partite per determinare un giudizio sui risultati tra partite in casa e trasferta. Credo che conti molto la qualità delle nostre prestazioni. A parte Bergamo, nelle altre trasferte tecnicamente potevamo fare meglio

SU ORIGI

"Penso sia arrivato il suo momento. Sta meglio, ha avuto la possibilità di alzare il minutaggio, il ritmo. Ha bisogno di giocare e credo sia un ottimo giocatore
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Divock Origi partirà titolare per la prima volta contro la Sampdoria?

Credit Foto Getty Images

SU DEST

"Ho trovato un giocatore che conoscevo, l’avevamo seguito già nelle passate stagioni. Ho trovato delle caratteristiche che mi aspettavo però l’ho trovato più attento in fase difensiva di quanto pensavo. A Salisburgo ha fatto bene. Deve fare di più con la palla, per la qualità che ha, può ribaltare l’azione con la sua spinta. A lui piace giocare anche a sinistra, abbiamo tante soluzioni. Bisogna lasciare il tempo. E’ giovane ma ha esperienze importanti vedi Ajax, Barcellona, Stati Uniti. E’ un giocatore pronto

SUI TREQUARTISTI

"Tra i trequartisti c’è anche Adli, abbiamo diverse caratteristiche da sfruttare, varie soluzioni. Per quanto riguarda Charles, sta facendo tutto quello che gli sto chiedendo, si sta inserendo sempre di più e sempre meglio, sono contento delle sue prestazioni. Poi deve avere il tempo necessario per conoscere, ma io vedo un giocatore sereno e volenteroso. Brahim lo conosco bene, ha questa agilità, velocità, brillantezza che può darci superiorità numerica. E’ inevitabile che mi chiederete sempre di più di chi non gioca. Io scelgo sempre in base alla partita

SUL TURNOVER

"A me non piace turnover. Per voi sono titolari solo i primi 11, per me non è così. Sono sicuro di avere un gruppo di giocatori forti, di avere un’identità precisa e sono sicuro che tutti, quando saranno chiamati in causa, daranno il massimo. Domani schiererò quella che, secondo me, è la formazione migliore. Non c’è mai la controprova: se avessi fatto giocare altri giocatori, cosa avremmo fatto. Vado avanti per quello che vedo e per quello che sento. Il continuare o no in certe direzioni, dipende dalle loro prestazioni. Non coinvolgo giocatori per partito preso ma perché penso possano dare un contributo per vincere le partite

SU BRAHIM E SU REBIC

"Se giochi nel Milan devi accettare e devi volere la concorrenza. Per raggiungere certi obiettivi, per essere competitivi non possiamo pretendere di avere 11 giocatori e basta. Se Brahim sta soffrendo la concorrenza, non va bene, ma non è così. C’è grande unione, grande compattezza e sarà così per tutto l’anno. Tutti gli anni, l’allenatore parte con certe idee, con una formazione ideale in testa, poi le prestazioni dei giocatori fanno cambiare le idee. Devono tirarsi su le maniche e convincermi che possono fare meglio dei loro compagni. Ma non vedo giocatori demoralizzati o demotivati. Rebic ha un forte dolore alla schiena, non accetto illazioni. Sta facendo tutte le cure. Purtroppo non siamo riusciti ancora a togliergli quel dolore”.
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L'esultanza rabbiosa di Ante Rebic insieme a Theo Hernandez, Milan-Udinese, Getty Images

Credit Foto Getty Images

SU ADLI

"È il suo momento? Dipenderà da lui. Che sia un giocatore di talento e di prospettiva, sì. Mi aspetto tanto da lui e dai suoi compagni. Tanti giocatori non hanno ancora giocato. Lo vedremo quando lo riterrò opportuno

SULLE PARTENZE IN SVANTAGGIO

"Come approccio abbiamo sbagliato solo con l’Udinese. Non credo sia una questione di approccio ma è chiaro che è un dato che vogliamo invertire. Andare in vantaggio e non svantaggio a livello mentale e tattico ti può dare un vantaggio. Poi comunque si conferma la grande consapevolezza della squadra che, nonostante lo svantaggio, continua a crederci per cambiare la partita

SUL FILOTTO DI VITTORIE

"L'anno scorso era un'altra stagione, i filotti sono chiaramente importanti e ci dispiace non aver vinto le partite che abbiamo pareggiato. Stiamo facendo bene, in altre situazioni dobbiamo migliorare

SUL CENTROCAMPO A 3

"In questo momento no, non ho ancora provato Adli come mezzala. Non vedo percorribile questo atteggiamento

SU POBEGA

"A me è piaciuto come è entrato a Salisburgo, con vigore, con forza, con inserimenti. Poteva essere più preciso perché ha una bella botta con il sinistro. E’ un ragazzo in crescita, su cui puntiamo

SU SAELEMAEKERS

"Se gioca domani? Non do la formazione. Ha giocato bene a Salisburgo, questo sì. Mi è piaciuto che non ha forzato le situazioni quando non c’era da forzare, e ha forzato quando era giusto. A Salisburgo comunque non è stata una prestazione grigia la nostra, ma discreta

SU DE KETELAERE

"Uno: possiamo cercarlo di più. Ha la qualità e la forza fisica di reggere l’avversario in pressione. Dobbiamo fidarci di più delle sue qualità. Viceversa lui deve capire ancora meglio quando raccordare il gioco e quando andare in profondità. Io non voglio mettere in campo un giocatore solo per dargli minuti ma per vincere la partita. Se Charles partirà dall’inizio è perché penso possa fare bene alla squadra. Che poi più gioca, più può trovare la conoscenza reciproca, questo sì. Ma non è un obiettivo primario mettere in condizione De Ketelaere, viene prima la squadra
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Charles De Ketelaere durante Sassuolo-Milan - Serie A 2022-23

Credit Foto Getty Images

SULLA FASE DIFENSIVA

"Che siano a volte mancanza di organizzazione o errori individuali, fatto sta che qualche gol di troppo l’abbiamo subito. Quando subisce gol non è solo demerito dei difensori. Se andiamo sul gol di Okafor, la situazione di Kalulu è stata evidenziata di più ma eravamo disposti male in campo. Durante la fase difensiva possiamo fare meglio

SUL TREQUARTISTA MUSCOLARE

"Si può vedere? Si può tutto. Per vincere le partite bisogna percorrere anche nuove strade, cercare nuove soluzioni. È difficile che tutto ciò che ci è riuscito l'anno scorso funzioni anche quest'anno. Siamo cambiati noi e gli avversari ci conoscono meglio. Abbiamo preso qualche gol in più, ma certe volte è la qualità degli avversari che può fare la differenza. Come per Leao: non è che ogni volta che è stato decisivo c'è stato un errore della difesa, ma per la sua qualità. Quest'anno abbiamo un trequartista più offensivo. Secondo me gli equilibri ci sono, malgrado abbiamo cambiato le caratteristiche del trequartista: più offensivo, meno centrocampista. Servono le prestazioni e i risultati

SULLE DIFFERENZE TRA QUEST’ANNO E GLI SCORSI

"Adesso conoscendoci meglio e avendo un modo di stare in campo possiamo dedicarci di più ai dettagli per fare la differenza perché il grosso lo abbiamo già fatto

SUI CALCI D’ANGOLO

"I tifosi hanno ragione a pretendere che li sfruttiamo di più. La cosa bella di questa squadra è che le sensazioni che io ce le hanno anche i giocatori. Ci stiamo lavorando, tutti vogliamo fare meglio. Mi auguro di vedere presto i miglioramenti. Questo è uno dei particolari su cui perdevamo meno tempo perché c’erano altre priorità. Adesso ci stiamo lavorando di più. Stiamo migliorando ma serve essere concreti”.

SULLE DIFFERENZE TRA BRAHIM E DE KETELAERE

"Non ce ne sono. Uno è più rapido, l’altro più potente. Uno è destro, l’altro è mancino. Ma entrambi accompagnano la posizione del centravanti e si abbassano per l’azione

SUL CALENDARIO

"Noi non siamo in grado di gestire la partita. Dobbiamo giocare con energia, con intensità per 95 minuti. Non dobbiamo finire la partita con delle energie nel serbatoio. Preferisco uno che al 65esimo mi chieda il cambio perché non ne ha più di uno che ha ancora energie a fine gara. E’ una gran fortuna avere 5 cambi. Se uno si deve gestire, lo gestisco io mettendolo in panchina

SUI NUOVI INNESTI

"Stanno lavorando bene, stanno crescendo. Più passano i giorni, più conoscono le situazioni. Sono giocatori forti, di talento e disponibili. Se sono pronti adesso, non lo so. Sono ragazzi forti, questa è la cosa principale. Credo che molti di loro andranno via anche durante la sosta, se stessero qua sarei un allenatore ancora più felice
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