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Serie A - Lazio-Milan 4-0, le 5 verità: rossoneri in grande crisi, la squadra di Sarri è da Champions

Enrico Turcato

Pubblicato 25/01/2023 alle 09:56 GMT+1

SERIE A - La Lazio ha strapazzato il Milan e ora crede nelle prime quattro posizioni. Rossoneri in picchiata e con la difesa sotto esame. Se Zaccagni merita un posto fisso in Nazionale, De Ketelaere continua nelle sue prestazioni anonime.

Maldini: "Fiducia in Pioli? Domanda che speravo di non sentire"

Lazio-Milan, match che chiude il girone di andata della Serie A 22/23, é terminato 4-0 all'Olimpico. A segno Milinkovic-Savic, Zaccagni, Luis Alberto su rigore e Felipe Anderson. Ecco l'analisi del match in cinque punti.

Classifiche e risultati

1) La Lazio gioca bene, sta bene e ha motivi validi per credere alla Champions

Uno spettacolo, dall'inizio alla fine. E senza i suicidi contro Lecce e Empoli chissà dove sarebbe questa Lazio. Sarri si gode i progressi della sua squadra, sale a 37 punti, agganciando Roma e Inter al terzo posto. I biancocelesti sono visibilmente migliorati, stanno apprendendo i diktat del loro tecnico e iniziano ad avere la personalità per gestire certe partite. Milinkovic-Savic ha parlato di "obiettivo Scudetto" per il futuro, ma a parte i sogni, questa Lazio può sicuramente ambire a un posto tra le prime quattro. Giocatori di alto livello tecnico, in fiducia e allenati bene.

2) Milan in crisi profonda, la squadra si è smarrita

Tanti, troppi, indizi. Le prove (inconfutabili) sono molteplici. Il Milan sta vivendo una crisi tecnica e mentale pesante. Di quelle che non si vedevano da un po'. Dal 2-2 subito in rimonta con la Roma, ecco un disastro dietro l'altro: eliminato in Coppa Italia dal Torino, 2-2 a Lecce, 3-0 in Supercoppa, 4-0 dalla Lazio. Sono tre sconfitte e due pareggi nelle ultime cinque, con 12 gol subiti. Tantissimi giocatori sono irriconoscibili, Pioli non riesce a trasmettere serenità, la forma fisica di troppi elementi chiave non pare buona. Un gruppo smarrito e che sta sprofondando. Il calendario dice Sassuolo, derby, Torino, Tottenham. La preoccupazione ora è tanta.
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Stefano Pioli, Milan, Getty Images

Credit Foto Getty Images

3) Kalulu, Tomori, Kjaer, Dest, Calabria: difesa rossonera sotto accusa

Parlavamo dei 12 gol subiti. Ed è ovvio che le colpe siano del collettivo. Ma individualmente i difensori rossoneri stanno offrendo una prestazione peggiore dell'altra. Calabria ha patito Zaccagni, Kalulu tra Lecce e Lazio ha messo in mostra tutte le sue lacune, Tomori (uscito infortunato) non sembra più lui, Kjaer non si è mai ripreso, Dest resta un oggetto misterioso. Perfino Hernandez, assente a Roma, ha deluso in questo avvio di 2023. Stanchi? Sfiduciati? Scollegati? La mancanza della guida Maignan? Non sappiamo l'esatta verità, ma l'attuale difesa del Milan è distante anni luce da quella che tra marzo e maggio era andata a conquistarsi lo Scudetto.

4) Zaccagni stagione super: merita attenzione anche in ottica Nazionale

Attenzione all'esterno della Lazio, che Calabria si sognerà per diversi mesi. Terza partita stagionale con sia gol che assist. Nessuno in Europa sta mantenendo questi livelli attualmente. Prestazioni sempre eccellenti, dribbling, giocate, tiri, gol. Una presenza costante in ogni partita. Roberto Mancini - speriamo - starà osservando compiaciuto l'ascesa di questo giocatore, attualmente il miglior esterno offensivo del torneo. Andrà in doppia cifra di reti, a 27 anni ha raggiunto la perfetta maturità calcistica.
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Mattia Zaccagni

Credit Foto Getty Images

5) "De Ketelaere va aspettato", ritornello che inizia ad annoiare

Ancora un ingresso impalpabile. Molle, leggero, quasi demotivato. Pioli e Maldini continuano a ripetere allo sfinimento di avere pazienza, ma per un giocatore pagato più di 30 milioni il rendimento non può rimanere questo. E soprattutto i segnali devono esserci. Quantomeno qualche bagliore, qualche luce. Invece Charles De Ketelaere continua a deludere, a sembrare un corpo estraneo, a perdere fiducia. "Ci vorrà tempo". E ce ne mancherebbe altro. Ma ripeterlo sta diventando un fastidioso ritornello, soprattutto per i tifosi stessi del Milan.
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