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Serie A, Le 5 verità di Juventus-Inter 2-0: sprazzi di vera Juve, Inzaghi deludente con le big

Enrico Turcato

Aggiornato 07/11/2022 alle 09:54 GMT+1

SERIE A - I bianconeri vincono con un merito una sfida importante e si rilanciano. Ennesimo ko per l'Inter contro una "grande": sono quattro su quattro in questo campionato. Brilla Kostic, Fagioli merita spazio.

Simone Inzaghi durante Juventus-Inter

Credit Foto Getty Images

Nel 2-0 bianconero dello Stadium, brilla la stella di Filip Kostic. Allegri ha vinto il confronto di Inzaghi e ha messo in mostra una Juventus piú collaudata, organizzata e cinica. Altro scontro diretto per l'Inter, che peró rimane in scia della zona Champions. Mentre la sosta per il Mondiale si avvicina, saranno vitali i recuperi delle "star", da una parte e dell'altra.

1) Juventus non bella, ma pratica ed efficace: si è rivisto un certo spirito

Un primo tempo in sordina, di contenimento, concedendo anche una clamorosa palla gol a Dumfries. Un secondo tempo in crescendo, con la cavalcata di Kostic ad accendere la miccia sulla scoppiettante mezz'ora finale. La Juventus ha giocato una buona partita e ha sfruttato al massimo le occasioni concesse dall'Inter. Ancora presto per parlare di guarigione completa, ma sicuramente Allegri - che ha azzeccato ogni mossa - può sorridere per il primo vero scontro diretto vinto dal suo ritorno in bianconero. Segnali di Juve cinica, pratica, compatta, volenterosa, efficace, con uno spirito differente rispetto al recente passato. Una squadra che ora ha vitale bisogno dei recuperi completi di Di Maria, Chiesa, Vlahovic e Pogba per provare ad essere anche bella e vincente nel tempo.
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Juventus - Inter

Credit Foto Getty Images

2) Inzaghi fa discutere: quattro big-match persi su quattro

3-1 dalla Lazio, 3-2 dal Milan, 2-1 dalla Roma, 2-0 dalla Juventus. E nel mezzo mettiamoci anche il 3-1 subito dall'Udinese. Il computo annovera quattro scontri diretti persi su quattro, cinque sconfitte in 13 gare di campionato. Troppe per ridurle al fato avverso o alla casualità. C'è qualcosa in questa Inter che non funziona, c'è qualche alchimia che Simone Inzaghi non riesce a trovare per fare rendere al meglio la sua rosa di pur alto valore. Perché se le assenze pesano (Lukaku, Bastoni e Brozovic entrato solo nel finale) - e pesano per tutte le squadre - è altrettanto vero che la formazione nerazzurra ha balbettato in troppe occasioni finora, subendo addirittura 19 reti (peggior dato delle prime 10 in classifica). Insomma, troppi fattori da considerare per non porsi dei dubbi e dei quesiti su come risolvere questi problemi.

3) All'Inter è mancato cinismo e ordine, ma c'è ancora tempo per risalire

La prestazione nerazzurra va analizzata bene.Perché non tutto a Torino è stato da buttare. L'Inter ha sprecato almeno due nitide occasioni da gol (quella di Dumfries nel primo tempo enorme) e in alcuni momenti nella prima ora di gioco ha anche messo sotto la Juve sul piano di gioco. Ma la squadra nerazzurra è mancata di cinismo e ordine, sgretolandosi dopo la rete di Rabiot. Ecco, l'ultima mezz'ora nerazzurra è sembrata quella di una formazione ferita e confusa. Il lato positivo in tutte le cose c'è sempre: i punti in classiifica sono 24 e se il primo posto dista ben 11 lunghezze (tante, ma con due scontri diretti da giocare), il secondo è a soli cinque punti, il quarto è a tre. Insomma in questo torneo strano e che si fermerà due mesi per la sosta mondiale, ci sono ancora margine e tempi per rientrare.

4) Kostic arma mancina, giusto puntare su Fagioli

Il migliore in campo nella Juventus è stato sicuramente l'esterno serbo numero 17, che oltre a fornire i due assist vincenti, ha anche centrato un clamoroso palo. Si sta adattando a sinistra nel 3-5-2 disegnato da Allegri e lo sta facendo nel migliore dei modi, visto che a nemmeno metà stagione i suoi numeri dicono una rete e cinque assist in 13 gare di Serie A. Ma non solo Kostic ha offerto una prestazione all'altezza dei big-match, anche il trio di centrocampo Fagioli-Locatelli-Rabiot, con Miretti leggermente avanzato, è parso funzionare bene. A proposito, proprio Nicoló Fagioli, alla seconda rete consecutiva, si sta ritagliando uno spazio importante in questa Juventus. Giusto puntare su di lui, giusto dargli libertà, giusto vederlo con un minutaggio elevato.
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Mkhitaryan a duello con Kostic durante Juventus-Inter - Serie A 2022/2023

Credit Foto Getty Images

5) Occhio ai recuperi: Brozovic, Lukaku, Di Maria, Chiesa e Pogba spostano gli equilibri

In questo momento, con il Mondiale ormai alle porte e la lunga sosta imminente, ènecessario parlare anche di chi non c'era o di c'era parzialmente. Sia Inter che Juventus hanno assenze pesantissime, che possono avere influito in questa prima parte di stagione. I bianconeri sono stati in particolare funestati dai problemi fisici e ritrovando prima Chiesa e Di Maria e poi magari Vlahovic, Pogba e Paredes, possono guardare sicuramente con più speranze al 2023. L'Inter di infortuni ne ha avuti meno,ma in ruoli vitali come regista (Brozovic) e attaccante centrale (Lukaku). Normale che riaverli al top sia per Inzaghi di fondamentale importanza. Nella seconda parte di stagione conterà essere al completo.
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Allegri: "Juventus-Inter non è uno spareggio, vogliamo continuità"

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