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Serie A - Raspadori e non solo: questo Napoli rivoluzionato può lottare per lo scudetto?

Luca Montanari

Pubblicato 19/08/2022 alle 15:59 GMT+2

SERIE A - Il Napoli si affaccia al campionato con una squadra rivoluzionata: più giovane, versatile e sostenibile, ma non per questo meno forte rispetto alla stagione precedente. Raspadori, Kvaratskhelia e l'eventuale arrivo di Keylor Navas potrebbero non far rimpiangere i dolorosi addii di Insigne, Mertens e Ospina tra gli altri. Quanto in alto può puntare la formazione di Spalletti?

Spalletti: "Napoli di transizione, ambizioni restano alte ma..."

È un Napoli scatenato quello a cui stiamo assistendo nella prima settimana dall'inizio del campionato, non solo per il sonoro 5-2 in trasferta rifilato al Verona, ma in particolare sul mercato. Pochi giorni dopo la prima vincente in Serie A, i partenopei hanno registrato tre pesantissimi rinforzi: un centrocampista di spessore come Ndombele e due attaccanti reduci da un'annata in doppia cifra del calibro di Simeone e Raspadori. Dal terzo posto dal sapore agrodolce della stagione passata, nell'arco di 13 settimane il presidente Aurelio De Laurentiis è riuscito a completare la tanto acclamata rivoluzione degli azzurri: la necessità di diminuire drasticamente il tetto salariale ha costretto la società a buttare giù le colonne portanti della squadra che ha lottato più volte per lo scudetto nel recente periodo (Insigne, Mertens, Koulibaly ecc.) per ricostruire un complesso più sostenibile che passa da volti più giovani.
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Come cambia il Napoli con Raspadori

Quel nuovo ciclo che ogni anno veniva ripetuto a gran voce ma stentava a realizzarsi, ora è evidente anche nei numeri, dato che l'età media è calata in maniera importante (dai 27,7 che sarebbero oggi a 25,7 anni) eil monte ingaggi sceso inesorabilmente (-27%), siccome lo stipendio di quasi tutti i nuovi acquisti è più basso rispetto alle corrispettive "vecchie glorie" che hanno dovuto rimpiazzare. Attualmente gli ingaggi più onerosi - gli unici a partire dai 4 milioni annui poiché legati da contratti precedenti - sono quelli dell'indispensabile Osimhen e di Lozano (che però potrebbe partire entro la fine di agosto).
Questa rivoluzione inedita fa sì che la squadra di Spalletti sia la grande incognita della Serie A 2022/2023: alla vigilia del campionato una rosa non ancora al completo spaventava i tifosi e poneva i partenopei fuori dalla zona Champions League, un gradino inferiore a Inter, Milan, Juventus e Roma secondo i pronostici; ora che invece la svolta è in fase di completamento, rappresentano la mina vagante di questo campionato. Con molte meno pressioni sulle spalle rispetto alla stagione precedente e una formazione dal grande potenziale che sulla carta non fa rimpiangere i dolorosi addii, anzi probabilmente più forte in quasi tutti i reparti, il nuovo Napoli può diventare addirittura un colosso da lotta per lo scudetto come accaduto fino allo scorso marzo?
  • Com'è cambiato il Napoli durante il calciomercato estivo 2022 (stipendio annuale*)
CESSIONIACQUISTI
Ospina (1,4 mln)Sirigu (0,7 mln)
Koulibaly (6 mln)Kim (2,5 mln)
Ghoulam (3,5 mln)Olivera (1,3 mln)
Fabian Ruiz (1,9 mln)Ndombele (2,5 mln)
Insigne (4,6 mln)Kvaratskhelia (1 mln)
Mertens (4,5 mln)Raspadori (2,5 mln)
Petagna (1,8 mln)Simeone (1,5 mln)
TOTALE 21/22: 61,7 mlnTOTALE 22/23: 45,2 mln
*fonte: Corriere dello Sport

Cambio modulo e nuovi leader in attacco

Grazie ad una rosa più profonda e versatile rispetto alla passata stagione, la rivoluzione del Napoli passa anche dal punto di vista tattico: dal rigido 4-2-3-1, il tecnico toscano ha dichiarato di voler passare a un 4-3-3 caratterizzato da un tridente d'attacco tipo stravolto per due terzi e che farebbe poco più di 20 anni di media. Partendo proprio dall'attacco, l'imminente arrivo di Raspadori e la scommessa Kvaratskhelia hanno tutte le carte in regola per far dimenticare i pesanti divorzi di due ex bandiere come Mertens e Insigne. Il georgiano classe 2001 ha già bagnato l'esordio nel campionato italiano con un gol e un assist, dimostrando di essersi ambientato alla grande negli schemi degli azzurri e trovandosi in perfetta sintonia con il compagno di reparto Osimhen, sempre più faro della squadra dopo l'anno della definitiva consacrazione. Per farli giocare tutti e tre insieme, è possibile che Spalletti possa addirittura adeguare le proprie idee ad un 4-3-2-1, con Raspadori nella sua più abituale posizione alle spalle della punta.
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L'esultanza di Kvaratskhelia, Verona-Napoli, Getty Images

Credit Foto Eurosport

Upgrade in attacco anche dalla panchina: via Petagna (trasferito al Monza), per il ruolo di vice-Osimhen c'è Giovanni Simeone, reduce dall'exploit del quarto posto nella scorsa classifica marcatori. Da non dimenticare poi il contributo che sono capaci di offrire giocatori come Politano e Lozano, nel caso in cui restassero nel capoluogo campano.
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Metà campo e fascia sinistra rafforzati

Con Fabian Ruiz sempre più alla porta, il centrocampo è già corso ai rinforzi con il prestito di Tanguy Ndombele (con diritto di riscatto fissato a 30 milioni). Il franco-congolese cerca il riscatto dopo un'ultima stagione in cui non ha potuto dimostrare il proprio reale valore, pronto per ergersi in mezzo tra Anguissa e Zielinski in una linea mediana di massimo rispetto. Rinforzata anche la fascia sinistra con l'acquisto di Mathias Olivera: l'uruguaiano si alterna con Mario Rui, ma intanto il suo ingaggio è meno della metà rispetto a quello di un Ghoulam lontano parente rispetto quello conosciuto dal Napoli ai primi anni e ora svincolato.
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Incognita difesa

L'unico reparto in cui il Napoli sembra essere peggiorato rispetto al precedente "ciclo" è la retroguardia. Vero che senza Koulibaly gli azzurri si sgravano di uno stipendio di 6 milioni, ma trovare un sostituto all'altezza del 31enne senegalese si sapeva che avrebbe rappresentato una missione impossibile. De Laurentiis ha puntato tutte le fiches sul coreano Kim Min-jae, ma il confronto con l'ex appare eccessivamente squilibrato. Nemmeno sommandolo al giovane Ostigard si raggiunge lo stesso livello di garanzie che offriva Koulibaly. L'attuale coppia di centrali titolariKim-Rrahmani rischia di traballare qualche volta di troppo e potrebbe scattare nuovamente l'allarme dei tanti punti persi contro avversarie di caratura inferiore.
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L'eventuale acquisto di Keylor Navas potrebbe valere lo scudetto?

I dubbi della difesa si riversano anche in porta, dove il Napoli ha perso un altro prezioso vecchio leader come Ospina. Fino all'anno scorso il 25enne Alex Meret costituiva il futuro tra i pali per la formazione partenopea, ma l'infortunio e alcuni sanguinosi errori non hanno nascosto una perdita di fiducia nei confronti del portiere italiano che si è rispecchiata nell'attuale finestra di calciomercato. Il neo acquisto di un grande esperto come Sirigu è qualcosa di più di un semplice secondo portiere, nel mentre continuano i contatti per Keylor Navas, l'estremo difensore del Psg messo all'angolo da Gigio Donnarumma. Affare complicato, ma che se dovesse capitalizzarsi potrebbe dare quella sicurezza dietro al Napoli che al momento è assente. In quel caso il gap dalle altre big in lizza per il campionato verrebbe colmato quasi del tutto. Da lui determinano le ambizioni per sognare nel colpo grosso.
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