Serie A - Scontri tra ultrà di Napoli e Roma sull'A1: 13 km di coda e un ferito. La questura indaga
DaEurosport
Pubblicato 08/01/2023 alle 20:33 GMT+1
CALCIO - Secondo le prime ricostruzioni della Gazzetta dello Sport, i problemi sarebbero sorti in seguito al passaggio di alcuni van dei tifosi giallorossi davanti all'area dove le forze dell'ordine avevano predisposto un punto di sosta per la "carovana" partita da Napoli per assistere alla sfida di Marassi con la Sampdoria.
Sono oltre 300 le persone coinvolte negli scontri tra napoletani e romanisti scoppiati intorno alle 13 sulla A1, a ridosso dell'area di servizio Badia al Pino. Secondo le prime ricostruzioni della Gazzetta dello Sport, i problemi sarebbero sorti in seguito al passaggio di alcuni van dei tifosi giallorossi davanti all'area dove le forze dell'ordine avevano predisposto un punto di sosta per la "carovana" partita da Napoli per assistere alla sfida di Marassi con la Sampdoria. Dall'autogrill sarebbe partito un lancio di sassi e fumogeni che ha scatenato la reazione di circa 150 romanisti.
Il bilancio è pesantissimo. Sull'A1 si sono formati circa 13 chilometri di coda tra Monte San Savino e Arezzo - il tratto di strada è già stato riaperto - con le forze dell'ordine impegnate nell'identificazione delle persone coinvolte. Nel frattempo gli ultrà fermati sono stati fatti ripartire su mezzi scortati, mentre la Digos di Arezzo sta analizzando i filmati delle telecamere di sicurezza per individuare i coinvolti. I due gruppi si sono affrontati brandendo spranghe, cinghie e bastoni. Le conseguenze più gravi, al momento, sono state riportate da un tifoso romanista rimasto lievemente ferito con un'arma da taglio e trasferito all'ospedale di Arezzo (codice giallo).
Il messaggio dei due Sindaci
Roberto Gualtieri e Gaetano Manfredi hanno diramato un messaggio congiunto: "Gli scontri in autostrada tra tifosi del Napoli e della Roma sono inaccettabili. Ci auguriamo che le forze dell’ordine identifichino e puniscano come meritano i responsabili. Questi non sono veri sportivi! Napoli e Roma sono città amiche che dicono No ad una violenza senza senso". Le indagini della Questura sono in corso e al vaglio c'è anche l'ipotesi che gli ultrà si fossero dati appuntamento, con il preciso intento di dare vita a degli scontri.
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