Spalletti presenta Atalanta-Napoli: "Non temo la sosta Mondiale. A Bergamo come ad Anfield e Gasperini farà..."
Aggiornato 04/11/2022 alle 12:00 GMT+1
SERIE A - Luciano Spalletti presenta la sfida di Bergamo che può permettere al Napoli di consolidare il primato in vetta e ribadire la forza di una squadra che molti considerano come una seria candidata allo scudetto: "Quello di Bergamo è un test che assomiglia molto a quello di Anfield, sarebbe la conferma di aver fatto dei passi in avanti importanti".
A Bergamo come ad Anfield, con la speranza solo che il risultato al triplice fischio sia differente. Luciano Spalletti presenta così il big match del Gewiss Stadium contro l’Atalanta di Gasperini, seconda forza del campionato e che proverà a mettere un po’ di sabbia nell’ingranaggio ad una squadra che pare girare come un orologio svizzero e che con una vittoria potrebbe portare il vantaggio sulla seconda in classifica addirittura oltre le 6 lunghezze, cogliendo l’undicesimo successo in campionato in 13 giornate.
I rischi sono tanti, il nostro avversario si chiama Atalanta, che significa buoni calciatori che determinano un grande collettivo. Per cui ci vorrà la consapevolezza di essere una squadra forte, anche se da Anfield noi ne usciamo con la certezza di essere qualcosa. È la stessa cosa che diciamo sempre: ci vorranno qualità e forza fisica perché loro sono creati in maniera corretta e poi c’è Gasp che è un allenatore importante, un veterano di quelli terribili. Quello di Bergamo è un test che assomiglia molto a quello di Anfield, sarebbe la conferma di aver fatto dei passi in avanti importanti. Anche lì c’è stadio, squadra, struttura, gioco… tutte le componenti da affrontare. Però io sono abbastanza tranquillo. Ho visto la mia squadra allenarsi molto bene, non abbiamo nessun calciatore travestito da nostro calciatore: li abbiamo tutti corretti per vestire questa maglia qui e giocare nel Napoli. È la stessa Atalanta dal punto di vista della caparbietà, della ricerca. È una squadra pronta a fare l’autoscontro, perché hanno centimetri e hanno corsa e qualità. Da un certo punto di vista per noi è anche meglio. Dobbiamo essere di quel livello lì se vogliamo avere ambizioni importanti e quindi anche noi dovremo essere bravi e capaci di andare a migliorare in quelle cose che vanno migliorate, perché tutti hanno cose che vanno migliorate”.
"SOSTA MONDIALE? VI SPIEGO PERCHE’ NON LA TEMO..."
“Se è una seccatura fermarsi per Qatar 2022? Io non vedo vantaggi e svantaggi, la dobbiamo passare tutti. Qualcuno ha calciatore in più. Ma non giocando partite di alto livello si può perdere la condizione di qualche calciatore invece al Mondiale rimarranno belli carichi anche se ci saranno fatiche superiori. Per cui dipende da tantissime cose, sul tipo di calciatori, andrebbero fatte valutazioni individuali. Non temiamo quel periodo lì, abbiamo una squadra sana, calciatori che sanno quelle che sono le situazioni che andiamo a vivere andare a gestirsi e andare a metterci anche un po’ di qualità professionale. Per essere professionisti al 100% bisogna avere anche un comportamento corretto fuori dal campo. E noi abbiamo molti calciatori che sono anche allenatori di se stessi”.
SORTEGGIO CHAMPIONS? VOGLIAMO LE GRANDI PARTITE
Se c’è una squadra che eviterei nel sorteggio? È un giochino sbagliato, perché poi devi sempre passare dalla convinzione di avere delle qualità da mettere dentro la partita e devi pensare che dipende dalla forza che tu hai e che tu proponi. Noi non vogliamo giocare partite più facili, noi vogliamo giocare partite difficili e avere la forza per affrontarle”.
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