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Aurelio De Laurentiis incontenibile: "Serie A trainata da otto club, che accumulano sempre debiti, il resto è fuffa"

Eurosport
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Pubblicato 22/05/2024 alle 17:49 GMT+2

CALCIO, SERIE A - Aurelio De Laurentiis incontenibile nell'audizione che il Senato ha concesso ad alcuni presidenti dei club di Serie A. Il numero uno del Napoli ha toccato diversi temi importanti per rilanciare il calcio italiano: riduzione del numero di squadre in Serie A, "pulizia" delle tifoserie, necessarie riforme legislative a livello economico e giro di vite sui "poteri" dei procuratori".

De Laurentiis contro tutti: lega, federazione, tv, istituzioni

Un fiume in piena. Non uno di quelli che sta tragicamente colpendo l'Italia in queste settimane caratterizzate da ondate di maltempo, bensì uno che ha straripato dai propri argini durante un'audizione al Senato riservata ad alcuni presidenti di club di Serie A. Aurelio De Laurentiis ha esposto chiaramente quali sono, secondo lui, i problemi del calcio italiano, facendo un punto della situazione incentrati soprattutto sui mali del pallone e invitando il Governo a prendere concreti provvedimenti per cambiare lo status quo.
"Mi spiace far notare che i politici in generale credono che il Governo non debba interessarsi in termini economici del calcio. O meglio che non possa il Governo stesso creare le condizioni che possano eliminare i miliardi di debiti che il calcio accumula ogni anno. Non chiediamo soldi, ma modifiche legislative che permettano al nostro settore di recuperare energie economiche e finanziarie". Comincia così l'intervento del presidente del Napoli, che poi si struttura in altri punti: riduzione del numero di squadre in Serie A, pulizia delle tifoserie, giro di vite sui procuratori.
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De Laurentiis: "La Lega Serie A è un disastro, un cumulo di incapacità totale"

"La Lega di Serie A non avrà mai la forza di ridurre il numero delle squadre: lo deve fare il Governo, che deve prendere atto che dai prossimi campionati il numero delle squadre deve essere X e non Y, perché non ci sono i fatturati possibili per giustificarne l’esistenza. Questo campionato è portato avanti da 6, massimo 8 società, e c’è bisogno che il Governo lo capisca, tutto il resto è fuffa. Noi vorremmo che il Governo stabilisse un voto ponderale a favore delle 6-8 società che sono determinanti per la costituzione di un campionato, perché altrimenti lo stesso non si reggerebbe in piedi. Non possiamo continuare noi 6-8 società ad accumulare debiti".
Molto duro anche l'intervento di De Laurentiis sul problema delle tifoserie violente: "Per investire negli stadi, bisogna vedere anche un "cleaning" delle tifoserie. In Italia abbiamo tifoserie condizionanti, che possono dettare leggi limitative sul piano della frequentabilità dello stadio. Quando ho posto il problema ai politici sono rimasto basito, mi è stato detto: "Guardi le tifoserie vanno allo stadio e non le possiamo governare". Perché rappresentano voti. Questo è gravissimo, rappresenta un’ammissione di debolezza dello Stato significa anche ammettere la delinquenza agli interni dello stadio tant’è che i tifosi che vanno allo stadio terra libera che gli appartiene. È inconcepibile".
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