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Il Pagellone della 13ª giornata di Serie A: Bologna europeo, bene Mazzarri, Lazio in picchiata

Enrico Turcato

Pubblicato 28/11/2023 alle 10:00 GMT+1

SERIE A - La squadra di Thiago Motta aggancia la Roma al quinto posto. Il Napoli si rialza, il Milan fatica, perde ancora la squadra di Sarri. Juventus e Inter si studiano e si accontentano del pareggio.

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Ogni post giornata, analizziamo tutto quello che è successo e proviamo a stilare il Pagellone del turno appena andato in archivio. Nella 13ª giornata di Serie A Juventus e Inter non si fanno male nel big match tra prima e seconda. Bene Mazzarri, nella sua "prima" bis, mentre continuano a sorprendere Bologna e Frosinone. Dybala illumina la Roma, perde ancora la Fiorentina, picchiata verticale per la Lazio. Vediamo insieme i voti in questo turno di campionato.

Voto 10… Al Bologna, che batte il Torino e respira aria d’Europa

Iniziamo dalla gara che di fatto ha chiuso la 13ª giornata di questo campionato. Il Bologna di Thiago Motta reagisce al ko di Firenze pre sosta e riprende la sua marcia in casa, inanellando la quinta vittoria del suo torneo. 21 punti, agganciata la Roma al quinto posto, a meno tre dalla zona Champions e davanti a squadre come Atalanta e Fiorentina. I rossoblù corrono, marciano spediti, ignorando gli infortuni di Orsolini, Karlsson o chiunque altro. La sorpresa Fabbian e la rete nel recupero del solito Zirkzee: un 2-0 meritato al Torino che certifica le ambizioni del club felsineo. Di Vaio e Sartori soddisfatti, mister Motta orgoglioso e concentrato. Si respira pura aria d’Europa in terra emiliana.

Voto 9… Alla prima del Mazzarri bis, Napoli rigenerato

Campo difficilissimo, situazione difficile, squadra appena presa, post sosta e con Osimhen appena rientrato e non al meglio. Eppure il Napoli di Bergamo è piaciuto ed è sembrato molto più convinto rispetto alla brutta copia osservata nella prima parte di stagione. Mazzarri magari ha proprio riacceso la scintilla, lavorando sulla mente di quei giocatori chiave che si erano appassati post Scudetto. Il bacio di Kvaratskhelia dopo il gol ha molti significati, così come trovano riscontri positivi gli ingressi dalla panchina di Osimhen ed Elmas. Gli Azzurri mantengono il quarto posto e allontanano una diretta rivale come l’Atalanta, mantenendo lo sguardo sornione su quello che succede davanti. Buona la “prima” seconda volta per Walter.
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Walter Mazzarri in panchina durante Atalanta-Napoli - Serie A 2023/2024

Credit Foto Getty Images

Voto 8… A un Frosinone giovane e splendente

La decide Ilario Monterisi, nato nel dicembre 2001, dopo la consueta firma di Soulè (aprile 2003). In mezzo gli spunti dei vari Reinier, Ibrahimovic, Oyono, Brescianini, Barrenechea. Tutti ragazzi di 23 anni o meno. Una squadra giovane e fiammante, quella allenata da Di Francesco. E la vittoria sul Genoa risulta doppiamente importante, perché aumenta a +8 punti il vantaggio sulla zona retrocessione. Ma questo Frosinone, fresco, pimpante e grintoso, non vuole nemmeno sentirla nominare quella parte della classifica: la testa è alta, come sono alti i ritmi del motore ciociaro. Vera rivelazione di questo torneo fin qui.

Voto 7… Alla Roma, che si gode Dybala e sale al quinto posto

Lampi di Joya all’Olimpico. Paulo Dybala – gol e assist – è l’uomo copertina del 3-1 all’Udinese, con il quale la Roma sale al quinto posto della classifica (in coabitazione con il Bologna). Bene nel complesso i giallorossi, incalzati dal momentaneo pareggio di Thauvin, ma abili a rialzarsi grazie al guizzo dell’argentino. Insomma, Mourinho – in attesa di avere anche in trasferta la sua “gang di banditi” – può guardare con ottimismo al futuro: considerando le ultime 10 giornate, la Roma sarebbe terza da sola, dietro a Juventus e Inter. L’andamento è quello giusto.
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Francesco Camarda

Credit Foto Getty Images

Voto 6… Al Milan, che lancia Camarda e batte la Fiorentina

1-0 striminzito sulla Fiorentina, grazie al rigore di Theo Hernandez e alla parata di faccia di Maignan al minuto 96 su Mandragora. Per adesso a Pioli, privo di Giroud e Leao, va bene così. Tre punti di importanza ancora maggiore visto il risultato del “derby d’Italia” a Torino. I rossoneri non stanno vivendo un momento brillante, si giocheranno ora la qualificazione contro il Borussia Dortmund in Champions League, in attesa di ospitare a San Siro anche il Frosinone. Nota di merito per il più giovane esordiente della storia della Serie A: Francesco Camarda, classe 2008, non ancora sedicenne. In bocca al lupo, ragazzo.

Voto 5… A Juventus-Inter, giocata per non perdere più che per vincere

Bruttina? Noiosa? Sotto ritmo? Diciamo per metà. Un primo tempo tutto sommato gradevole, con il botta risposta in semi fotocopia Vlahovic-Lautaro. Nella ripresa il nulla assoluto, con le due squadre più impegnate a non prenderle che a darle. Da un lato alla Juventus va bene, perché rimane a due punti dalla vetta. Dall’altro all’Inter non dispiace, consapevole di avere una rosa migliore nell’arco delle 38 giornate. Un pareggino che rende felici anche Marotta, Inzaghi e Allegri, impegnati costantemente a giudicare il diretto rivale “favorito per il titolo”. Spettacolo poco, sbadigli tanti, errori tecnici troppi. Si può fare sicuramente meglio di così, suvvia.
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Allegri: "L'Inter è favorita, se lo dicono anche loro stessi"

Voto 4… Al momentaccio della Fiorentina, in evidente calo

Quattro sconfitte nelle ultime cinque giornate, tutte senza segnare. Dopo Empoli, Lazio e Juventus, arriva un ko anche contro il Milan. Un momento molto negativo per la Fiorentina di Italiano, che dopo la sosta di ottobre non si è più ripresa. La vittoria contro il Bologna aveva rialzato l’entusiasmo, la prestazione di San Siro cancella ogni grande sogno. La squadra toscana non ha veri obiettivi, se non confermarsi tra le prime sette, ma da alcune settimane sembra aver perso la bussola. Nota di demerito per il “Vikingo” Beltran: sbagliare certi controlli in Serie A non è proprio ammissibile.

Voto 3… A un Verona che non riesce più a vincere

Il 26 agosto avevamo ancora le maniche corte, non era ancora chiuso il calciomercato e non sospettavamo minimamente cosa ci avrebbe regalato il tennis italiano da lì a pochi mesi. Il 26 agosto – seconda giornata di campionato – l’Hellas festeggiava la sua ultima vittoria nella competizione, prima di sprofondare in una crisi nerissima di risultati. Da quel momento un parziale di 11 game consecutivi senza mai vincere, giusto per rimanere in gergo tennistico. Otto sconfitte e tre pareggi, incluso quello in rimonta contro il Lecce. Penultimo posto, ma se l’antifona è questa, sembra davvero complicato riemergere dagli inferi.
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Pasalic si dispera per il gol annullato in Atalanta-Napoli - Serie A 2023/2024

Credit Foto Getty Images

Voto 2… Alla fase difensiva dell’Empoli contro il Sassuolo

Una selezione naturale di episodi da non ripetere se si gioca una partita di Serie A: marcatura persa da corner, marcatura persa su inserimento del centrocampista, rigore procurato per fallo sciocco, distrazione fatale nel recupero sul cross che attraversa il campo. Quattro gol presi in casa, che stridono con lo 0-1 di Napoli, dove onestamente Berisha aveva respinto al mittente la qualsiasi. L’Empoli di Andreazzoli si arrende al Sassuolo e lo fa con una serie impressionante di nefandezze difensive. Molto, molto male.

Voto 1… All’Atalanta 23/24 negli scontri dall’alta classifica

Uno, come l’unico punto ottenuto contro la Juventus. Poi il bilancio recita: sconfitta con la Fiorentina, sconfitta con la Lazio, sconfitta con l’Inter, sconfitta con il Napoli. Troppo poco per chi ha comunque l’obiettivo di centrare un piazzamento europeo. L’Atalanta di Gasperini contro i campani ha deluso, sul piano delle aspettative, del gioco e anche della cattiveria agonistica. Una squadra che sembrava si aspettasse di perdere. Bisogna rialzare la testa in casa bergamasca, anche perché prima della fine del girone d’andata ci sono da affrontare ancora Bologna, Milan e Roma.

Voto 0… A una Lazio irriconoscibile e al momento fuori dalla top-10

Sarri non sa bene dove sia il problema e dice che se dovesse essere lui, è pronto a fare un passo indietro. Il rendimento finora è catastrofico e il ko di Salerno rende inquietante la stagione della Lazio: sei sconfitte su 13 gare, appena 17 punti conquistati, non avendo ancora nemmeno la certezza del passaggio del turno in Champions League (che comunque potrebbe presto arrivare). Dov’è finita la squadra brillante che ha chiuso al secondo posto lo scorso torneo? Dove sono Zaccagni e Felipe Anderson? Perché nessun nuovo acquisto si è ancora integrato? Quesiti tanto legittimi quanto irrisolti.
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