Joe Barone ci ha lasciato: il dirigente della Fiorentina aveva 57 anni

Joe Barone non ce l'ha fatta. Dopo due giorni in terapia intensiva, il direttore generale della Fiorentina si è spento nel primo pomeriggio di oggi, martedì 19 marzo, nell'ospedale San Raffaele di Milano, dove era stato ricoverato in gravi condizioni per un infarto sofferto poco prima della partita di domenica tra Atalanta e Fiorentina, rinviata a data da destinarsi.

"Con un dolore profondo e immensa tristezza - si legge nel comunicato ufficiale della società viola -, la Fiorentina oggi perde un suo punto di riferimento, una figura che ha segnato la storia recente del Club e che non sarà mai dimenticata. Il Direttore Generale Giuseppe Barone, dopo il malore occorso domenica, è venuto a mancare oggi presso l’ospedale “San Raffaele” di Milano".

Barone era stato trasportato d'urgenza nel celebre reparto del dottor Zangrillo dopo aver ricevuto le prime cure a Bergamo, ma la situazione è sembrata subito estremamente critica. Il dirigente viola, 57enne (avrebbe compiuto i 58 anni mercoledì 20 marzo), ha avuto da subito necessità di ventilazione meccanica assistita e di un'operazione cardiaca delicatissima per stabilizzarne le condizioni.

Il bollettino della giornata di lunedì non ha però evidenziato i miglioramenti sperati. Barone si è aggravato nella mattinata di martedì, poche ore prima dell'annuncio ufficiale del decesso. Lascia la moglie Camilla e i figli Pietro, Giuseppe, Salvatore e Gabriella, arrivati da New York nella serata di domenica.

Giuseppe (detto Joe) Barone è nato a Pozzallo, in Sicilia, il 20 marzo 1966, e si è trasferito negli Stati Uniti all'età di 8 anni. A New York ha iniziato la sua carriera bancaria, fino all'incontro con Rocco Commisso (erano entrambi membri della comunità italo-americana): i due hanno stretto un legame prima d'amicizia e poi lavorativo che hanno mantenuto anche alla Fiorentina. Nel 2017 Barone è diventato vicepresidente dei New York Cosmos, membro del comitato esecutivo per le attività del presidente viola, e poi direttore generale della Fiorentina da quando Commisso ne è diventato presidente.