Pioli: "Scioccati per Sandro Tonali: lo giudicherò per come reagirà a questa difficoltà. Gli voglio ancora più bene"
DaEurosport
Aggiornato 21/10/2023 alle 14:24 GMT+2
SERIE A - L'allenatore rossonero alla vigilia del big match di San Siro contro la Juventus sul caso scommesse: "Se a Tonali volevo bene 10, in questo momento gli voglio bene 100. Proverò ad aiutarlo. Non recuperiamo Loftus-Cheek perché è guarito dalla lesione muscolare che ha avuto ma non è ancora al 100% per essere con noi, ma mi auguro di poterlo recuperare nelle prossime gare"
Vigilia di big match a Milanello: domenica sera la Juventus è attesa dal Milan capolista a San Siro. Ecco le parole di Stefano Pioli nella consueta conferenza stampa della vigilia. Inevitabile iniziare dal caso scommesse e dalla situazione dell'ex rossonero, Sandro Tonali:
"Siamo rimasti sorpresi e scioccati dalla situazione, ma anche io so le cose in base a quello che leggo, non c'è nulla di ufficiale. Il nostro pensiero va a Sandro: io non lo voglio giudicare per quello che eventualmente ha fatto. Se a Sandro volevo bene 10, in questo momento gli voglio bene 100. Proverò ad aiutarlo. Spero diventi un esempio".
Su Milan-Juve
"Milan-Juve è la grande partita. In questo momento la lotta Scudetto si riferisce a 4 squadre, ma siamo solo alla nona giornata. La vittoria non è importante per mandare la Juve a -7, mancano 29 partite. Lo è per la fiducia, autostima e consapevolezza. Giroud e Leao fondamentali, ma se vinciamo con un gol di un atro giocatore va benissimo lo stesso".
Sulla formazione
Farò le mie valutazioni vedendo le condizioni dei giocatori. Dopo la partita di domani ce ne sono altre importanti. Recuperiamo Krunic e Kululu, abbiamo perso Chukuwueze e Sportiello.
Su Loftus-Cheek
Non recuperiamo Loftus-Cheek perché è guarito dalla lesione muscolare che ha avuto ma non è ancora al 100% per essere con noi, ma mi auguro di poterlo recuperare nelle prossime gare"
Su Allegri
Non credo si sia risentito. Ma è un vantaggio indubbio che debba preparare solo una partita a settimana
Su Chiesa
Chiesa l'ha lanciato Paulo Sousa con coraggio, giovanissimo. Io poi l'ho allenato per quasi due anni. Ha uno strappo incredibile e un gran tiro. Non è una punta vera ma una seconda punta, abbiamo preparato situazioni sia se dovesse giocare sia se non dovesse. Ma non è un giocatore che fa vincere o perdere una partita
Su Mirante
La massima fiducia. E' esperto, anche vista l'età, e affidabile. Ha la fiducia dei compagni, non ho bisogno di dirgli molto. Cambi nell'avvio dell'azione? No perché sa leggere le soluzioni e gli spazi. E' pronto e preparato a costruire dal basso".
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