Giorgio Chiellini: "Addio a Tudor necessario per dare una svolta. Spalletti un grande allenatore ma non c'è nulla di firmato. Il nuovo DS non a breve"

CALCIO, SERIE A - A pochi minuti dal calcio d'inizio di Juventus-Udinese, Giorgio Chiellini ha rilasciato interessanti dichiarazioni ai microfoni di DAZN. Spaziando su diversi temi: dall'esonero di Igor Tudor all'accordo con Luciano Spalletti ("ma non c'è nulla di firmato"), passando per la nomina del nuovo direttore sportivo e cosa deve fare la Juventus per tornare a essere la Juventus.

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"Ad oggi non c'è nulla di firmato, ma credo che Spalletti sia un grande allenatore, un tecnico su cui non c'è molto da dire". Giorgio Chiellini si esprime così ai microfoni di DAZN, nel pre-partita di Juventus-Udinese, sfida valida per la 9ª giornata di Serie A 2025-26. Il dirigente bianconero ha spaziato su diversi temi, partendo anzitutto dall'esonero di Igor Tudor e dal suo quasi certo successore, quel Luciano Spalletti che pare aver accettato un accordo di otto mesi, con rinnovo biennale in caso di qualificazione alla prossima Champions League, con la Signora. Ecco allora tutte le dichiarazioni di Chiellini.

Il cambio di allenatore: inevitabile o decisione d'identità?

"Io penso che Igor comunque vada ringraziato perché ha fatto un lavoro importante. L'anno scorso è arrivato, ha conseguito ottimi risultati e ci ha portato in Champions quando non era scontato. Chiaro che se abbiamo fatto una decisione del genere è perché pensiamo che sia necessaria e condivisa per ripartire. Poiché crediamo che questa squadra possa fare bene in campionato e ci fosse bisogno di qualcosa di diverso".
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Un commento sul nuovo mister: sarà Spalletti?

"Credo che sia un grande allenatore, gioco moderno, un tecnico su cui credo non ci sia molto da dire. Permettetemi di rispettare tutte le parti in causa, perché ad oggi non c'è nulla di firmato. Oggi invece cerchiamo di fare tre punti perché sarebbe un buon modo per ripartire e far arrivare l'allenatore nuovo. Ringraziamo comunque Brambilla, che in questi giorni ha guidato la squadra e la guiderà stasera. Poi parleremo anche del futuro".

Cosa deve fare la Juventus per tornare a essere la Juventus

"Chiaro che è stata una decisione sofferta per mille motivi. Non soltanto perché non è nel DNA della Juve, ma anche perché Tudor è una persona che ci ha dato tanto in questi mesi. Io questo lo considero un anno di costruzione, non facile e di grandi cambiamenti. Ma un anno che serve alla Juventus per tornare a primeggiare e vincere. Sapevamo che non sarebbe stato facile e abbiamo preso una decisione importante e difficile, perché sapevamo che si potrà fare bene in futuro ma anche in questo campionato. Mancano 30 partite e c'è ancora tutto in gioco. Siamo convinti che questa scelta darà vantaggi anche su questa stagione e che si possa iniziare un nuovo percorso".

Il nuovo ds bianconero

"Nelle prossime settimane. A brevissimo non credo, però sì nell'organigramma della Juventus manca ancora un direttore sportivo".
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