Marotta: "Il Napoli è la squadra più forte, deve difendere lo Scudetto. Mercato? Il Campionato italiano è di secondo piano, bisogna essere creativi"
Pubblicato 25/08/2025 alle 20:53 GMT+2
SERIE A - Inizia anche la stagione dell’Inter con Marotta che definisce gli obiettivi dei nerazzurri. Non c’è un ridimensionamento e si punta a vincere qualche trofeo, ma il Presidente ricorda come sia il Napoli la squadra a dover difendere lo Scudetto e ad essere la squadra più forte, anche per il mercato fatto. A proposito di mercato, cosa farà l’Inter: “Campionato italiano di secondo piano".
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L’Inter chiude la prima giornata di Serie A col Torino (segui la DIRETTA). A prendere la parola è direttamente il Presidente Marotta che chiarisce quali sono gli obiettivi della formazione nerazzurra in questa stagione e quelle che sono le aspettative in questo ultima settimana di mercato. Nell’Inter non c’è un ridimensionamento, ricorda Marotta, nonostante l’addio di Simone Inzaghi e l’arrivo di un giovane come Chivu. L’Inter non ha ceduto nessun big, puntualizza Marotta, spiegando anche le difficoltà a fare un mercato importante: "Il Campionato italiano è ormai di secondo piano". Idem per quanto successo con l'operazione di Lookman, poi non andata in porto.
Quali sono gli obiettivi dell’Inter?
Partiamo come tutti gli anni, rispettando storia e colori. Dobbiamo lottare contro avversari di valore, l'obiettivo è dare il massimo per raggiungere qualche trofeo
Cosa si aspetta nell’ultima settimana di mercato?
Intanto voglio dire una cosa con forza. Abbiamo rinunciato a vendere alcuni giocatori che avevano richieste. È un atto di forza dell'Inter. Poi abbiamo tentato di cogliere qualche opportunità. Il calcio italiano è ormai di secondo piano, non si possono fare pazzie, dobbiamo essere creativi. Difensore? Non stiamo cercando un difensore per esigenza. Vediamo se ci saranno opportunità, ma non le vedo. La difesa dà ampie garanzie. Poi se un giocatore vorrà andare via, lo sostituiremo. Ma non prevedo cambiamenti radicali
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E Lookman?
Certamente ne abbiamo parlato, non lo nego. L'Atalanta non l'ha messo sul mercato e ne aveva pieno diritto. Lookman era un'opportunità. Abbiamo investito sui giovani, portando giocatori di età media di 21 anni. Stiamo modellando una rosa in sintonia con i programmi di Oaktree
Il debutto di Chivu?
Prima abbiamo identificato un profilo dell'allenatore adatto a questo nuovo modello. Chivu aveva tutte le componenti, tra cui il senso di appartenenza. Ha allenato con successo il settore giovanili, vincendo titoli. Ha una mentalità che si sposava in pieno con la nostra filosofia. Era il profilo che cercavamo. Si parlava di Fabregas, ma non è così, Fabregas era solo uno dei candidati. Le aziende cercano più candidati, non solo uno. E alla fine la scelta è ricaduta su Chivu
Inter più forte dell'anno scorso?
Questo non lo so, il cambio di allenatore porta anche dei cambiamenti nei metodi. Dobbiamo considerare anche le avversarie. È evidente che oggi i Campioni in carica sono quelli del Napoli e il Napoli è la squadra più forte e deve difendere lo Scudetto. Il Napoli è l’autorevole candidata alla vittoria. Noi siamo obbligati ad essere protagonisti. Senz'altro credo che siamo forti
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