Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Il Parma va verso il deferimento per il caso degli SMS di Calaiò e Ceravolo: promozione a rischio?

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 20/06/2018 alle 14:05 GMT+2

Secondo la Gazzetta dello Sport, la Procura Federale ha chiuso le indagini ed è scattata la responsabilità oggettiva per il club emiliano che sarebbe così chiamato a processo con i due attaccanti.

Emanuele Calaiò Cittadella Parma 2017

Credit Foto LaPresse

La Gazzetta dello Sport non ha dubbi. Il Parma è stato deferito per responsabilità oggettiva in merito al caso che ha visto protagonisti Emanuele Calaiò e Fabio Ceravolo. I due attaccanti avevano inviato tre SMS a due difensori dello Spezia (Filippo De Col e Alberto Masi) alla vigilia della partita del Picco che ha concluso il campionato. Un incontro che i crociati hanno vinto e che ha comportato la promozione in Serie A visto il contemporaneo pareggio del Frosinone contro il Foggia.
Stando al quotidiano, questa mattina la Procura Federale avrebbe consegnato l’avviso di conclusione delle indagini. Entro una decina di giorni, il club emiliano e i due attaccanti andranno a processo presso il Tribunale Federale, primo grado della giustizia sportiva. Il rischio, essendo scattata la responsabilità oggettiva, è quello di una penalizzazione in termini di punti da scontare nella stagione in corso.
Di conseguenza, se il Parma fosse davvero penalizzato, si avrebbe una modifica della classifica di Serie B. Calcolando che gli emiliani erano arrivati a pari punti con il Frosinone ed erano stati promossi direttamente per via della migliore differenza reti negli scontri diretti, si arriverebbe a uno scenario ben oltre i limiti dell’incredibile. Si dovrebbero rigiocare i playoff?

La replica del Parma

Il club crociato ha replicato con un comunicato stampa: "Il Parma Calcio 1913 apprende con sgomento e sconcerto le notizie di stampa riguardanti l’asserito deferimento per la presunta violazione dell’art. 7 del Codice di Giustizia Sportiva, che sarebbe stato contestato in data odierna dalla Procura Federale al Club e ai propri tesserati Emanuele Calaiò e Fabio Ceravolo per l’invio di alcuni messaggi di testo ad ex compagni di squadra prima della partita Spezia-Parma e desidera precisare quanto segue:
  • Riteniamo che l’accusa di tentato illecito sportivo, se confermata visto che la società a tutt’ora (le ore 13:55 di mercoledì 20 giugno) non ha ancora ricevuto alcun tipo di comunicazione a riguardo, rispetto alle condotte riscontrate, sia sconcertante. Non riusciamo davvero a concepire come testo e tenore dei messaggi in questione possano integrare una fattispecie così grave e siamo convinti che chi dovrà giudicare lo farà nel rispetto delle norme, della giustizia e del buon senso. Il Parma Calcio 1913 continua a nutrire la massima fiducia nella Giustizia Sportiva, ma chiede che la verità venga stabilita nel modo più rapido possibile, per rispetto nei confronti del club e dei suoi tifosi.
  • La Società - che ricordiamo non è mai nemmeno stata convocata o ascoltata in ordine a questo procedimento - auspica che, come sono stati resi pubblici molti dettagli delle indagini, possano essere resi pubblici dalla Giustizia Sportiva, da subito o al termine del procedimento, anche i testi dei messaggi in questione, affinché tutti gli sportivi italiani possano avere contezza del tenore degli stessi.
  • Già nel recente passato, il Parma Calcio ha dovuto sopportare danni di immagine notevoli in ordine ad accuse infamanti rivelatesi infondate, senza ricevere alcuna tutela. Nelle ultime settimane sta inoltre assistendo ad un crescendo di dichiarazioni aggressive e insinuanti da parte di tesserati e dirigenti di altre società, senza che nessuno abbia mai censurato questi comportamenti o mosso un dito. Il Parma Calcio non è mai entrato a far parte di questo circo. Continuerà a starne fuori. Ma non ha alcuna intenzione di partecipare a un processo mediatico, dove giorno dopo giorno si alternano notizie contrastanti e la Società si ritrova ad apprendere dai giornali l’evoluzione della inchiesta in questione. Per primi vogliamo chiarezza, giustizia e rispetto delle norme.
  • Da ultimo vogliamo continuare a rassicurare i nostri tifosi, in quanto rimaniamo convinti che in alcun modo i fatti contestati possano rappresentare un illecito. Siamo pertanto certi che questa vicenda - che sta comunque arrecando al Parma ingenti danni di immagine, tecnici, commerciali ed economici - non potrà che definirsi senza conseguenze per il Parma Calcio. Chiediamo a tutti i nostri tifosi di rimanere vicini a questa società e a questa squadra e a tutte le persone che la compongono, che meritano la fiducia di tutti noi per il comportamento sempre dimostrato in campo e fuori dall’inizio del nostro percorso di rifondazione.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità