È morto Luciano Gaucci: lo storico presidente del Perugia aveva 81 anni
Aggiornato 01/02/2020 alle 20:17 GMT+1
L'imprenditore, che negli anni Novanta prese il club umbro in Serie C e lo riportò in Serie A, si è spento a Santo Domingo dove viveva da diversi anni. Fu proprietario del Perugia dal 1991 al 2004 vincendo una Coppa Intertoto e rendendosi protagonista di acquisti a volte fantasiosi. Fu lui a lanciare, tra gli altri, Serse Cosmi, Marco Materazzi e Hidetoshi Nakata.
Lutto nel mondo del calcio: all'età di 81 anni si è spento Luciano Gaucci, lo storico presidente del Perugia e uno dei personaggi simbolo del calcio degli anni Novanta e dei primi anni Duemila. Si è spento a Santo Domingo, dove viveva ormai da alcuni anni. Il nome di Gaucci è indissolubilmente legato al Perugia: fu infatti lui a rilevare la proprietà della società nel 1991, in un periodo in cui il club giocava in Serie C1 e navigava in bruttissime acque, a un passo dal fallimento.
L'illecito sportivo e la doppia promozione in A
Gaucci riesce a riportare in Serie A il Perugia nell'arco di pochi anni, non senza commettere qualche passo falso, il primo dei quali durante la stagione 1992-93 quando la promozione in B viene cancellata a tavolino per l'illecito sportivo commesso in Siracusa-Perugia a seguito del quale il presidente rimedia una squalifica di 3 anni. Il salto nel campionato cadetto è solo rinviato di un paio di stagioni: il Perugia ritrova la B nel 1994 e riassapora la gioia della massima serie nel 1996 interrompendo un'astinenza che durava da 16 anni. Dopo essere tornato subito in B nel 1997, il Perugia torna ad affacciarsi al calcio che conta nel 1998 e vi rimane fino alla stagione 2003-04 durante la quale il club conquista la Coppa Intertoto, che rimane a tutti gli effetti il trofeo internazionale più importante mai vinto nella sua storia. La presidenza Gaucci si chiude proprio in quella stagione.
Gli uomini simbolo del Perugia di Gaucci
Durante la sua avventura alla guida del Perugia, Gaucci si rende protagonista di campagne acquisti importanti caratterizzate anche da acquisti pittoreschi, su tutti quello di Saadi Gheddafi: terzo figlio dell'ex leader libico, Gheddafi colleziona una sola presenza nel campionato 2003-04 contro la Juventus. Impossibile dimenticare, poi, l'acquisto del giapponese Hidetoshi Nakata, sbarcato in Serie A tra scetticismo e ironie, e invece rivelatosi uno dei migliori colpi messi a segno da Gaucci. Tra i giocatori simbolo del Perugia di quegli anni si possono citare, in ordine sparso, Marco Materazzi, Federico Giunti e Marco Di Loreto (rispettivamente nono e decimo nella classifica All Time dei giocatori che hanno indossato più volte la maglia del Perugia), Massimiliano Allegri, Gennaro Gattuso, Milan Rapaic, Zisis Vryzas, Fabio Liverani, Ze Maria. E ancora Fabrizio Miccoli, Fabio Grosso, Giovanni Cornacchini (60 gol dal 1992 al 1995, secondo bomber di sempre degli umbri) e Marco Negri.
L'incredibile caso Ahn
Paradossale l'episodio legato al sudcoreano Ahn Jung-hwan, carnefice dell'Italia di Trapattoni agli ottavi di finale dei Mondiali 2002. Il 19 giugno, il giorno dopo la partita vinta 2-1 dalla Corea del Sud contro gli azzurri, Gaucci definì il proprio giocatore "la rovina del calcio italiano" annunciando in un'intervista a La Gazzetta dello Sport la volontà di non pagargli più lo stipendio. Dopo quello sfogo fu lo stesso Ahn a decidere di lasciare Perugia e la Serie A.
La scommessa Serse Cosmi
Il Perugia, che attualmente naviga a metà classifica in Serie B, scenderà in campo domenica pomeriggio sul campo della Juve Stabia. Curiosamente sulla panchina degli umbri c'è Serse Cosmi, forse l'allenatore simbolo del Perugia di Gaucci che lo ingaggiò nell'estate 2000 proponendogli inizialmente un contratto da 150 milioni di lire. In precedenza aveva allenato solo nelle serie minori rendendosi protagonista di una splendida cavalcata con l'Arezzo che portò dalla Serie D alla Serie C1 nell'arco di 5 stagioni.
Un patron vulcanico con idee innovative
Tra i suoi traguardi sportivi più importanti raggiunti da Luciano Gaucci ci sono anche una semifinale di Coppa Italia nel 2002-03 e la partecipazione alla Coppa Uefa la stagione successiva. Personaggio vulcanico, controverso ed eccentrico, Gaucci è stato anche proprietario della Viterbese, del Catania e della Sambenedettese. La sua esperienza alla guida della Viterbese rimane storica perché Gaucci fu il primo (e finora unico) presidente ad affidare la panchina di una squadra di calcio professionistica a una donna: successe con Carolina Morace nel 1999.
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