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Calcio, Serie B: Mazzata per Massimo Cellino, maxi-sequestro da 59 milioni. Il Brescia trema

Daniele Fantini

Pubblicato 27/07/2022 alle 10:16 GMT+2

CALCIO, SERIE B - Il Tribunale del Riesame ha disposto un maxi-sequestro da 59 milioni di euro nei confronti del patron del Brescia, Massimo Cellino, per presunti reati fiscali risalenti al 2011. La società potrebbe finire in amministrazione giudiziaria controllata e vedere così ridimensionate le ambizioni per un ritorno nella massima serie.

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59 milioni di euro. È l'ammontare complessivo del maxi-sequestro che la Procura ha disposto nei confronti del patron del Brescia, Massimo Cellino, traducibile in 55 milioni più la villa di Padenghe sul Garda. La cifra, enorme, è stata calcolata sul patrimonio di Eleonora Immobiliare, la società che controlla la controllante del Brescia Calcio e che fa parte di un trust inglese su cui pesano presunti reati fiscali.
L'indagine è di lungo corso, iniziata nel febbraio dello scorso anno. La Procura aveva domandato l'arresto in carcere, respinto, ma la Cassazione aveva accolto la richiesta del maxi-sequestro, poi confermata dalla nuova valutazione effettuata dal Tribunale del Riesame, riunitosi due settimane fa.
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Massimo Cellino

Credit Foto Getty Images

Cellino rabbioso: "Non sono un disonesto"

"È una faccenda indescrivibile e dai giocatori voglio solidarietà. Mi trovo in imbarazzo, sono mortificato. Proprio un bel regalo di compleanno - ha dichiarato Cellino, che domani compie 66 anni -. Stavo partendo per raggiungere la mia famiglia, ma ho annullato tutto. Parliamo di una cartella esattoriale del 2011, che non mi è stata notificata perché ero residente inglese. Una cartella pagata e conciliata con l'Ufficio delle Entrate e con il chiarimento per ritardata presentazione della documentazione. Le tasse vanno pagate. Se le pagassero tutti come le pago io, l'Italia sarebbe un posto migliore. Non sono un disonesto. Non ho 200 milioni di debito fiscale come altre società".

Brescia in amministrazione controllata?

Il Tribunale ora potrebbe nominare un amministratore giudiziario per la gestione del Brescia, situazione che ridimensionerebbe le ambizioni di una società che punta al ritorno in Serie A, soltanto assaporato nel 2019-2020, con immediata retrocessione in cadetteria. Lo scorso anno, il Brescia si è fermato in semifinale playoff, battuto dal Monza, e ora i tifosi esprimono preoccupazione per il futuro della società.
"I soldi ci sono, state tranquilli". Cellino, al momento, prova a placare gli animi. Nelle prossime settimane sapremo di più.
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