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Sognando Vardy, alla scoperta di Giuseppe Meloni il bomber più prolifico d’Italia

Stefano Dolci

Aggiornato 25/11/2015 alle 18:40 GMT+1

L'attaccante col rendimento più alto di questa stagione si chiama Giuseppe Meloni gioca nel Fondi, ha 30 anni è nato a Nuoro e ha segnato la bellezza di 19 gol in 13 presenze nel torneo di Serie D gir H. Nonostante negli ultimi 4 anni in D abbia vinto 3 campionati e segnato 74 gol in 101 presenze nessun club professionistico ha voluto offrirgli un contratto ma lui crede ancora di poter sfondare.

Giuseppe Meloni, Fondi calcio, Photo credit http://www.unicusanofondicalcio.it/

Credit Foto Other Agency

Il calcio ci regala sempre un motivo per stupirci e per alimentare quell’alone di magia che lo rende, al di là di tutto, lo sport più amato. In questi giorni, giustamente, sulla bocca di tutti gli appassionati inglesi e non c’è la favola di Jamie Vardy, l’attaccante 28enne del Leicester capolista della Premier League capace di eguagliare il record di van Nistelrooy (10 giornate consecutive in gol) e guadagnarsi la maglia della Nazionale di Hodgson dopo aver giocato e segnato caterve di gol fino al 2012 nei campi fangosi dei tornei dilettantistici d’oltremanica. In Italia in questo momento c’è un attaccante di 30 anni che guarda da lontano l’exploit di Vardy e si augura di poter avere la stessa chance per emergere e dimostrare che questo tipo di fiabe può essere scritto anche alle nostre latitudini. Il suo nome è Giuseppe Meloni, da quest’estate veste la maglia dell’Unicusano Fondi Calcio, ambiziosa formazione laziale che milita nel girone H di Serie D e sogna una storica promozione in Lega Pro unica, e per il quarto anno di fila si sta confermando come il cannoniere più implacabile del calcio dilettantistico.

Numeri da Scarpa d’Oro

Se come piace spesso ripetere ad Adriano Galliani “il miglior modo per scegliere un attaccante è guardare i gol segnati sull’almanacco Panini” non si capisce proprio cosa non abbia spinto in tutti questi anni qualche società di Serie B o Lega Pro a puntare su questa punta nativa di Nuoro. Capace di realizzare 101 reti in 132 incontri disputati in Serie D (74 in 101 incontri dal settembre 2012 ad oggi) e contribuire con le proprie marcature in maniera fondamentale alle promozioni in Lega Pro di Torres, Savoia ed Akragas: Meloni in queste prime 13 giornate ha ulteriormente alzato l’asticella diventando l’attaccante più prolifico di tutti i campionati italiani in questa stagione con 19 gol, tutti pesantissimi visto che le uniche tre sconfitte del Fondi sono maturate nelle uniche gare in cui il bomber sardo è rimasto a secco. “Negli ultimi 3-4 tornei disputati non sono mai sceso sotto la soglia dei 20 gol a stagione fra campionato, playoff e Coppa Italia però un avvio di stagione così non l’avevo mai avuto e ha sorpreso anche me – confessa Meloni che ha iniziato a giocare a calcio solamente a 13 anni e in estate fino a qualche anno fa aiutava il padre fabbro a montare cancelli ed inferiate –ogni pallone che tocco in area di rigore finora è andato a finire in fondo al sacco. Ovviamente per questo rendimento devo ringraziare innanzitutto i compagni e il mister Poschesci che mi mettono nelle condizioni di segnare così tanto. Il nostro tecnico ci sprona sempre a giocare un calcio offensivo, vuole che i terzini quando sono in possesso del pallone spingano come vere e proprie ali e non rinuncino mai al trequartista e alle due punte. Non è un caso che abbiamo il miglior attacco del girone con 32 reti”.
Capace di siglare due triplette e cinque doppiette nelle ultime 9 giornate, Meloni vanta finora una stratosferica media di un gol ogni 60’ in campo: roba da far invidia ad autentici fenomeni come Messi, Cristiano Ronaldo, Lewandowski o Ibrahimovic anche se l’idolo di Meloni è un altro: “In questi anni mi sono abituato ai più disparati soprannomi, il più celebre è l’Ibra della D perché nelle ultime tre stagioni dove ho militato si è vinto il campionato e sono diventato una sorta di portafortuna... La realtà dei fatti però è che io come caratteristiche tecniche ci azzecco poco con Messi, Ronaldo o Ibrahimovic. Personalmente mi sono sempre ispirato a Pippo inzaghi per la fame e la grinta che metteva sul campo e sprigionava ogni volta che esultava per una rete anche sul 5-0. Io con le dovute proporzioni sono un attaccante che interpreta il ruolo allo stesso modo. Mi piace aggredire la profondità e ho una buona progressione che mi permette di bruciare le difese, me la cavo nel gioco aereo, anche se sono destro so calciare anche di sinistro ma soprattutto ho un buon istinto nell’intuire dove potrebbe andare il pallone vagante e prendere il tempo ai difensori. Sono un centravanti opportunista che in campo si sforza di dare sempre tutto e in un certo senso vive per il gol”.
Finora nei campionati europei in questa stagione 2015-2016 solamente Alex Teixeira (Shakhtar) ha segnato quanto Meloni
MeloniFondi (Serie D, Italia)19 gol13 presenze
Alex TeixeiraShakhtar Donetsk (Ucraina)19 gol 13 presenze
AubameyangBorussia Dortmund (Bundesliga)15 gol 14 presenze
NikolicsLegia Varsavia (Polonia)16 gol16 presenze
Vardy Leicester (Premier League)13 gol13 presenze
GriffithsCeltic Glasgow (Scozia)13 gol15 presenze
Spalvis Aalborg (Danimarca)13 gol15 presenze
Neymar Barcellona (Liga spagnola)12 gol11 presenze
Higuain Napoli (Serie A)10 gol13 presenze

Sognando la 55

Snocciolando i numeri e soprattutto ammirando le prodezze e la capacità di segnare in svariati modi viene subito da chiedersi che cosa ci faccia ancora in Serie D un attaccante così completo ed affamato: “E’ una domanda a cui non ho risposta. Negli ultimi 3 anni ho vinto il campionato con tre squadre diverse da protagonista ma nessuna l’estate seguente mi ha avanzato una proposta per rimanere e giocare in Lega Pro. Mi sarebbe piaciuto visto che ci ho giocato dal 2009 al 2012 vestendo le maglie di Spal, Feralpi Salò e Savona ma non sono riuscito ad esprimermi al meglio perché frenato da infortuni anche gravi. L’unico ricordo buono che ho dei miei anni in C è il gol promozione al 93’ nella finale playoff di Seconda Divisione Feralpi-Pro Patria che ha regalato al Salò il salto in C1…”.
Alla voce rimpianti ce n’è solo uno: “Se potessi tornare indietro non rifiuterei la proposta di contratto del Cagliari nell’estate 2009. Ero reduce da una stagione da 27 gol con l’Arzachena in D e su di me avevano messo gli occhi anche qualche club di A e B. Il Cagliari mi propose di andare in ritiro e poi di vedere se potevo far parte della squadra o andare a maturare in prestito. Io però avevo già dato la mia parola alla Spal e non me la sono sentita di venir meno ai patti. Lì la mia storia è cambiata perché a Ferrara dopo un buon inizio mi spaccai il ginocchio e quando tornai non ebbi più spazio né grande fiducia”. Da Melchiorri a Mancosu passando per Lasagna e Citro, la storia recente ci racconta che chi è capace di segnare caterve di gol nelle categorie minori può ritagliarsi un suo spazio in A o in B per questo Meloni, nonostante i 30 anni, spera e crede che qualcuno busserà alla sua porta e gli regalerà una chance per mostrare le sue qualità: “I recenti exploit di Vardy o anche di Sarri al Napoli fanno capire che la gavetta serve e che talvolta la voglia di emergere e la fame sono più importanti del blasone. Io non ho mai avuto la possibilità di vedere il mio nome stampato su una maglia perché in C, D ed Eccellenza si gioca con le casacche con la numerazione dall’1 all’11. Io mi auguro prima di ritirarmi di poter giocare in A o in B per indossare la maglia numero 55 e mantenere una vecchia promessa che feci ai miei genitori che sono nati entrambi nel 1955. Sono convinto che se mi fosse data la possibilità con la voglia che ho potrei fare bene. E’ vero che c’è un abisso fra massima serie o cadetteria e i Dilettanti però la porta è grande uguale, il pallone è sempre di cuoio e i compagni sono anche più forti e dunque possono facilitarti il compito. Lavoro affinché questo sogno si avveri…”.
Nel frattempo il Fondi ha respinto l’assalto di tanti club di D, fra cui anche il Parma, dichiarandolo incedibile almeno fino a giugno: “Mi ha fatto piacere questa presa di posizione della società, col Parma in estate c’è stato un sondaggio ma una proposta reale non è mai arrivata. Chissà magari fra qualche mese potrebbero cambiare idea, sarebbe bello… Io però ora devo pensare al Fondi e a segnare per questi colori. Spero di stare bene e di continuare così perché mi piacerebbe arrivare a quota 36 gol per battere il record di marcature in una stagione della categoria e soprattutto vincere il quarto campionato di fila con 4 squadre diverse. Sarebbe un’impresa che in pochi potrebbero vantare”.
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