All'orgoglioso Atletico Madrid la Supercoppa Europea: 4-2 al Real dopo i supplementari

Dopo 18 anni di trionfi, il Real Madrid - il primo senza Cristiano Ronaldo - perde una finale. E nella maniera più beffarda, contro gli arcirivali dell'Atletico, che trionfano 4-2 nella Supercoppa Europea di Tallinn con orgoglio e con una dinamica di gara simile a quella con cui persero, proprio contro i Blancos (di Ancelotti), la Champions League di Lisbona 2014. Partita che sembra chiusa per gli avversari a pochi minuti dalla fine (4 anni fa, Sergio Ramos pareggiò al 93' il gol di Godin e 4-1 a fine gara per le Merengues) e ripresa con orgoglio per poi dilagare nei tempi supplementari, in questo caso con le reti di Saul e Koke, dopo la doppietta di Diego Costa.

Partenza mozzafiato del match con il gol lampo di Diego Costa: verticalizzazione di Godin e, dopo appena 52 secondi, l'ex Chelsea, sulla destra, si porta avanti il pallone di testa e, arrivato a fondo campo, trova un angolo impossibile, insaccando sul primo palo con Keylor Navas non immune da colpi. E' il gol più rapido nella storia della Supercoppa Europea.

Il Real prova a guadagnare metri ma i Colchoneros si chiudono alla grande. Al 18', tuttavia, cominciano a vacillare quando Asensio gira, con un tacco straordinario, il solito pallone proveniente dalla mancina di Marcelo: Oblak è formidabile nell'intercettare la sfera. I Blancos crescono progressivamente e, al 27', trovano il pareggio: Bale se ne va con un paio di dribbling lungo la destra da dove scocca un cross "al bacio" per Benzema il quale, in corsa, beffa di testa Oblak sul palo più lontano. E' 1-1.

La nuova squadra di Lopetegui avrebbe la possibilità di ribaltare il match un attimo dopo con una conclusione a giro di Asensio con palla a sforare il secondo palo. Nella ripresa, Modric entra in scena al 57' ma punge poco. Il Real, tuttavia, riesce a ribaltare il risultato: calcio d'angolo di Kroos e intervento a braccio aperto di Juanfran, impegnato a marcare Benzema. E' rigore netto. Questa volta, però, non c'è più Cristiano Ronaldo, bensì capitan Sergio Ramos, ma il risultato non cambia: portiere spiazzato e 2-1 per i Blancos.

La partita sembra indirizzata sull'ennesimo trionfo delle Merengues, che però calano in attenzione con l'orgoglio dei materassai che prende il sopravvento: al 79', infatti, Diego Costa inizia l'azione in area avversaria, Juanfran va a riconquistare caparbiamente il pallone sulla destra, la cede a Correa che smarca lo stesso Diego Costa il quale, a porta vuota, non può proprio sbagliare: 2-2.

Da qui, Marcelo, all'ultimo secondo, cicca l'accrobazia in area avversaria e manda ufficialmente ai tempi supplementari un match bellissimo. Che diventa spettacolare quando, al 98', Saul gira col mancino, di prima intenzione, un pallone offertogli dal neoentrato Partey, dopo un pasticcio difensivo targato Sergio Ramos-Varane.

E' 3-2 per l'Atletico, ma non finisce qui: al 104' Diego Costa manda al bar Carvajal e la cede a Vitolo, abile a girare la sfera a Koke che, dalle retrovie, con un colpo da biliardo, batte all'angolino Navas e firma il 4-2. Nella ripresa, i Colchoneros reggono e, al termine, alzano la loro meritatissima Supercoppa Europea, la terza nella storia dei Colchoneros, dopo quelle del 2010 e del 2012, sempre in qualità di detentori dell'Europa League.

I secondi impiegati da Diego Costa per portare in vantaggio l'Atletico Madrid. Si tratta del gol più veloce nella storia della Supercoppa Europea. La terza, conquistata dall'Atletico Madrid dopo quella del 2010 e del 2012, sempre in qualità di detentori dell'Europa League.

Gli anni in cui il Real non perdeva una finale internazionale. L'ultima volta accadde nel 2000: il 28 novembre di quell'anno, a Tokyo, il Boca Juniors (con doppietta di Martin Palermo), si aggiudicò per 2-1 la Coppa Intercontinentale. E, pochi mesi prima, proprio in Supercoppa Europea il Galatasaray si impose 2-1 con gol decisivo di Mario Jardel.

Rimembranze della finale di Champions sugli spalti della Le Coq Arena...

Diego COSTA (Atletico Madrid): scatenato: una doppietta, una prestazione rabbiosa, una partecipazione decisiva sulle reti di Saul e Koke. Stramerita la palma ufficiale di man of the match consegnatagli a Tallinn.

Raphaël VARANE (Real Madrid): prestazione da dimenticare: quanti pasticci in difesa nella sua prima finale persa in carriera.

Real Madrid (4-3-3): Keylor Navas; Carvajal, Varane, Sergio Ramos, Marcelo; Casemiro (76' Ceballos), Kroos (101' Borja Mayoral), Isco (83' Lucas Vazquez); Asensio (57' Modric), Bale, Benzema. All.: Lopetegui.

Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Juanfran, Savic, Godìn, Lucas Hernandez; Saul, Koke, Rodrigo (71' Vitolo), Lemar (90' Partey); Diego Costa (109' Giménez), Griezmann (57' Correa). All.: Simeone (in panchina Burgos).

Arbitro: Szymon Marciniak (Polonia).

Gol: 1' e 79' Diego Costa (A), 27' Benzema (R), 63' rig. Sergio Ramos (R), 98' Saul (A), 104' Koke (A).

Note - Recupero: 1+3+3+1. Ammoniti: Asensio, Marcelo, Correa, Juanfran, Diego Costa, Ceeballos, Vitolo, Sergio Ramos.