Le pagelle della Supercoppa: Barcellona-Siviglia 5-4 dts

Marc-André ter Stegen 5,5: Immobile sulla punizione di Banega e non trascendentale per il resto della partita. La difesa in ogni caso non lo protegge abbastanza.

Dani Alves 6: Solita freccia a destra, anche se soffre nel finale quando Emery gli piazza davanti Konoplyanka.

Gerard Piqué 5,5: Primo tempo tranquillo, poi gli esperimenti tattici di Luis Enrique complicano la vita anche a lui.

Javier Mascherano 6: Rischia subito un cartellino arancione, ma poi gioca un gran primo tempo. Poi, sballottato tra centrocampo e difesa, perde un po' la bussola come tutti i compagni (dal 93' Pedro 7: L'uomo della provvidenza, segna il gol decisivo al 115' esattamente come nel 2009. Viene da domandarsi se questo gol non possa cambiare il suo futuro: Barcellona o Manchester?).

Jérémy Mathieu 4: Che partitaccia! Ha sul groppone due gol del Siviglia e i suoi errori di posizione costringono Luis Enrique ad abbandonare immediatamente il 3-5-2 inserendo Bartra (che poi...).

Sergio Busquets 6: Solito lavoro oscuro del centrocampista catalano. Sufficiente, ma aveva lo spazio per fare di più.

Ivan Rakitic 6,5: Sempre propositivo e brillante, l'ex di turno ormai è una certezza per il Barcellona.

Andrés Iniesta 6,5: Un'ora a disegnare il suo calcio, poi un infortunio lo costringe al cambio - precauzionale? - e per poco in panchina non gli viene un infarto guardando i compagni cedere di schianto (dal 63' Sergi Roberto 5: Non è solo colpa sua - anche perché a tratti gioca ala sinistra, lui che è un regista - ma per giocare queste partite con la maglia del Barcellona c'è bisogno di molta più personalità).

Lionel Messi 8: Due punizioni perfette nel momento decisivo per instradare la partita, poi qualche altra giocata sopraffina, un po' di botte e un lento calo nella ripresa... I muscoli non sono ancora al 100%, ma quando serve Messi c'è e alla fine è lui a conquistarsi la punizione decisiva, è lui a calciarla ed è ancora lui a tirare sulla ribattuta della barriera: ne vien fuori il gol di Pedro e un altro trofeo, mentre il tappeto rosso verso un altro Pallone d'oro continua a srotolarsi.

Rafinha 6,5: Non gli si può chiedere di fare il Neymar, ma la qualità nei piedi c'è eccome. Un gol, una traversa, diverse giocate interessanti: ancora un po' anarchico tatticamente - ma anche lui, va detto, non ha giocato nella sua pozione naturale - pare destinato a un futuro brillante come il fratello Thiago Alcantara (dal 78' Marc Bartra 4,5: Luis Enrique lo inserisce per ritrovare l'equilibrio tattico; lui per poco non gli fa perdere la Supercoppa).

Luis Suarez 7: L'assist del 3-1 a Rafinha è forse ancor più bello del tocco di prima del poker; non tanto per qualità della giocata, ma per la caparbietà che l'uruguayano ci mette nel cercare una seconda giocata decisiva dopo l'errore a tu per tu con il portiere. Anche lui non è ancora al 100% ma la sua cattiveria sotto porta fa sempre paura.

All. Luis Enrique 5,5: Nel secondo tempo si complica la vita da solo prima abbozzando il 3-5-2 e poi improvvisando un 4-4-2 senza veri e propri esterni di centrocampo. Alla fine a salvarlo è Pedro, proprio il giocatore pronto a partire. Un campanello d'allarme, perché è vero che Neymar e Jordi Alba rientreranno presto e a gennaio il Barça potrà schierare anche Aleix Vidal e Arda Turan, ma la difesa scricchiola...

Beto 5,5: Prende 5 gol, è vero, ma nessuno è veramente colpa sua e sull'ultima punizione di Messi (poi tradotta in gol da Pedro) aveva fatto veramente un grandissimo intervento.

Coke 6: Spinge, lotta, copre. Partita di grande fatica senza perdere troppa qualità per il terzino andaluso.

Adil Rami 5,5: In difesa non è perfetto ma regge meglio del compagno di reparto Krychowiak. Se poi avesse messo dentro quella palla al 122' da due metri sarebbe già un eroe sevillano...

Grzegorz Krychowiak 5: Vero cataclisma nel primo tempo, riesce poi a limitare i danni grazie al calo fisico degli attaccanti avversari.

Benoit Trémoulinas 3: Il +1 "fantacalcistico" dell'assist a Reyes non cancella una prestazione terrificante. Sempre troppo avanzato, si fa sorprendere alle spalle a ripetizione da Messi e Suarez, che svariano dalla sua parte annusando l'occasione. Completa l'opera poi con l'assist a Busquets da cui nasce il 4-1 di Suarez. Qualcuno dovrebbe ricordargli che i terzini sono in primis dei difensori, soprattutto contro il Barcellona.

Michael Krohn-Dehli 5: Un po' troppo solo in copertura in mezzo, soffre da matti fino a quando la sorte non gli toglie dal radar Iniesta.

Ever Banega 6: Una punizione spettacolare e alcune aperture di qualità, ma entra poco nel vivo del gioco calci piazzati a parte.

José Antonio Reyes 5,5: Approfitta dello svarione di Mathieu per insaccare il gol che apre la rimonta, ma combina poco altro e - a posteriori - Emery probabilmente avrebbe fatto meglio a sostituirlo prima (dal 68' Yevgen Konoplyanka 7: Ha un altro passo rispetto a Reyes e si vede subito. Gol a parte, anche nei supplementari punge sulla fascia regalando almeno due brividi alla difesa avversaria).

Vicente Iborra 4,5: Mediano travestito da trequartista o trequartista travestito da mediano? Né carne né pesce in realtà: non la vede mai (dal 80' Mariano 6: stantuffo della fascia destra per il finale, peccato solo non abbia la qualità e la lucidità necessaria negli ultimi 16 metri).

Vitolo 5,5: Gioca a intermittenza: alcuni guizzi di qualità, ma senza la necessaria continuità contro una difesa ballerina come quella del Barça.

Kevin Gameiro 6: Corre, lotta, segna su rigore, ma la qualità rimane quella che è. (dall’80' Ciro Immobile 7: Che inizio al Siviglia! Entra e regala la palla del 4-4 a Konoplyanka scherzando Bartra, poi per poco non offre il bis alla fine dei supplementari. Se il buon giorno si vede dal mattino...).

All. Unai Emery 5: Cambia tardi, troppo tardi, e alla fine forse non ha il coraggio per spingere i suoi all'assalto nei supplementari contro un Barça che pareva sulle gambe.