Supercoppa, Inzaghi prima di Inter-Juventus: "Il 20 agosto netta favorita per scudetto non eravamo noi ma..."
DaEurosport
Aggiornato 11/01/2022 alle 14:44 GMT+1
SUPERCOPPA ITALIANA - Simone Inzaghi vincendo la Supercoppa Italiana può diventare il primo allenatore a battere per tre volte la Juventus in una finale di questo trofeo ma, al netto delle assenze, e mettere in bacheca il primo trofeo da tecnico dell'Inter ma comprende che la strada sarà in salita: "Vengono da 8 risultati utili consecutivi e sanno come si vince, sarebbe un errore sottovalutarli".
Simone Inzaghi sa come si fa. Pochi allenatori possono vantare due finali di Supercoppa Italiana vinte battendo in finale la Juventus. Il tecnico piacentino proverà a ripetersi domani sera a San Siro provandosi a prendersi il primo trofeo da tecnico interista. Inzaghi però, nonostante da più parti tutti considerino i nerazzurri la favorita per lo scudetto, non accetta questa etichetta e ricorda che ad agosto i valori in campo erano molto diversi e la favorita era proprio la Vecchia Signora.
Classifiche e risultati
“Siamo in testa alla classifica e dev’essere uno stimolo per noi, ma non bisogna andare indietro a ottobre: basta andare al 20 agosto, la netta favorita per lo scudetto mi sembra che fosse la Juventus con un bel numero di squadre, Inter in primis, a cercare di contenderlo a loro. Poi sappiamo che i pronostici si fanno ma conta il campo, fino alla fine sarà una lotta aperta perché abbiamo visto come giocano Milan e Napoli, l’Atalanta da quattro anni ha avuto questo rendimento e la Juventus delle ultime sette penso ne abbia vinte sei. Il primato dev’essere uno stimolo per continuare a migliorarci”.
"Juve rimaneggiata? Recuperano Chiellini e Bonucci, verranno col coltello tra i denti"
Se la Juve soffrirà le assenze? La Juventus è una squadra con una rosa importante. Allegri saprà come sostituirli nel migliore dei modi, poi penso che per domani recuperano Bonucci e Chiellini quindi sicuramente avranno una squadra molto competitiva. Colgo l’occasione per fare un “in bocca al lupo” a Chiesa: non conosco il ragazzo personalmente, conosco il padre che ha giocato con me alla Lazio. Oltre a essere un grandissimo giocatore per la Juventus è un patrimonio per il calcio italiano. Le finali sono tutte partite particolari. Possono essere decise da un singolo episodio, noi dovremo fare in modo di fare una partita di corsa, aggressività e determinazione. Sappiamo che dall’altra parte ci sarà una grandissima squadra, abituata a partite del genere come noi. Sappiamo che ci saranno momenti di difficoltà, dobbiamo essere bravi a uscirne perché vogliamo fare una grande partita”.
"Vogliamo dare una soddisfazione ai nostri tifosi"
Ho avuto la fortuna di giocarne di finali sia da giocatore sia da allenatore, favoriti in queste partite non ce ne sono. Incontriamo una squadra che è in salute e viene da otto risultati utili, domenica ha recuperato una partita importantissima facendo un qualcosa di straordinario. Conosciamo la Juventus, è abituata a giocare finali e ha giocatori di grandissima esperienza. Però siamo in un ottimo momento, ce la giocheremo con le nostre armi sperando di dare una soddisfazione ai nostri tifosi. Le motivazioni saranno importantissime domani. La presenza di Zhang? Sono contento che sia qui con noi adesso, ha visto la partita di domenica con la Lazio e speriamo di fare una grande gara per lui, i nostri tifosi e la nostra società”.
Handanovic: "L’arrivo di Onana non è un problema... Vogliamo la Coppa
Presente in conferenza stampa al fianco del tecnico nerazzurro anche il capitano Samir Handanovic che ha parlato della sua voglia di alzare il secondo trofeo della sua avventura interista e anche dell’arrivo fra 6 mesi di André Onana.
"Mi aspetto una Juve tosta, quando giocano contro l'Inter non è una partita qualsiasi. Ci aspettiamo una gara difficile, conta molto e noi vogliamo vincerla. Immagino come lo vorranno loro. L’arrivo di Onana a luglio?Non mi crea fastidio, la competizione migliora. L'importante è avere fiducia in se stessi. Io vivo alla giornata, non guardo a cosa accadrà di qui a sei mesi. Se mi diverto anche io di più con Inzaghi che con Conte? Senza i due anni precedenti non avremmo avuto il piacere oggi. E' cambiata la mentalità, la voglia di vincere titoli, magari oggi ci sono meno concetti e più libertà, perché se non vinci il piacere della libertà va subito via. Bisogna stare sempre in allerta perché in due settimane nel calcio può cambiare tutto”.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Scaricala
Scannerizzala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo