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Superlega - Tutte le reazioni del mondo del calcio alla sentenza della Corte UE. 'No' da quasi tutte le big d'Europa

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Aggiornato 22/12/2023 alle 10:19 GMT+1

CALCIO, SUPERLEGA - Ecco le reazioni del mondo del calcio dopo la sentenza della Corte di giustizia dell'UE, che ha accolto il ricorso in tema di Superlega. Da Javier Tebas, presidente de LaLiga, a Florentino Perez, numero uno del Real Madrid, passando per i club, per Agnelli e Infantino. Tutti i commenti e le reazioni a una sentenza che potrebbe cambiare per sempre il mondo del calcio.

Florentino Perez: "Superlega proteggerà i calciatori ed entusiasmerà i tifosi"

Il calcio, per come l'abbiamo conosciuto nella sua storia contemporanea, potrebbe essere destinato a cambiare. La Corte di giustizia dell'UE ha infatti accolto il ricorso sul tema Superlega, valutando un "abuso di posizione dominante da UEFA e FIFA" e aprendo così a scenari del tutto inattesi, almeno fino a oggi. Non sono ovviamente mancate le reazioni, a cominciare da quella espressa dal presidente de LaLiga, Javier Tebas. Scorrendo l'articolo verso il basso troverete via-via tutti gli aggiornamenti, dai club (Roma, Inter e Atalanta fin qui gli unici italiani a prendere posizione, mentre all'estero quasi tutte le big hanno confermato il loro 'no') ad Andrea Agnelli e il presidente della FIFA Gianni Infantino.
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Ancelotti promuove la Superlega: "Sentenza positiva per il calcio"

11:10 - Tebas, presidente La Liga

"Stanno già iniziando a intossicarci, come avevo detto. Hanno sempre potuto organizzare competizioni al di fuori di UEFA e FIFA, e questo non può essere proibito. La questione è la loro condizione per essere sotto l'organizzazione della UEFA e della FIFA". Questo il commento a caldo di Tebas, rilasciato sui suoi profili social, col profilo ufficiale de LaLiga che rincara la dose: "Superlega modello egoista ed elitario".
Tebas prosegue poi in maniera chiara: "Devono esserci regole trasparenti, chiare e oggettive per l'approvazione delle competizioni. La semplice disapprovazione non basta, ma occorre un assetto normativo oggettivo che richieda condizioni paragonabili a quelle dell'intero settore. Tutto questo non deve essere lasciato alla libera discrezionalità dei leader di Fifa e Uefa, perché ci troveremmo in una situazione di abuso di potere dominante. Nel 2022, infatti, la Uefa ha stabilito una procedura per autorizzare nuove competizioni a cui la Superlega non può partecipare".

11:30 - Il commento di Florentino Perez

"Sentenza storica, i club sono padroni del proprio destino... È una sentenza storica per il calcio e i tifosi. Il Real Madrid continuerà a lavorare per il bene del calcio. Abbiamo la responsabilità di dare nuovo impulso al calcio europeo... Creeremo un progetto aperto, basato sul merito sportivo, in rispetto del fair play finanziario e dei campionati nazionali. Finisce oggi un monopolio che andava avanti da decenni. La governance della Superlega sarà trasparente e basata sul dialogo con le istituzioni. Non siamo contro nessuno, vogliamo solo rinnovare il football, perché il suo destino è nelle mani dei club e dei tifosi. È un giorno storico per la storia del calcio e dello sport in generale".
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Florentino Perez: "Superlega proteggerà i calciatori ed entusiasmerà i tifosi"

11:45 - La reazione del Barcellona

"FC Barcelona vuole esprimere la sua soddisfazione per la sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, in cui viene approvato il progetto di Superlega proposto da A22 Sports. Essendo uno degli enti motori della Superlega, FC Barcelona ritiene che la sentenza apra la strada a una nuova competizione calcistica di massimo livello in Europa, manifestando contro la figura del monopolio nel mondo del calcio, e vuole offrire una proposta per il dialogo su quale dovrebbe essere il modello competitivo europeo del futuro".

12:30 - Atletico contrario in modo netto

"L'Atletico Madrid, dopo aver analizzato la sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, vuole affermare quanto segue:
  • 1. La risoluzione sul quadro di autorizzazione preventiva per le altre competizioni fa riferimento al vecchio statuto UEFA già modificato nel giugno 2022.
  • 2. L'European Club Association (ECA) e la UEFA hanno creato una partnership che rende priva di significato la considerazione che la UEFA sia un monopolio, poiché i club, in virtù degli accordi adottati nell'ambito di questa partnership congiunta ("joint venture"), decidono a livello 50% a chi vengono cedute le sponsorizzazioni ed i diritti televisivi e la distribuzione di detti proventi, nonché i format concorsuali.
  • 3. La famiglia del calcio europeo non vuole la Superlega Europea. Germania, Francia, Inghilterra, Italia, Spagna (eccetto Real Madrid e Barcellona), e le altre nazioni non vogliono la Superlega. Siamo favorevoli alla tutela della grande famiglia del calcio europeo, alla protezione dei campionati nazionali e, attraverso di essi alla qualificazione sul campo ogni stagione, alle competizioni europee".
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Il format della Superlega: 64 squadre in 3 leghe, tutti i dettagli

13:00 - L'opinione del ministro Abodi

"La Corte non ha detto che si giocherà la Superlega ma che l’assetto va rivisto. Il presupposto fondamentale, per me, è che ci siano inclusività della competizione, tutela dei campionati nazionali, dei vivai e della Nazionale. Oggi è un giorno di assunzione di responsabilità e di profonde riflessioni ma in questi casi cerco di vedere le opportunità: c’è la necessità di rivedere il baricentro di rapporti e interessi. Prima di arrivare alle estreme conseguenze c’è un percorso che la UEFA può fare".

14:00 - Malagò: "Scudetto diventerà marginale"

"Con la Superlega lo scudetto diventa carta straccia? Sicuramente non posso dirlo, ma il rischio che diventi marginale in termini di interessi esiste. Non commento le sentenze, non l'ho mai fatto, anche quelle che non capisco o non condivido. A fronte di questo gli organismi preposti dovranno predisporre logiche di accorgimento e contromisure rispetto a quanto ha previsto la Corte Europea. Ora dobbiamo capire quali contromisure prenderanno FIFA e UEFA". Queste le dichiarazioni del presidente del CONI, Giovanni Malagò, rilasciate all'ANSA.

15:30 - Il comunicato della Roma: no a Superlega

"In seguito alla sentenza odierna della Corte di Giustizia Europea sul caso della Superlega, l’AS Roma ribadisce la propria posizione in rispetto dei valori e del futuro del calcio europeo. Il Club non appoggia in nessun modo alcun progetto di cosiddetta Superlega che rappresenterebbe un inaccettabile attacco all’importanza dei campionati nazionali e alle fondamenta del calcio europeo. L’AS Roma crede che il futuro e il benessere del calcio europeo possano essere assicurati solo con il lavoro congiunto dei club attraverso l’ECA, in stretta collaborazione e in partnership con UEFA e FIFA".

15:40 - Il tweet di Andrea Agnelli

Di questa vicenda, Andrea Agnelli è stato uno dei "protagonisti" nell'aprile del 2021, quando il calcio ha vissuto il tentativo della creazione della Superlega. Oggi è fuori dal mondo del calcio, dopo aver lasciato il ruolo di presidente della Juventus, ma nel giorno della sentenza della Corte di Giustizia è tornato a esporsi pubblicamente. Criptico, ma neanche tanto, il messaggio lanciato sui social dopo la decisione della stessa Corte di giudicare "un abuso" il modus operandi di FIFA e UEFA.

16:00 - De Laurentiis apre alla Superlega

La sentenza della Corte di giustizia Ue sulla Superlega è accolta favorevolmente dal presidente del Napoli. Lo riporta l’ANSA, citando fonti del club azzurro che ricordano come già in passato De Laurentiis avesse espresso la sua opinione molto vicina alla sentenza di oggi. De Laurentiis sarebbe pronto, si apprende, a partecipare a un dialogo con altri grandi club europei per costruire insieme il progetto. Il presidente del Napoli ha diverse volte affermato di essere favorevole a una Superlega come torneo alternativo con criteri meritocratici.

16:20 - Il comunicato dell'Inter: no alla Superlega

"FC Internazionale Milano ribadisce la propria convinzione che il futuro del calcio europeo possa essere garantito solamente dalla collaborazione tra i club all'interno dell'ECA e in partnership con UEFA e FIFA. Come Società, rimaniamo fortemente ancorati ai valori che caratterizzano il modello sportivo europeo e ci impegniamo a lavorare insieme a tutte le altre squadre raccolte in associazione dall'ECA per sostenere questi valori". Questa la presa di posizione dell'Inter dunque, che diventa la seconda squadra italiana dopo la Roma a prendere ufficialmente le distanze dalla Superlega

16:45 - Tantissimi club anche all'estero contro la Superlega

Tantissimi club hanno manifestato con comunicati ufficiali il loro 'no' alla Superlega. In Francia PSG e Monaco, in Inghilterra il Manchester United; in Spagna Atletico Madrid, Siviglia, Valencia, Real Sociedad e Villarreal; in Germania il Bayern Monaco e il Borussia Dortmund; in Italia per ora, appunto, Roma e Inter.

17:00 - Infantino: "La sentenza di oggi non cambia nulla"

Ha parlato anche il presidente della FIFA Gianni Infantino che attraverso un post sulla sua pagina Instagram personale si è così espresso, 'snobbando' la sentenza della corte di giusitizia europea: "Con tutto il rispetto per la corte di giusitizia dell'UE, la sentenza di oggi non cambia nulla, davvero. Storicamente abbiamo sempre organizzato le migliori manifestazioni del mondo e sarà così anche in futuro. Continueremo a produrre i migliori tornei, i più spettacolari, quelli con maggior senso; e a sviluppare il calcio in ogni angolo del mondo attraverso programmi di solidarietà assicurandoci che i meno fortunati possano beneficiare da queste competizioni. La FIFA continuerà a farlo, come sempre, collaborando con i nostri associati, con le varie confederazioni e con tutti gli azionisti del mondo del calcio per assicurarci il bene del nostro gioco a livello globale. Tutti insieme".

17:45 - Il comunicato dell'Atalanta: no alla Superlega

"Atalanta BC, a seguito dell’odierna sentenza della Corte di Giustizia Europea, manifesta la propria totale contrarietà a qualsiasi ipotesi di Superlega e conferma la propria linea che è da sempre quella della valorizzazione dei campionati nazionali, della meritocrazia sportiva, della salvaguardia delle passioni popolari e del rispetto delle istituzioni sportive nazionali e internazionali". Anche l'Atalanta dunque dopo Roma e Inter dice no al progetto Superlega, diventando il terzo club italiano a prendere ufficialmente una posizione a riguardo.

18:00 - Il comunicato della FIGC: a favore di UEFA e del modello attuale

"A seguito della sentenza della Corte dell’Unione Europea sul cosiddetto caso Superlega - si legge -, la Federazione Italiana Giuoco Calcio, riconoscendosi pienamente negli organismi sovraordinati della UEFA e della FIFA, ribadisce la sua convinta azione a tutela dei campionati nazionali, per la difesa del più ampio e generale principio del merito sportivo e del rispetto dei calendari internazionali".
"Per queste motivazioni - si legge in conclusione al comunicato -, in ossequio alle leggi nazionali e ai regolamenti internazionali, la FIGC ritiene che la Superlega non sia un progetto compatibile con queste condizioni e agirà sempre, in tutte le sedi, perseguendo gli interessi generali del calcio italiano".

18:30 - Bernd Reichart: "Il torneo partirà il più presto possibile"

In una intervista all’ANSA ha parlato di nuovo Bernd Reichart, il CEO di A22, la società dietro il progetto Superlega: “Abbiamo ricevuto molto supporto oggi e apprezziamo quello di tutto, anche quello di Andrea Agnelli. Quando partirà il nuovo torneo? Non vogliamo fare speculazioni, ma sarà il più presto possibile“.
"La minaccia del presidente della Figc Gravina? Noi vogliamo attenerci alle regole. Oggi è stata concessa la libertà di proporre e promuovere un’altra competizione. Ma siamo aperti al confronto, se ci dicono dove modificarla lo faremo. Non siamo una lega separatista, abbiamo anche cancellato la membership permanente – ha proseguito -. Non abbiamo fatto firmare carte, volevamo solo capire quale fosse la migliore competizione. Se ora facciamo speculazioni sui club interessati rischiamo di dividere, ma non vogliamo farlo. Più avanti diremo quali saranno i 64 club che lanceranno la prima Superlega”.
"La piattaforma Unify, che sarà commercializzata direttamente ai tifosi, ha l’opportunità unica di connettere tifosi in tutto il mondo come mai era successo. L’idea nasce con la convinzione che il miglior calcio nel mondo può raggiungere miliardi e miliardi di appassionati nel mondo e questa possibilità ha un valore incredibile, eliminando anche pirateria e può connettere club e tifosi a livello globale – ha concluso -. Ha grande attrattività anche dal punto di vista commerciale. La convinzione che l’unicità del potente contenuto del miglior calcio ci consentirà di offrire gratuitamente il calcio ai fan di tutto il mondo”.

19:00 - Si amplia il fronte dei 'no': anche Tottenham e Manchester City contro la Superlega

Dopo il Manchester United, sono arrivati anche i comunicati in questi minuti del Tottenham e del Manchester City. In sostanza entrambe dicono 'no' alla nuova Superlega. Gli Spurs dichiarano: "La nostra posizione non è cambiata, rimaniamo fedeli ai valori del calcio europeo, continueremo a lavorare con l'ECA e partecipare alle competizioni UEFA". Della stessa portata il comunicato sul sito del Manchester City.

21:30 - Il Milan prende tempo. Scaroni: "E' troppo presto per un giudizio definitivo"

In un'intervista rilasciata al TG1, Paolo Scaroni, presidente del Milan, ha parlato così della Superlega dopo la sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea: "Ho letto un comunicato stampa di venti righe che non è una base sufficiente per esprimere delle opinioni definitive. Abbiamo cominciato un processo per confrontarci con tutti gli organi, a cominciare dalla Lega: abbiamo avuto un consiglio d’amministrazione oggi pomeriggio, ma è troppo presto per esprimere delle opinioni”.
Poi un commento sul momento del calcio italiano: "Il sistema calcio italiano perde i colpi. Non abbiamo mai nessuna agevolazione. Ne avevamo una, che era quella di beneficiare di campioni stranieri con un trattamento fiscale privilegiato e ci viene tolta. Mi auguro che il governo e il parlamento nei prossimi giorni pongano rimedio perché è un brutto colpo per la Serie A”.

23:30 - Superlega: delle 12 squadre fondatrici, 2 'sì', 5 'no' e 4 club in silenzio

Chiudiamo la lunga giornata di reazioni alla Superlega facendo un semplice punto. Delle 12 squadre che il 19 aprile 2021 lanciarono il progetto Superlega - Juventus, Inter, Milan, Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid, Chelsea, Tottenham, Liverpool, Arsenal, Manchester United e Manchester City - solo due club hanno confermato oggi la bontà del progetto a fronte della sentenza della corte di giustizia dell'Unione Europea: Real Madrid e Barcellona. Tra queste 12, invece, ben 5 club oggi si sono espressi in maniera contraria attraverso un comunicato ufficiale dove venivano confermate le posizioni di continuità con la UEFA: Inter, Atletico Madrid, Tottenham, Manchester United e Manchester City.
Non si sono espresse invece con nessun tipo di comunicato ufficiale Juventus, Chelsea, Liverpool e Arsenal. Possibilista il Milan, ma solo con le parole di Scaroni al TG1 e nessun comunicato ufficiale sui propri canali.
Tanti 'no' da altri club in giro per l'Europa ma che non facevano parte del progetto iniziale - su tutti PSG e Bayern Monaco, ma anche Borussia Dortmund, un fronte compatto di club spagnoli, la Roma e l'Atalanta. Unica reazione positiva raccolta a favore della Superlega, da una squadra che però non ne faceva parte nel progetto iniziale, è nel Napoli, con la notizia riportata dell'ANSA dell'apertura del presidente Aurelio de Laurentiis a trattare.
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