Milan, festa con scuse

Si sa, quando si festeggia, il rischio di passare il limite è sempre dietro l'angolo. Ne sanno qualcosa Ambrosini e Pirlo, che durante la parata trionfale nel centro di Milano hanno espresso il loro poco elegante parere su cosa conti di più tra lo scudetto e la Champions League. Uno striscione fatto immediatamente togliere da Adriano Galliani, consapevole che i suoi ragazzi stavano tirando un po" troppo la corda, con le scuse pubbliche degli stessi giocatori arrivate in extremis nella serata di giovedì. Scene da una Champions league che al di là di tutto ha innalzato ai massimi storici la rivalità cittadina, con Berlusconi che già propone un Superderby per settembre, un evento a metà tra la celebrazione di un anno comunque da ricordare per entrambe le sponde del Naviglio e un duello all'OK Corral con cui tenere banco da qui ai prossimi tre mesi.

Un'idea suggestiva, visto che dall"altra parte Moratti ha fatto sapere che per lui il caso è chiuso, anche se forse i giocatori avranno la memoria più lunga e al prossimo derby, amichevole o no, difficilmente porgeranno l"altra guancia. Intanto la festa rossonera non sembra vedere la fine: dopo le follie e qualche vandalismo mercoledì sera, dopo la parata alla spagnola sul pullman scoperto di giovedì, il venerdì è la volta dell"happening di San Siro, con porte aperte ad abbonati e non ad un prezzo simbolico. Bruciati sul tempo i festeggiamenti dell"Inter, che aveva rimandato tutto a dopo l"ultima giornata di campionato, ben consapevole del rischio a cui sarebbe andata incontro. Due sfide di campionato all"anno evidentemente non bastano: tra Milan e Inter, anche a distanza, i derby sono destinati a non finire mai.