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Le 5 verità di Polonia-Italia: Chiesa, qualità e sprechi

Stefano Silvestri

Pubblicato 12/10/2020 alle 09:45 GMT+2

L'esterno acquistato dalla Juventus conferma di avere un rapporto talvolta conflittuale con le porte avversarie. El Shaarawy nemmeno in panchina: perché? E se là davanti manca la Scarpa d'Oro Immobile si sente.

Chiesa in Polonia-Italia, Nations League

Credit Foto Getty Images

1) Chiesa, qualità e sprechi

È indubbiamente bravo, Federico Chiesa. E non è un caso che la Juventus abbia fatto di tutto – riuscendo nella missione – per acquistarlo all'ultimo giorno di mercato. Però, a far da contraltare a qualità tecniche indiscusse, ci sono quei problemi che l'ex viola talvolta denota nei pressi della porta avversaria. Troppa precipitazione e scarsa lucidità, a fronte di un'innegabile pericolosità sulla fascia destra. Difficilmente perdonabile il gol divorato che nel primo tempo impedisce all'Italia di passare in vantaggio.
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Federico Chiesa lors de Pologne - Italie en Ligue des Nations

Credit Foto Getty Images

2) Se manca Immobile si sente

Turnover, nulla più. Mercoledì arriva l'Olanda e Mancini ha optato per la staffetta tra centravanti: ieri sera Andrea Belotti, tra due giorni Ciro Immobile. Senza voler gettare la croce addosso al centravanti del Torino, solo uno dei tanti azzurri che a Danzica non sono riusciti a esprimersi secondo le proprie qualità, l'assenza della Scarpa d'Oro si è però notata. Oggi come oggi, Immobile è imprescindibile non solo per la Lazio, ma anche per l'Italia. E la sua assenza lo ha dimostrato.

3) El Shaarawy nemmeno in panchina: perché?

Lungi da noi fare i commissari tecnici da bar, quelli che se se manca x doveva giocare x e se manca y doveva giocare y. Ma il brillante Stephan El Shaarawy visto all'opera contro la Moldavia avrebbe meritato un'altra chance. Se non altro per dar continuità all'adrenalinica serata di Firenze, nella quale l'ex giallorosso si è scrollato di dosso con un'ottima prestazione le scorie dei problemi cinesi e del mancato ritorno alla Roma. Nemmeno in panchina, il Faraone, che con la sua capacità di puntare l'uomo avrebbe potuto sparigliare le carte in una gara bloccata. Anzi: Pellegrini titolare nel tridente, poi dentro Kean. Indicazioni utili in vista del match di mercoledì contro l'Olanda, nel quale, lì sì, El Shaarawy potrebbe tornare utile.

4) Acerbi è una garanzia: si fa sempre trovare pronto

Sempre in sordina, sempre senza far parlare troppo di sé. Ma Francesco Acerbi c'è. Ha raggiunto la definitiva maturità calcistica e, quando c'è bisogno di lui, si fa trovare pronto. Sempre. Chiellini non è al meglio? Nessun problema: Mancini consegna una maglia al centrale della Lazio, che non fa rimpiangere il collega bianconero. Evitando la sconfitta nel finale con un intervento decisivo sul sinistro a botta sicura di Linetty. Una garanzia.

5) Walukiewicz, il Cagliari ha trovato un potenziale gioiello

Prima di ieri sera, Sebastian Walukiewicz aveva giocato appena un tempo con la Polonia, nell'amichevole contro la Finlandia. Ma contro l'Italia, la nazionale che rappresenta il paese che l'ha accolto, non ha mostrato la minima insicurezza. Tanta personalità, tanti buoni interventi in coppia con l'altro “italiano” Glik. Il Cagliari, che l'ha pescato un anno fa dal Pogon, ha trovato un potenziale gioiello a basso costo. E non è un caso che Di Francesco abbia puntato su di lui in tutti i minuti di tutte e tre le giornate disputate fin qui.
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